Unravel the Dusk: la recensione del secondo volume della saga fantasy di Elisabeth Lim

Buonasera cuplovers 🥰 come procedono le prime letture di settembre🍁? Le mie alla grande.
Le nuove uscite mi danno sempre la giusta carica per buttarmi a capofitto su un romanzo e divorarlo nel più breve tempo possibile poiché voglio già leggere il successivo in tempi brevi per non ritardare la mia TBR. Ecco quindi che oggi vi parlo di “Unravel the Dusk”, sequel di Spin the Dawn (che trovate già recensito). Il primo volume, Spin the Dawn, costituisce un ottimo retelling delle storie di Mulan ed Aladdin mentre il secondo percorre una via del tutto inedita.
Maia diventa l’assoluta protagonista della sua storia. L’universo della Lim resta ben tratteggiato e atmosferico, richiamando ancora il mondo orientale, ma diviene più complesso e stratificato. I personaggi secondari acquisiscono più importanza e svelano i loro misteri. letazzinediyoko Unravel the Dusk coverNel panorama fantasy ya la saga della Lim è, nel complesso, ben distinguibile e merita senza dubbio la lettura. Il romance, tuttavia, resta il suo tallone d’Achille.
nel piattino abbiamo:

Unravel the Dusk

(Unravel the Dusk)
Elisabeth Lim
Edito da Mondadori (31 agosto 2021)
Pagine 348
€ 20,00 cartaceo – € 9,99 ebook
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Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l’imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull’orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa… La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.

Una bella lettura, 4 TAZZINE

Dopo il retelling così ben fatto del primo volume avevo grandi aspettative su questo secondo. In particolare speravo che la Lim aggiungesse una trama inedita. Così è stato. Unravel the Dusk percorre vie inesplorate rispetto a Spin the Dawn. Se il primo è il retelling di Mulan ed Aladdin ricco di viaggi ed avventura il secondo volume è maggiormente statico come ambientazioni ma più efficace. Le vicende si ambientano all’interno dei due palazzi e la trama diventa maggiormente complessa. 

Maia è l’assoluta protagonista del volume. Il libro è dedicato a lei, alla sua crescita ed evoluzione. La Lim si concentra maggiormente sulle abilità intrinseche della protagonista piuttosto che sull’uso della magia. Maia è emotivamente distrutta: ha perso la sfida per diventare il sarto imperiale, ma poi ha assunto il titolo sotto ricatto; ha prima conquistato e poi perduto l’amore di Edan ed ora è costretta ad affrontare la battaglia contro un antico demone. In questo secondo volume Maia mostra tutta la sua forza d’animo, la sua vena battagliera e la sua determinazione. 

Fortunatamente anche i personaggi secondari, solo introdotti nel primo libro, hanno avuto il loro spazio. In particolare Lady Sarnai. La donna mostra le sue fragilità e le ragioni che si celavano dietro ai comportamenti ostili e scontrosi del primo volume. 

Un tratto distintivo dell’opera nel complesso, ma ancora più evidente in questo sequel, è il ritmo della narrazione sempre incalzante. Il ritmo è serrato ed i colpi di scena sono svariati, l’autrice in poche righe narra davvero tantissimo, anche se forse qualche pagina in più sarebbe servita per sviscerare in maniera più approfondita i fatti. La Lim racconta davvero tanto in entrambi i volumi, probabilmente troppo in così poche pagine. I fatti sono tanti e il tempo per assimilarli è poco. Qualche momento distensivo in più sarebbe davvero servito per coinvolgere ancora di più il lettore nella storia. 

Non posso aggiungere molto in più dato che qualsiasi cosa potrebbe essere considerata spoiler per chi ancora non ha letto Spin the Dawn. Mi limito a sottolineare e confermare che la duologia della Lim è una validissima saga fantasy ya perfetta per tutti gli amanti del genere. 

Speriamo che Mondadori, Oscar Vault in particolare, porti in Italia anche il nuovo romanzo dell’autrice Six Crimson Cranes. Ancora non sappiamo nulla circa una sua probabile traduzione, ma possiamo supporre che se le vendite della duologia Il sangue delle stelle andranno bene come sperato la CE porterà presto nel paese nostrano anche il nuovo manoscritto fantasy dell’autrice.