Recensione a “L’incastro (im)perfetto” di Colleen Hoover. Nel 2016 arriva anche il film, “Ugly Love”!

Buongiorno a tutti, oggi vi parlo de “L’incastro (im)perfetto” di Colleen Hoover, un romanzo rosa new adult pubblicato da Leggereditore che mi ha completamente conquistata, emozionandomi tantissimo.

Di Colleen Hoover avevo già letto e recensito “Forse un giorno“, libro che mi aveva fatto apprezzare l’autrice, ma acquistando questo nuovo non avevo idea che mi sarebbe piaciuto più del precedente, che lo avrebbe superato nella mia classifica personale, diventando addirittura uno dei miei libri preferiti in assoluto!

nel piattino abbiamo:

L’incastro (im)perfetto

(Ugly Love)
Colleen Hoover
Edito da Leggereditore (2015)
Pagine 329
€ 12,90 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Quando Tate Collins trova il pilota Miles Archer svenuto davanti alla sua porta di casa, non è decisamente amore a prima vista. Non si considerano neanche amici. Ciò che loro hanno, però, è un’innegabile reciproca attrazione. Lui non cerca l’amore e lei non ha tempo per una relazione, ma la chimica tra loro non può essere ignorata. Una volta messi in chiaro i propri desideri, i due si rendono conto di aver trovato un accordo, almeno finchè Tate rispetterà due semplici regole: mai fare domande sul passato e non aspettarsi un futuro. Tate cerca di convincersi che va tutto bene, ma presto si rende conto che è più difficile di quanto pensasse. Sarà in grado di dire di no a quel sexy pilota che abita proprio accanto a lei?

5 TAZZINE TONDISSIME, direttamente nei miei preferiti!

“L’incastro imperfetto” è uno tra i migliori romance che io abbia mai letto, nel giro di pochi capitoli mi sono legata affettivamente a lui in modo viscerale e una volta finito, a distanza di giorni, ho continuato ancora a pensarci, a pensare a quanto fosse bello, a quanto mi mancasse e a quanto avrei voluto tornare alla prima pagina per viverlo un’altra volta.

Tate Collins è una universitaria che si trasferisce da San Diego a San Francisco per vivere nell’appartamento di suo fratello Corbin, all’interno di un grattacielo a molti piani, fino a quando non avrà trovato un buon lavoro per mantenersi. Nell’ascensore conosce Cap, un signore di ottant’anni che lavora lì da una vita e che la prende subito in simpatia, e capisce che il palazzo è convenzionato con la compagnia aerea per cui lavora suo fratello, e che è abitato da vari piloti. Prima di entrare, davanti alla sua porta trova un ragazzo ubriaco che sta dormendo e viene a sapere che è Miles Archer, un amico stretto di Corbin, pilota anche lui, che abita nell’appartamento vicino.  

 Non sta male. Sta piangendo. Forte. Così forte da non produrre alcun suono. Non lo conosco nemmeno, ma è dura assistere alla devastazione che sta provando. […] I suoi occhi sono fessure iniettate di sangue. Non so se sia il risultato del pianto o della sbronza.  -Mi dispiace, Rachel -dice, sollevando una mano verso di me.”

Miles Archer è un ragazzo affascinante, ma sono sei anni che non bacia nessuna, sei anni che non esce più con una ragazza, e che non vuole sapere più niente dell’amore. Tate ha assistito a un suo momento di crisi per un  qualcosa che è successo tempo fa con la persona che amava, una certa Rachel, e intuisce che deve essere stato lacerante, poichè lui prova talmente tanto dolore da ridursi impaurito in lacrime a farsi consolare da una sconosciuta. Tra Tate e Miles nasce giorno dopo giorno una grande attrazione fisica, lei si invaghisce presto di lui, complice la vicinanza e l’amicizia con Corbin, vorrebbe sapere tutto su di lui, il bello e il brutto, vorrebbe essere la sua fidanzata, ma lui la rifiuta, dicendole brutalmente di essere interessato a iniziare una relazione di solo sesso con lei e nient’altro e che questo non cambierà.

 – Sarebbe più facile se ci fossero delle regole?- Miles mi studia in silenzio prima di fare un passo indietro. – Forse- risponde – Me ne vengono in mente solo due per ora.  – Quali? – I suoi occhi si soffermano sui miei per qualche secondo. – Non chiedere del mio passato – dice fermamente – E non aspettarti mai un futuro.”

Le due regole di Miles, “Non chiedere del passato” e “Non aspettarti mai un futuro”, sono pesanti per Tate e non promettono nulla di buono per il suo cuore, già così preso da lui, ma la ragazza pensa di potercela fare, di riuscire a staccare i sentimenti dal sesso, per entrare in relazione con lui e divertirsi dando sfogo alle sue pulsioni. 

Lo sento tirare su i jeans e chiudere la zip. Sento i suoi passi che si allontanano. Sta andando via. La porta della sua stanza sbatte, e io sussulto. La mia guancia, le mani e lo stomaco sono ancora contro il tavolino, ma ora a fare loro compagnia si aggiungono le mie lacrime. Stanno scorrendo inarrestabili. Scorrono, scorrono e non so come fermarle. Sono in imbarazzo. […] Odio me stessa per aver permesso ai miei sentimenti di arrivare fino a questo punto.”

Tate si rende conto di essersi innamorata di Miles, ma di non poterlo mai amare come vorrebbe nè di essere a sua volta amata come meriterebbe, perchè lui non ha intenzione di infrangere le due regole imposte, diventa arrabbiato quando lei cerca di scoprire di più sul suo passato con l’ex Rachel e continua a ricordarle in modo schietto che quello che vuole da lei è solo sesso, perchè l’amore non fa per lui e non lo vuole mai più provare. 

Sono una stupida. Stupida, stupida ragazza. Perchè non può essere solo sesso anche per me? Perchè non posso venire qui, dargli quello che vuole, prendermi quello che voglio, e andarmene?”

Miles nasconde nel suo passato molto più dolore di quanto Tate non riesca a immaginare e nonostante desideri amare la ragazza nel profondo, non si sente più in grado di provare alcun tipo di sentimento d’amore a causa di quello che è successo con la sua ex Rachel, che l’ha segnato e fatto diventare freddo e triste come è ora. Ce la farà Tate a scoprire il segreto che Miles non vuol rivelarle? Ci sarà speranza di un futuro insieme, anche se tutto sembra essere contrario al loro amore?

La Hoover è riuscita a fare breccia nel mio cuore in modo immediato e totale con questo romanzo, non tanto per la tematica del sesso senza sentimenti così tanto di moda, ma per come ha caratterizzato i suoi personaggi principali e secondari, tutti stra approfonditi, e come ha sviluppato la sua trama, creando due piani alternati, uno dal punto di vista di Tate al presente e uno dal punto di vista di Miles che si svolge sei anni prima, al tempo in cui il ragazzo ha conosciuto Rachel e se ne è innamorato. Il piano più interessante per me è stato quello dal punto di vista di Miles al passato, poichè l’autrice ci mostra un ragazzo davvero diverso da quello che è al presente, un ragazzo buono e positivo, ci fa vivere un amore fortissimo e ricambiato tra lui e Rachel, ci fa assaporare sempre più la loro felicità, i loro momenti intimi, i loro obiettivi e i loro sogni insieme, che arrivano a toccare apici inaspettati, con la consapevolezza che essi devono avere avuto una fine tragica e scioccante.

Rachel è un personaggio chiave nel passato di Miles, a inizio libro avevo ipotizzato che lei si fosse per qualche motivo suicidata, ma la Hoover è andata oltre a questa mia ipotesi, ha fatto accadere qualcosa di ancora più terribile a questa coppia, qualcosa che mi ha fatto scendere lacrime amare quando è venuto fuori negli ultimi capitoli, poichè mi ero affezionata al loro amore quasi di più che al legame di attrazione che hanno Miles e Tate al presente. Tristezza, depressione, rabbia, malinconia, vuoto: ogni singola emozione provata da Miles e da Rachel mi ha toccata come se la stessi provando pure io, mi ha sconvolta! Non ci può essere qualcosa di più tremendo per una coppia di quello che hanno dovuto vivere Miles e Rachel e mi è terribilmente dispiaciuto per loro, conoscendo quanto fosse sincera, forte e duratura la loro unione. Ho compreso bene il motivo per il quale i due sono andati incontro a una brusca rottura e ho capito perchè Miles ha reagito chiudendosi a riccio per sei lunghi anni, tenendo fuori dalla sua vita l’amore, ma non i ricordi. Mi si è stretto il cuoricino per Miles! Il piano del passato, dunque, ci permette di conoscere il vero animo di Miles Archer e la sua storia, mentre il piano del presente ci fa vivere l’attrazione che Tate ha nei suoi confronti, una attrazione che sconfina nell’ossessione e infine nell’amore.

Tate, dal canto suo, può rappresentare una qualsiasi di noi lettrici, perchè spesso in giro si incontrano ragazzi che non vogliono avere una fidanzata ma soltanto una “scopamica”, e se non siamo noi, spesso si ascoltano i discorsi delle amiche che sono troppo prese da questi ragazzi stronzi per poterli allontanare. La Hoover ha descritto una situazione complicata piuttosto reale e frequente, al presente e in prima persona, facendoci leggere i pensieri di Tate, nei quali ci si riesce quindi bene a immedesimare. Si può biasimare Tate? No. Si può darle della stupida? Sì e no. Tate è una di noi, Tate potrebbe essere noi, Tate potrebbe essere la nostra migliore amica, noi sappiamo come si sente e noi la giustifichiamo e la capiamo. Vi è un legame empatico che la Hoover è riuscita a costruire tra il lettore e la protagonista, un legame che fa sì che non si guidichi Tate per il suo errore di accettare il solo sesso pur di frequentare Miles, e che ce la fa in qualche modo stimare lo stesso. 

Corbin è un altro personaggio che si apprezza molto, nonostante sia poche volte vicino a sua sorella per motivi di lavoro. E’ iperportettivo verso Tate, ma non sa che lei se la fa con il suo migliore amico (e che lui la sta solo usando) e quando lo scopre si comporta in un modo che ha innalzato subito il mio livello di stima nei suoi confronti. Corbin ha poco spazio all’interno della storia, ma quando viene il suo momento riesce a colpire il lettore, a renderlo intrigante e piacevole con le sue battute e con le sue reazioni. Quando Corbin difende sua sorella da Miles, ho pensato, “vai cosìì!”. Corbin ha la funzione di punire Miles in qualche modo, di dirgli che sta facendo una cavolata dopo l’altra, di farlo ragionare e tornare in sé. Merita applausi.

La Hoover ha inserito, poi, un ulteriore personaggio che credo sia quello che mi manca di più della sua storia ora che l’ho finita di leggere. Sto parlando di Cap, il signore di ottant’anni che lavora nel grattacielo dove vivono i protagonisti. Potrebbe sembrare a prima vista strana questa mia affermazione, ma vi assicuro che adorerete Cap, il vecchio che ascolta gli sfoghi di Tate e quelli di Miles (anche se noi leggiamo solo quelli di Tate), la sua saggezza, i suoi silenzi, i suoi racconti e più in generale la sua presenza. Cap è il confidente che tutti vorremmo avere, sembra possedere una conoscenza infinita e una dolcezza che tranquillizza anche nei momenti più bui. Quando leggevo le ripetute parti tra Tate e Cap nell’ascensore e i loro dialoghi profondi, sentivo una sensazione di benessere che mi attraversava, e un affetto incondizionato verso l’ottantenne che dava conforto con le sue parole. E’ incredibile come la Hoover sia riuscita a caratterizzare in modo meraviglioso pure un personaggio in apparenza insignificante e di retroscena come Cap…a renderlo così vivo e reale, così “nonno” da volergli andare incontro con le braccia aperte.  Quando entro nell’ascensore del palazzo dove lavoro, ora penso sempre “Magari sta per arrivare Cap!” e sorrido. Sorrido! Capite cosa è stata in grado di fare sta autrice?

Il romanzo è scritto benissimo, amo la prima persona (qui usata da Dio) e amo come è stata costruita la storia, il salto frequente tra passato e presente, con la ricreazione di un mistero e di un evento finale tragico e doloroso che lega i due piani e che non si vede l’ora di conoscere. Le parti di sesso tra Miles e Tate prendono diverse pagine e sono talmente erotiche e cariche di passione, mi sono piaciute tanto, sono da fibrillazione costante…restano davvero impresse per la loro particolarità (quella in macchina con il diluvio fuori è spettacolare)! 

Consiglio vivamente di leggere “L’incastro imperfetto”, e lo metterei io stessa in mano di tutte le mie amiche e in mano vostra se potessi, perchè le sensazioni che racchiude sono molteplici e di diverso tipo (ha vibrazioni romantiche, vibrazioni drammatiche, vibrazioni erotiche, ecc.). Ho gioito non poco alla notizia che nel 2016 uscirà nelle sale un film tratto da esso, chiamato “Ugly Love”, di cui per ora è uscito solo un teaser su Youtube (poco consono, troppo simile a 50 shades of grey) che ha come protagonista il bel Nick Bateman, modello che già seguivo su Facebook perchè ritenevo figo. Lui lo trovo assolutamente perfetto per recitare nel ruolo di Miles Archer, mi chiedo chi sarà la co-attrice protagonista che impersonerà Tate. Sono troppo curiosa!

Vi lascio con questo booktrailer, fatto benissimo, che mi ha fatto venire voglia di rileggere di nuovo il romanzo: