Assistente cercasi: che fatica!

Cari cucchiaini, oggi vi parlo della mia ultima fatica. Si, avete capito bene, perchè leggere “Assistente cercasi” da un certo punto in poi è stato davvero difficile. È comunque una lettura che non riesco a definire brutta, ha avuto degli enormi sali e scendi, ma è un romanzo a cui sicuramente manca qualcosa… però posso anche capire perché ad alcuni altri è piaciuta più che a me, per cui il mio consiglio è di leggerlo se amate l’autoironia e i villain, il fantasy cozy e il romance slow burn potreste essere tra quelli che hanno saputo apprezzarlo 😉

Assistente cercasi. Assistant to the villain FANTASY YA cover Le Tazzine di YokoNel piattino abbiamo
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Assistente cercasi

(Assistant to the villain)
Hannah Nicole Maehrer
Edito da Sperling & Kupfer (2 aprile 2024)
Pagine 400
€ 18,90 cartaceo – € 14,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE

Assistente cercasi: noto criminale di alto rango cerca un assistente leale per compiti d’ufficio non specificati e supporto per spargere caos, terrore e altre cose oscure. Richiesta discrezione. Ottima retribuzione. Con una famiglia da mantenere, avere un buon impiego è per Evie Sage una priorità. E così, quando un incidente con il più famigerato cattivo di Rennedawn si traduce in un’offerta di lavoro, lei accetta. Nessun incarico è perfetto, ovviamente, e lo è ancora meno quando hai una cotta per il tuo capo, un tipo terribile, lunatico ma innegabilmente sexy. Proprio quando si sta abituando ad assistere a scene raccapriccianti, come teste mozzate che pendono dal soffitto e bulbi oculari schiacciati sotto le scarpe, Evie sospetta che una minaccia stia aleggiando sul regno di Rennedawn. Qualcuno che vuole eliminare il Cattivo e il suo nefasto impero. E così Evie non solo deve cercare di resistere al fascino del suo capo, ma deve anche scoprire chi sta sabotando il suo lavoro… per assicurarsi di fargliela pagare.

3 TAZZINE. Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole
tazzinaUPtazzinaUPtazzinaUPvoto in tazzine tazza giùvoto in tazzine tazza giù
Ammetto di aver iniziato “Assistente cercasi” senza troppo entusiasmo, l’idea di base con lei che diventava l’assistente del cattivo -seppur originale- non mi attirava molto. Vi chiederete allora perché l’abbia iniziato, domanda lecita, ebbene era tra le papabili letture del bookclub di questo mese, ma sopratutto mi incuriosiva l’alone di hype che ha accolto questa pubblicazione. Devo dire però che fin dai primissimi capitoli mi sono ricreduta, l’idea di base era stata sviluppata in maniera davvero carina, condita con una vivace ironia.

I personaggi inoltre hanno una loro personale caratterizzazione, molto stereotipata, che aiuta a giocare sui paradossi del genere fiabesco strappandoti più di una risata. Dal drago che ci si aspetta avrà per forza un nome cazzuto, al pensare del villaggio che il cattivo sia per forza brutto semplicemente perché è il cattivo xD Ho scoperto solo in seguito che l’idea dell’autrice è partita da un suo format su TikTok dove ironizzava su alcune protagoniste che avrebbero fatto meglio a scegliere il cattivo (ahahah cercatelo! A volte come darle torto).

Evangeline Sage è una protagonista che calza alla perfezione il suo ruolo, alla disperata ricerca di un lavoro, con un padre malato e la sorellina che pesano sulle sue spalle, eppure è così buona dentro che cede per pietà anche l’unico che è riuscita a trovare. Sceglierà il cattivo inizialmente per convenienza, ma scoprirà ben presto che sarà facile iniziare ad amare il suo lavoro (oltre che il suo datore), basterà solo sorvolare su qualche testa mozzata. Il Cattivo, per eccellenza e assolutamente spietato, è -come la maggior parte dei cattivi- spinto da un sentimento di rivalsa e ingiustizia per qualcosa che ha subito, questo in qualche modo lo giustifica e permetterà ad Evie di mettere tutta se stessa in un lavoro che le permette di esplorare lati di sé che non si era mai permessa di guardare, si riscopre pratica, furba e anche subdola.

Tutto questo risulta, ed è in effetti, molto carino, allora perché da un certo punto in poi mi sono resa conto di arrancare? L’interesse è davvero scemato piano piano e non potete capire la fatica che ho fatto a finirlo. Ho accantonato del tutto il cartaceo e ho proseguito in audiolibro sperando mi aiutasse, ma niente, l’ultimo terzo del libro mi è davvero pesato. Do la colpa a due cose: l’essere un cozy fantasy dai risvolti romance slow burn… parecchio slow (dove il “burn” è stato preso a calci per strada) e l’essere un romanzo dove il fulcro della lettura è l’ironizzare sui clichè delle fiabe e l’approfondire i personaggi. Questo ha fatto si che dopo 250 pagine la vena di ironia si sia un po’ esaurita, e sottolineo che questo non lo vedo come un difetto, diciamo che ha fatto il suo corso, ci sta, ma a quel punto la base fantasy e mystery sotto avrebbe dovuto sostenere la narrazione e non ce l’ha fatta, lasciandomi un po’ nel piattume per le restanti pagine. Peccato perché “Assistente cercasi” sarebbe stato un bel libro se pensato per essere singolo e di 300 pagine, invece è il primo di una trilogia ^^””

Non credo di proseguire la saga, ma cercando di distaccarmi dal mio parere personale non mi sento di sconsigliarlo del tutto. Sono convinta che chi ama l’ironia e i villain più di me potrebbe apprezzarlo più della sottoscritta.

PS: Kingsley, il mio personaggio preferito xD