This is us: recensione della penultima stagione

Buon pomeriggio cuplovers, approfitto di un momento di calma dai tornei per parlarvi della penultima stagione di This is Us.
This is Us è una serie che ha saputo sorprendermi, pur non essendo assolutamente il mio genere, è riuscita a conquistarsi uno spazio tra le mie serie preferite grazie ai suoi magnifici personaggi, alle tematiche trattate, all’umanità che racconta e alle emozioni che ogni stagione sa regalare agli spettatori.

Recensioni delle stagioni precedenti: 1 | 2 | 3 | 4

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This is usThis is us locandina quinta stagione per recensione serietv su Le Tazzine di Yoko

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Tra le mie preferite… 5 TAZZINE
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Guardare adesso la penultima stagione di This is us è stato un po’ un colpo al cuore, la serie è ambientata in piena pandemia e vedere le prime puntate è stato un po’ come finire catapultata indietro nel tempo a quei primi mesi di lockdown, quando tutto era molto più incerto di ora, devo dire però che aver guardato la serie a una certa distanza di tempo mi ha fatto meno effetto rispetto, ad esempio, a quando ho visto le ultime stagioni di Grey’s Anatomy. Gli effetti del covid ci vengono mostrati in tutta la stagione pur senza che i protagonisti ne siano toccati troppo direttamente, Beth è costretta a chiudere la scuola di danza, Tobey è costretto ad attendere fuori dall’ospedale mentre viene al mondo la bimba che lui e Kate hanno adottato ma ci sono anche decisioni che, probabilmente, in circostanze normali i personaggi non avrebbero preso come, ad esempio, quella di Madison e Kevin di andare a convivere che, senza il lockdown, sarebbe stata a dir poco affrettata.

Un altro fatto di attualità che ha un forte impatto sulla serie è il movimento Black Lives Matter che ha forti ripercussioni sulla famiglia di Randall e che porterà a un lungo processo di presa di consapevolezza di quest’ultimo e a una riflessione su quanto certi pregiudizi siano radicati e su quanto sia difficile, per chi non ne è soggetto, comprenderli. Ammetto che, in certi momenti, non è stato semplice capire il punto di vista di Randall, non tanto per quanto riguarda il discorso della discriminazione che ha sempre subito, quanto su come l’uomo arrivi a rimproverare ai genitori adottivi il fatto di averlo adottato pur essendo bianchi. So che non potrò mai capire i sentimenti di Randall o di chiunque sia stato adottato da genitori di etnia differente ma ho sempre creduto che essere adottati, per un bambino orfano, sia meglio che rimanere soli e poco importi l’etnia dei genitori adottivi, basta che amino quei bambini… per questo, quando Randall arriva a dire che avrebbe preferito essere adottato da una coppia nera piuttosto che dai Pearson, una parte di me l’ha trovato… ingrato. Non posso farci nulla. Mi è piaciuta davvero molto la parte dedicata alla storia della madre di Randall, a come anche questo pezzo fondamentale della sua esistenza pian piano vada a posto. Dopo il terribile finale della scorsa stagione mi ero chiesta come si sarebbero potute risolvere le cose tra Randall e Kevin e la risposta può essere, in certo senso, con molto sforzo da parte di Kevin. Quello che mi ha colpito, di nuovo, è che solo Kevin sembra davvero dispiaciuto per l’accaduto, Randall vuole bene a Kevin ma si pone sempre in maniera negativa verso quest’ultimo. È ovvio che Kevin non è perfetto e ha le sue colpe ma cerca sul serio di capire la posizione del fratello… alla fine si giungerà a una ovvia riconciliazione che renderà i due fratelli più vicini e che, spero, possa durare nel tempo.

La storyline di Kate è quella più dura da affrontare, finalmente, gli autori ci svelano cosa è successo nel suo passato che l’ha portata a rifugiarsi nel cibo (oltre alla morte di Jack e alla perdita della loro casa). Se mi si è spezzato il cuore per il dolore che Kate ha dovuto sopportare, devo ammettere che continua a dispiacermi che quella parte della storyline dedicata al suo desiderio di rimettersi in forma sia completamente stata accantonata. All’improvviso il peso di Kate non è più un problema, certo viene detto che non può avere altri figli, ma mi pare un po’ irrealistico che, all’improvviso, il problema sia scomparso. Nel corso di questa stagione Kate arriverà ad elaborare quello che le è successo in passato e ad affrontare il suo aguzzino. Anche in questo caso, ammetto che mi è sembrato tutto un po’ troppo… semplicistico? Non lo so ma vedere, da un lato, Randall andare in terapia per superare il trauma di essere stato adottato da una famiglia bianca e lei, che ha subito degli abusi terribili, risolvere il tutto con un paio di frasi rivolte al suo ex… Sinceramente ho pensato: tutto qui?
Lei e Tobey continuano ad essere la mia coppia preferita e, in questo senso, il finale mi ha sconvolto. I due hanno diversi problemi da affrontare, prima di tutto, Tobey non riesce a superare bene come Kate il fatto che suo figlio sia cieco e la perdita del lavoro andrà a pesare ulteriormente sulla coppia. Eppure, Kate e Tobey continuano a sembrarmi una coppia solida che, nonostante incomprensioni e molte difficoltà da affrontare, si ama profondamente. Quando Tobey vacilla, Kate lo sostiene, e viceversa. Li ho sempre adorati e non voglio credere a questo finale…

Per chiudere non posso non citare Jack, Rebecca e Nicki. Jack compare in numerosi flashback e lo vediamo alle prese con le sue insicurezze nel crescere Randall e il suo difficile rapporto con Kevin. Abbiamo sempre visto Jack preoccuparsi per la fragilità di Kate o di non riuscire ad essere un buon padre per Randall, per la prima volta, finalmente, lo vediamo davvero rapportarsi con Kevin, fino a rendersi conto di aver intrapreso una strada sbagliata, una strada che non teneva conto dei veri sentimenti di Kevin e sono stati i momenti migliori di Jack, a mio avviso. Rebecca, sempre forte, deve fare i conti con la sua malattia e con il pericolo di perdere ricordi preziosi. Nicki, tre i tre “adulti” è quello che mi fa più tenerezza. Ha difficoltà a far davvero parte della famiglia del fratello ma vuole davvero bene a Kevin e ho adorato vederlo battibeccare con Miguel che, per lui, è l’uomo che ha cercato di prendere il posto di Jack. E poco importa che Jack sia morto da anni.

This is us è una serie densa di emozioni, capace di raccontare una storia semplice e profonda allo stesso tempo, ormai sono affezionata a tutti i personaggi e sono curiosa di vedere come si concluderà il loro percorso. Gli attori sono ormai perfettamente calati nelle rispettive parti, i rapporti tra i vari personaggi sono sempre più approfonditi tanto che sembra davvero di conoscerli, dal canto mio spero che possano avere tutti il lieto fine che meritano dopo tanto dolore…

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale, come sempre, lascia molte domande: Kevin troverà mai l’amore della sua vita? Lui e Madison erano una bella coppia e mi è spiaciuto che, per lui, non sia scoccata la scintilla.
Kevin e Randall si sono riappacificati in questa stagione e tutto lascia pensare che i due fratelli non litigheranno più e io lo spero di cuore.
Kate sta per risposarsi con il suo nuovo capo… ok, non ci posso credere, quindi lei e Tobe divorzieranno, oppure lui morirà? Tobe e Kate, nonostante le difficoltà, mi sono sempre parsi una coppia solida per cui proprio non mi aspettavo questo colpo di scena… Devo dire che la storia di Kate mi ha molto colpito, non mi aspettavo che il suo ex fosse un violento né che lei avesse dovuto abortire di nascosto. Il tutto poco tempo dopo la morte di Jack… Ce né abbastanza per comprendere perché, in seguito, Kate abbia cominciato a sfogarsi mangiando. Ora è una donna molto più forte, in grado di mettere al primo posto la propria felicità, e non posso che essere contenta per questo personaggio, mi chiedo come sia arrivata a lasciare Tobe (sempre che non sia morto) e come si sia innamorata del nuovo capo… Sono curiosa di scoprirlo.