Recensione a “9 Novembre” di Colleen Hoover
Buongiorno a tutti, oggi vi parlo di “9 Novembre” di Colleen Hoover, romanzo romance new adult uscito pochissimi giorni fa per Leggereditore, che ho immediatamente acquistato il giorno della sua uscita, perchè quando si tratta di Colleen, mi trovate in prima linea come lettrice. Ogni volta che mi sono fidata di lei, la Hoover mi ha ripagata con tante emozioni e sospiri, e anche questa volta è stato così.
nel piattino abbiamo:
9 Novembre
Colleen Hoover
Edito da Leggereditore (20 ottobre 2016)
Pagine 336
€ 14,90 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben.
5 TAZZINE… MENO QUALCHE PICCOLISSIMA COSINA
Come si chiama?» mi chiede
«Come ci chiama cosa?»
«Il nostro libro. Che titolo avrà?»
«9 Novembre»
Osservo la sua reazione, ma la sua espressione non lascia trapelare quali siano i suoi pensieri. Dopo qualche secondo poi appoggia la testa al mio petto. Ora non vedo più il suo viso.
«L’anno scorso non te l’ho detto» inizia con voce molto più pacata di prima «ma il 9 novembre è l’anniversario dell’incendio. E il fatto di aspettarlo con impazienza per vederti ha fatto sì che io non tema più come un tempo questo giorno. E per questo devo ringraziare te.»
Il 9 Novembre non è ancora arrivato, ma già so che d’ora in poi sarà una data speciale per me, grazie alla Hoover. Il 9 novembre è il giorno in cui i diciottenni Fallon e Ben si incontrano in un ristorante a Los Angeles, e si baciano, decidendo però di continuare a vedersi solo una volta l’anno, proprio lo stesso giorno che li ha fatti conoscere e che per ciascuno ha anche un significato doloroso, fino al compimento del ventitreesimo anno di età. Cinque anni di lontananza, lui a Los Angeles, lei a New York, senza potersi sentire né vedere, continuando le loro vite e inseguendo i rispettivi sogni, avendo come momento di incontro solo un unico giorno ogni anno, sempre lo stesso, il 9 di novembre.
Quando il mio calendario segnerà che è arrivato, sono sicura che qualsiasi attività io stia svolgendo, mi prenderò almeno un momento per pensare all’incendio che ha lasciato indelebili cicatrici sul viso e corpo di Fallon, distruggendo la sua autostima e la sua carriera come attrice, e per ricordare quanto dolore ha dovuto sopportare Ben a sedici anni, facendogli odiare quel particolare giorno con la stessa intensità con cui lo odia Fallon. Mi immaginerò questi due giovani a lottare con se stessi, a nascondere le orribili cicatrici fuori e dentro di loro, a sognare di realizzare le passioni per le quali si sentono ormai inadatti, e infine a impegnarsi perché spronati dal reciproco sentimento che li lega.
Il 9 novembre è il giorno in cui le vite di Fallon e Ben sono precipitate nel buio, per ragioni diverse ma non così distanti, ma è anche il giorno in cui l’attrazione tra loro ha dato il via a cinque appuntamenti annuali romantici/disperati durante i quali Fallon e Ben si sono innamorati l’uno dell’altra, e sono riusciti con fatica a far uscire le loro vite dal buio. Chi non vivrebbe il 9 novembre reale in modo diverso dopo una lettura sensuale, sofferta, e originale così?
Colleen Hoover ha costruito un altro romanzo dalla trama impeccabile, studiata con la maestria tipica dei fuoriclasse che si impegnano anche oltremodo in quello che fanno, per dare il massimo. Il romanzo è suddiviso in capitoli alternati, come suo solito, dal punto di vista femminile e maschile, e si dipana lungo un periodo piuttosto lungo, di cinque anni, facendoci vivere sempre e solo nel giorno del 9 novembre, che coincide con quello dell’appuntamento ripetuto tra Fallon e Ben. L’idea base dell’intero romanzo è bellissima! Aspettare un anno per rivedere il ragazzo che ti piace e con cui ti piacerebbe iniziare una relazione, non sapendo se lui ha ancora interesse per te né cosa stia facendo nel frattempo, dev’essere una prova davvero difficile per chiunque e ammetto di aver gustato con estrema impazienza e ansia ogni 9 novembre del romanzo, dal primo all’ultimo, felice per uno in particolare, e distrutta per un altro, curiosa di sapere se Fallon e Ben avrebbero interrotto la regola di quella data per diventare una coppia nella vita di tutti i giorni oppure se vi si
sarebbero attenuti fino alla fine.
La scrittura dell’autrice è ottima, scorrevole in un modo tale che dopo due sere non avevo più pagine da leggere, mi ha fatto proseguire come un treno fino a destinazione e non mi sono accorta nemmeno a che punto del viaggio ero o se stavo già arrivando, troppo coinvolta a vivere quel 9 novembre più e più volte. La Hoover ha la capacità di descrivere ogni gesto d’amore e ogni sensazione che provoca in modo realistico, come se lo si stesse sentendo sulla propria pelle, e non ho idea di come faccia o di quanto lavoro ci sia dietro, ma sono convinta che questa sia una grande dote per una persona che scrive, e la ammiro per come ci riesce bene.
Il libro può essere suddiviso in tre macro aree: l’incontro tra i protagonisti, l’innamoramento, la scoperta dei torbidi segreti tra loro, e devo dire che in quest’ultima area, la narrazione è diventata inevitabilmente più cupa e opprimente, più macabra se vogliamo, e ciò mi ha reso più difficoltosa la lettura e me l’ha fatta apprezzare di meno rispetto alle altre due porzioni di storia. Proprio la scoperta dei tragici segreti di Ben, personaggio che per buona parte delle pagine rimane sconosciuto al lettore, mi ha però fatto anche capire che l’autrice ha pensato a ogni minimo dettaglio per la sua trama e al momento migliore per svelarlo, riempiendo proprio alla fine le aree dell’incontro con Fallon e dell’innamoramento di Ben di un significato molto più profondo di quanto sembrava all’inizio. Ogni cosa è collegata e spiegata, quando si chiude il romanzo, tutto ha un senso nuovo che non si credeva (anche se a un certo punto me lo ero immaginato, quindi mi faccio un applauso virtuale da sola). Il libro andrebbe riletto una seconda volta, con consapevolezza di chi è Fallon e chi è Ben, per essere apprezzato ancora di più.
Non mi è poi sfuggito che in “9 novembre” vi è una breve comparsa di alcuni personaggi dell’altro romanzo “L’incastro imperfetto”, nello specifico della coppia Tate e Miles e del pilota Ian, quest’ultimo come uno dei fratelli di Ben, mentre Tate e Miles come i suoi amici. E’ stato piacevole incontrare di nuovo i personaggi de “L’incastro imperfetto”, l’ho trovato un regalo molto carino per i fan come me.
Consiglio di leggere “9 novembre” a chi ha già avuto modo di leggere altro della Hoover ed è piaciuto, perché questa nuova storia ha le stesse particolarità dei suoi romanzi precedenti, l’intensità del romance (anche se qui con poco eros), i protagonisti non convenzionali segnati da qualche dolore, la chiusura perfetta della trama, di solito molto ingarbugliata, e la profondità dei temi trattati. Per chi, invece, non ha ancora avuto l’occasione e vuole iniziare a leggere qualcosa di questa autrice, trovo più adatto partire da “Forse un giorno“, “L’incastro imperfetto“, o “Le confessioni del cuore“. Recuperatevi con fiducia i romanzi di questa scrittrice, perché sono uno più bello dell’altro e diventeranno facilmente i vostri preferiti!