Suits: recensione alla prima stagione di questo legal drama

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Buona sera cuplovers, come avete passato questa pasquetta? 🙂
Ultimamente sono stata un po’ sommersa dal lavoro e da altre cose e sono rimasta tragicamente indietro con le mie adorate recensioni di serie tv. Oggi cerco di recuperarne almeno una prima che la lista di serie arretrate diventi troppo lunga. Eccomi quindi a parlarvi della prima stagione di Suits.

nel piattino abbiamo:

Suits

CREATO DA Aaron Corsh
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 9 -CONCLUSA-


Una bella serie, ottimo cast, da vedere tutta d’un fiato 4 TAZZINE tonde tonde

Ho iniziato la mia avventura con Suits dietro consiglio di un’amica che l’ha adorata, in realtà ero un po’ titubante perché, di solito, prediligo serie fantasy e una serie che narra le vicende di uno studio di avvocati… beh devo dire che non mi attirava molto ma mi sono ben presto dovuta ricredere. Il punto forte di Suits sono i personaggi ben caratterizzati e il legame che si instaura tra di loro che non mi hanno fatto sentire più di tanto la mancanza di una forte trama orizzontale.

Il protagonista della storia è Mike, un ragazzo molto intelligente che, a causa della morte dei genitori, non ha potuto frequentare l’università. Oltre che intelligente Mike ha anche un cuore d’oro e farebbe di tutto per pagare la retta della casa di riposo dove vive sua nonna, anche accettare di fare un lavoro per Trevor, il suo amico spacciatore. Il lavoro è semplice: deve consegnare una valigetta piena di marijuana, all’acquirente. Cosa mai potrebbe andare storto?Tutto. Eppure sarà proprio grazie a questa situazione disastrosa che Mike incontrerà l’uomo che gli cambierà la vita.
Una volta arrivato al luogo dello scambio Mike si rende conto che ci sono degli agenti sotto copertura e si da alla fuga, così, quando si imbatte in una lunga fila di uomini ben vestiti come lui alle prese con un colloquio di lavoro decide di entrare nella stanza per nascondersi. Ed è qui che incontra Harvey Specter brillante avvocato, alla ricerca di un nuovo associato per il suo studio.
Harvey è un personaggio davvero ben caratterizzato: è brillante, sicuro di sé, esigente, gran lavoratore ma anche spietato e un po’ presuntuoso.

Mike non solo è un ragazzo brillante ma è dotato di una memoria idetica e ha sostenuto l’esame per diventare avvocato dietro compenso per conto di uno studente. Sì perché che cosa mai potrebbe fare un piccolo genio come lavoretto extra se non sostenere esami per conto di altri? Chi non ha mai pensato: oh quanto sarebbe bello se questo esame potesse sostenerlo qualcun altro al posto mio? Ecco, Mike ha trasformato in realtà il desiderio di molti e ha sostenuto l’esame da avvocato superandolo brillantemente. Questa serie fa riflettere molto sul sistema universitario statunitense che, di fatto, se non hai possibilità economiche, non ti lascia altre chance se non quella di mettere in atto una vera e propria truffa. Mike non ha progettato di fingersi avvocato solo per sfuggire alla polizia ma, quando supera brillantemente il colloquio di lavoro, non riesce a rinunciare a quella fortuna inaspettata. Lavorare per Harvey gli permetterebbe di pagare la retta della casa di riposo della nonna e di fare un lavoro onesto, certo c’è quel piccolo problemino del non aver frequentato Hardvard ma … cosa mai potrebbe andare storto?
Harvey non ha mai trovato qualcuno di altrettanto in gamba: Mike ha talento, conosce il diritto a menadito, è pronto a lavorare sodo e, vista la sua situazione, Harvey può stare tranquillo che Mike non lo tradirebbe mai. Ed è così che ha inizio la “storia” di Mike e Harvey che, ben presto, sarà fatta di una profonda stima reciproca e, anche se non lo ammetterebbero mai, sincera amicizia.

Ed è così che ci ritroviamo a vivere le vicissitudini dello studio legale Pearson&Hardman che, onestamente, non immaginavo potessero coinvolgermi tanto. Ad aggiungersi ai personaggi principali troviamo Donna Paulsen, la segretaria di Harvey, unica a conoscere il segreto il Mike. Donna è intelligente, leale e sempre con una frecciatina pronta, diretta, di solito, a Louis Litt. È uno dei miei personaggi preferiti, non potrete che amarla.
Louis Litt è quello che, inizialmente, potremmo definire il “villain” della serie. È il supervisore diretto degli associati, nonché un buon avvocato ma è anche un invidioso maligno. Ritiene che Harvey non meriti il successo e la posizione che ha nello studio e, benché lavorino per lo stesso studio, fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. Louis è forse il personaggio più complesso della serie, spesso l’ho odiato ma, allo stesso tempo, ho anche provato pena per lui. Quello che Louis desidera più di tutto e la stima di Harvey, peccato che non riesca a capire che non la otterrà di certo ostacolandolo e usando biechi mezzucci per batterlo.
A chiudere la rosa dei personaggi principali ci sono Jessica Pearson e Rachel Zane.
Jessica è uno dei soci fondatori dello studio, è una donna molto determinata e decisa e, sopratutto, un buon capo. È esigente con Harvey e con tutti i dipendenti dello studio ma mai dispotica, e, per me, è dotata di una gran classe. Ho apprezzato molto il suo personaggio, l’attrice, poi, è bravissima. Rachel… ecco sapevo benissimo che l’attuale moglie del principe Harry aveva recitato in Suits ma, quando ho visto Rachel, ammetto di essere rimasta basita. Adoro il suo personaggio e sapere, già da ora, che lascerà lo show, non è il massimo. Rachel è un abile assistente legale, una brava ragazza che ama il suo lavoro ma che spesso si sottovaluta e sottovaluta il suo ruolo. Tra lei e Mike scocca subito una forte attrazione ma il segreto del ragazzo gli impedisce di aprirsi davvero con Rachel non permettando ai due di iniziare una relazione.

Suits è davvero una buona serie, non ha momenti morti o di noia, la storia, pur avendo molte puntate dedicate ai singoli casi affrontati da Mike ed Harvey, è tenuta assieme dai personaggi che, man mano che le puntate proseguono conosciamo sempre più a fondo. Alcuni di loro vi stupiranno, altri vi deluderanno, ma non potrete non appassionarvi alle loro vicende. Tutto il cast è di ottimo livello, la storia appassiona e la serie si guarda divorando un episodio dopo l’altro… tanto che in pochissimo tempo sono arrivata alla terza stagione! Consigliata.


The Marvelous Mrs. Maisel

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale della prima stagione concretizza quello che si temeva fin dalla prima puntata. Mike si ritrova ancora una volta nei guai a causa del suo amico Trevor. Trevor è uno sfruttatore, egoista e poco di buono. Invece di ringraziare di avere un amico sempre pronto ad aiutarlo, invece di ammettere di aver perso la fidanzata perché… guarda un po’, ha continuato a spacciare dopo averle detto di aver smesso. Quando scopre che Mike e Jenny si stanno frequentando (badate bene, Jenny non lo sta tradendo, si sono lasciati) Trevor decide di vendicarsi rovinando la vita di Mike. Va dritto da Jessica e le rivela che Mike non è laureato.

La prima stagione si chiude, quindi, col botto e, anche se è ovvio che il protagonista non può abbandonare lo show (non è Grey’s Anatomy o Game of Thrones), la curiosità di scoprire come faranno gli autori a “metterci una pezza” vi farà iniziare subito la seconda stagione.