Quando il caffè è pronto: recensione del romanzo di Toshikazu Kawaguchi

Ciao cucchiaini! Eccomi qui per parlare di un libro veramente interessante: “Quando il caffè è pronto”, il quinto episodio della serie Finchè il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi. Questa chicca letteraria ci è arrivata grazie a Garzanti, che mi ha dato l’opportunità di tuffarmi in questa storia davvero magica.

Immergiamoci insieme in questo mondo intrigante, dove il tempo fa le sue mosse in un caffè speciale di Tokyo. Siete pronti a scoprire tutte le regole?

Cover quando il caffè è pronto per le tazzine di YokoNel piattino abbiamo:

Quando il caffè è pronto

Toshikazu Kawaguchi
Edito da Garzanti (09 gennaio 2024)
Pagine 195
€ 16,00 cartaceo flessibile – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE

Un caffè, una sedia e una regola da seguire. Pochi passi che possono condurre alla felicità. Ma solo se si è nel posto giusto. E il posto giusto è una caffetteria di Tokyo in cui si può scegliere di rivivere un preciso momento della propria esistenza. Un’esperienza che dura un istante, giusto il tempo di gustare la bevanda prima che si raffreddi. Certo, non è facile decidere, perché la vita è spesso piena di rimpianti. Ma ci sono quel gesto, quella parola, quella lettera, quel bacio, quella dichiarazione che non abbiamo fatto o detto. Quello è l’attimo giusto. Ci vuole coraggio per affrontarlo di nuovo, ma il risultato, a volte, è inaspettato. Chissà se il piccolo Yūki, che non riesce a superare il divorzio dei suoi genitori, è pronto. E chissà se lo è Megumi, che deve decidere che nome dare alla figlia senza avere accanto l’uomo che ama; o le amiche Ayame e Tsumugi, che hanno permesso all’orgoglio di intromettersi tra di loro. Fili e destini che potevano rimanere spezzati, ma che ora hanno una seconda possibilità. E non importa che il passato sia ormai alle spalle e nulla si possa fare per modificarlo, lo sguardo è rivolto al futuro, perché su quello si può ancora intervenire. Quanto è accaduto è solo un insegnamento per non commettere di nuovo gli stessi errori, per non lasciare più che rabbia, odio, gelosia o frustrazione offuschino i sentimenti più veri che sono dentro di noi.
Nelle classifiche dei libri più venduti in Italia, con oltre un milione di copie, c’è una sola certezza: Toshikazu Kawaguchi. Mai romanzi sono stati più premiati dall’affetto dei lettori e dall’elogio della stampa. Del resto hanno regalato a tutti giorni sereni in questi anni difficili. Non è mai troppo tardi per entrare nella caffetteria che dona serenità.

firma recensione Lovelyhex
Una bella lettura, quattro tazzine tonde tonde.
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Il dubbio è un altro sé che vive dentro le persone

“Quando il caffè è pronto” di Toshikazu Kawaguchi, il quinto capitolo della serie “Finchè il caffè è caldo”, è una magistrale continuazione dell’esplorazione dell’autore nelle complessità delle emozioni umane e delle relazioni attraverso la lente del realismo magico. Questo romanzo, come i suoi predecessori, è ambientato in un pittoresco caffè di Tokyo dove i clienti hanno la singolare opportunità di viaggiare nel tempo, a condizione che seguano un insieme di regole peculiari. La serie ha affascinato lettori in tutto il mondo, e questo ultimo capitolo non fa eccezione, offrendo una narrativa toccante e commovente che risuona profondamente con il suo pubblico.

quando il caffè è pronto per le tazzine di Yoko

Il genere del realismo magico è splendidamente esemplificato nell’opera di Kawaguchi, in particolare attraverso l’uso del simbolismo, che ho trovato essere uno degli aspetti più piacevoli del libro. Il caffè stesso diventa un simbolo della natura transitoria dell’esperienza umana, un luogo dove i momenti amari e dolci della vita si mescolano come caffè e zucchero. L’elemento del viaggio nel tempo non è solo un fantastico artificio di trama, ma un viaggio simbolico nei mondi interiori dei personaggi, consentendo loro di confrontarsi con il passato, comprendere il presente e fare pace con l’inevitabilità del cambiamento.

L’abile uso del simbolismo da parte di Kawaguchi si estende alle regole del viaggio nel tempo all’interno del caffè. Queste regole fungono da metafore per le limitazioni e le conseguenze delle nostre scelte. Ad esempio, la clausola che proibisce di lasciare il proprio posto durante il viaggio nel tempo simboleggia l’idea che, mentre possiamo rivisitare il passato, non possiamo modificare la nostra posizione nel presente. La regola che nulla di detto o fatto nel passato possa cambiare il futuro sottolinea il tema dell’accettazione, suggerendo che, sebbene non possiamo cambiare ciò che è successo, possiamo cambiare il modo in cui lasciamo che ci influenzi.

Il successo della serie è una testimonianza della capacità di Kawaguchi di intrecciare temi complessi in un tessuto di storie umane semplici, ma profonde. Il realismo magico in “Quando il caffè è pronto” non è solo una tecnica narrativa, ma un veicolo per esplorare la profondità delle emozioni umane, è un promemoria che a volte le esperienze più magiche sono quelle che illuminano la nostra vita quotidiana, permettendoci di vedere lo straordinario nell’ordinario.

Il romanzo “Quando il caffè è pronto” non solo cattura l’attenzione e fa riflettere, ma anche risveglia nei lettori una nuova consapevolezza della magia che permea il mondo intorno a noi. Tuttavia, riceve quattro tazzine su cinque nella valutazione, poiché la ripetizione continua, ad ogni capitolo, delle regole che governano i viaggi nel tempo risulta un po’ monotona nel corso del tempo.