Lo Spettro della Strega: recensione dell’ultimo libro de gli Oscuri segreti di Shannara

Buona sera cuplovers! Dopo il mio ritorno da Lucca Comics, dove ho passato tre bellissimi giorni a fare code e acquistare l’impossibile, ho concluso la mia attuale lettura ovvero “Lo spettro della strega” 🙂 volume conclusivo della trilogia Gli oscuri segreti di Shannara.

La saga di Shannara è stata quella che mi ha fatto scoprire e innamorare del genere epic fantasy e le sono molto affezionata, adoro anche la saga di Landover (da cui viene il mio nickname). Questa saga è una delle più lunghe che sto leggendo e, negli anni, ha avuto alti e bassi. Gli oscuri segreti di Shannara non è il mio ciclo preferito della saga ci sono molte buone idee ma diverse cose che non vanno, anche quest’ultimo libro l’ho trovato davvero scorrevole, ho adorato diverse cose ma molte altre che avevano tantissimo potenziale mi sono parse un po’ sprecate e, per la prima volta credo, ho trovato il finale e, il messaggio, in generale, della trilogia un po’ … deprimente? Non so se altri lettori hanno avuto la mia stessa sensazione ma il finale di questa trilogia è stato davvero amaro.

Nel piattino abbiamo

Lo Spettro della Strega

(Witch Wraith)
Terry Brooks
Edito da Mondadori (8 marzo 2016)
Pagine 391
€ 14,00 cartaceo – € 6,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Per secoli le Quattro Terre sono state protette dai demoni del passato, difese dai confini magici che le separavano dalla dimensione oscura nota come “Divieto” e dagli esseri, terribili e malvagi, che la abitano. Ma adesso non è più così. Le antiche barriere che garantivano la separazione tra l’ordine e il caos hanno cominciato a indebolirsi e generazioni di esseri mostruosi e assetati di sangue, mossi da una rabbia coltivata per millenni, cercano di distruggerle definitivamente, per vendicarsi di chi li ha imprigionati. L’unica che può fermarli è Arling Elessedil, giovane elfa che possiede i mezzi per sigillare la breccia e richiudere nuovamente gli abitanti del Divieto nella loro prigione. Ma Arling è caduta nelle mani del diabolico Primo Ministro della Federazione e i suoi sforzi sembrano essere stati vani. Solo sua sorella, Aphen, coraggiosa e ostinata, che detiene le Pietre Magiche e ne controlla il potere, può sperare di salvare Arling dalla sorte infelice che ha in serbo per lei il suo carceriere. Intanto Railing Ohmsford – nel tentativo disperato di salvare suo fratello – cerca di capire se la sua famigerata antenata Grianne, la Strega, è ancora viva e vuole aiutarlo a salvare il mondo, senza curarsi della posta in gioco e delle conseguenze delle sue azioni.


Quasi 4 tazzine
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Lo spettro della strega è uno di quei libri che avevo davvero timore a leggere. Grianne Ohmsford è uno dei miei personaggi preferiti della saga, uno di quelli che ha avuto l’evoluzione più interessante e avevo il terrore che questo romanzo rovinasse il suo personaggio e… in parte è stato così anche se credo di capire il messaggio di fondo, per nulla ottimista, che l’autore ha voluto dare con il finale di Grianne.

Il libro segue tre diversi punti di vista da un lato abbiamo Redden Ohmsford prigioniero del Signore degli Straken, dall’altro suo fratello Railing, impegnato nel tentativo di salvarlo e, per finire, Aphen, Cymrian e Arlingfant alle prese con il problema di dover rigenerare L’Ellcrys (o Eterea a seconda che preferiate la traduzione o l’originale). Tre storyline ben delineate e che inevitabilmente finiranno per convergere nel finale. Purtroppo, la storyline legata agli elfi è quella più… ripetitiva. Già nel secondo volume della saga, se ben ricordate, l’Ellcrys stava per morire e i nostri eroi hanno dovuto affrontare il viaggio alla ricerca del fuoco di sangue per salvarla. Sappiamo già quali sono i passaggi da fare, sappiamo dov’è il fuoco di sangue e quale sacrificio comporterà, per questo mi aspettavo che succedesse qualcosa di diverso e invece… Questa storyline è quella più prevedibile (eccetto per una piccola cosa) e, anche se Cymrian e Aphen mi sono piaciuti come coppia, non posso dire che questa parte del libro mi abbia entusiasmato. Ero decisamente più curiosa di seguire i gemelli Ohmsford, uno prigioniero di Tael Riverine e l’altro alla ricerca di Grianne.

Railing è il personaggio meglio delineato; è schiacciato dalla preoccupazione per il fratello e dal senso di colpa perché, nonostante la cosa più importante sia liberare il gemello, non può fare a meno di avvicinarsi a Mirai, per questo, nonostante gli avvertimenti del Re del Fiume Argento, è così determinato a trovare Grianne, convinto che l’unico modo per salvare Redden sia dare a Tael Riverine quello che desidera. Redden è prigioniero da tempo e il crollo nervoso, la paura costante, il dolore che ha subito, e, soprattutto la convinzione che nessuno l’avrebbe aiutato, l’hanno segnato profondamente. Del ragazzo che era un tempo non c’è più traccia ed è difficile dire se potrà mai tornare ad essere, quanto meno, sereno. Mi è davvero dispiaciuto per lui.

Ad affiancare Tael Riverine come villain c’è Edinja Orle, capo della Federazione e determinata a catturare Aphenglow e Arlingfant per i suoi scopi. Edinja è un personaggio strano, brama il potere, è egoista e anche un po’ contorta. Come villain manca di mordente, anche se sarà la causa di una delle morti di questo ultimo volume.
I demoni hanno cominciato a uscire dal Divieto, Arishaig è sotto attacco, riusciranno Aphenglow, Arlingfant e Cymrian a compiere la loro missione prima che sia tutto perduto?

Lo spettro della strega conclude la cerca delle pietre magiche perdute e lascia aperte nuove porte per un ritorno, in libri futuri, di vecchi personaggi. Una buona lettura, scorrevole, con pochi colpi di scena ma sempre interessante. Gli oscuri segreti di Shannara non è certo la mia trilogia preferita della saga di Shannara ma sono comunque contenta di essere tornata nelle Quattro Terre e spero che il prossimo ciclo si riveli più interessante.

Gli ho detto che lo amavo così tanto che un giorno l’avrei ritrovato. Sarei andata a cercarlo dovunque fosse e saremmo stati insieme. Parole stupide. Sciocche promesse. Ma ero sincera.

Gli oscuri segreti di Shannara

  1. I Guardiani di Faerie (Wards of Faerie)
  2. Il Fuoco di Sangue (Bloodfire Quest)
  3. Lo spettro della Strega (Witch Wraith)

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il percorso di Grianne mi ha lasciata davvero interdetta, la donna aveva trovato la pace come aeriade e, quando viene costretta a tornare nelle Quattro Terre per combattere, è tornata la Strega di Ilse come se la sua parte buona fosse rimasta con Madre Tanequil o come se il passare degli anni avesse lasciato solo la sua parte malvagia come se quella, dopotutto, fosse la parte più vera di Grianne. Non so se il messaggio che voleva dare l’autore era questo ma, una delle cose che ho sempre apprezzato di Grianne, è che non fosse un personaggio bianco o nero, in lei c’erano la Strega di Ilse e l’Ard Ryhs e l’idea che, alla fine, la strega abbia vinto è… triste. Considerando tutto il suo percorso. Il personaggio di Grianne non è sfruttato al meglio, ho sperato, fino all’ultimo, che ci fosse anche solo un capitolo dal suo punto di vista, per capire meglio cosa le è successo… e invece. Peccato.

Le pietre magiche perdute vengono infine ritrovate, anche se per breve tempo, cosa che ho apprezzato, visto che, bene o male, sono il motivo per cui tutto è cominciato e mi sarebbero cadute le braccia se non fossero saltate fuori, anche in questo caso però è una vittoria amara perché proprio l’uso delle pietre magiche cremisi rischia di distruggere per sempre Redden. Grianne è la nuova signora dei Jarka Ruus ed è di nuovo intrappolata nel Divieto, dove ritornano anche le pietre magiche, di nuovo perdute. Scopriremo mai cosa sono in grado di fare? Rivedremo Grianne?

Da un lato tutto finisce bene, il Divieto è ripristinato, le Quattro Terre sono salve ma in tanti sono morti e, alla fine, nessuno ha ottenuto quello che desiderava… Un finale abbastanza amaro che mi ha sorpreso e che non mi aspettavo. Da un lato, sono lieta di essere rimasta sorpresa e che non si tratti di un finale scontato d’altro canto però… che amarezza!