Una serie di sfortunati eventi: recensione della seconda stagione della serie tratta dai libri di Snicket

Buon pomeriggio cuplovers, oggi torno a parlarvi di serie tv 🙂 dopo aver concluso la prima stagione di Una serie di sfortunati eventi ho subito iniziato la seconda, curiosa di scoprire quale fato attendesse gli orfani Baudelaires e, soprattutto se, finalmente, la storia avrebbe preso qualche svolta imprevista. Nonostante Una serie di sfortunati eventi rimanga una serie perfettamente godibile, in questa seconda stagione, la ripetitività che avevo lamentato nella prima diventa sempre più marcata. Senza contare che alcuni elementi cardine della serie iniziano a diventare troppo poco credibili

Una seconda stagione da buttare? Assolutamente no, vengono introdotti nuovi personaggi e vengono svelati, finalmente, alcuni retroscena molto interessanti purtroppo però la ripetitività inizia a pesare spero, tuttavia, di essere premiate da un bel finale.Una serie di sfortunati eventi locandina e recensione della seconda stagione della serie tratta dai libri di Snicket su Le Tazzine di Yoko

nel piattino abbiamo:
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Una serie di sfortunati eventi

TRATTA DA l’omonima serie di romanzi di Lemony Snicket
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 3 -conclusa-


Sempre una visione piacevole, ma con qualche pecca …QUASI 4 TAZZINE
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La seconda stagione di Una serie di sfortunati eventi è stata una visione piacevole, un po’ ripetitiva, con nuovi villain, e qualche informazione in più sui genitori dei Baudelaires ma con qualche problema.

Il problema principale della serie è la ripetitività degli eventi e anche, a un certo punto, la scarsa credibilità di alcuni elementi della storia. La storia è sempre, più o meno, la stessa: i Baudelairse vengono, di volta in volta, affidati o a nuovi tutori o messi in degli istituti e il Conte Olaf riesce sempre a trovarli e a fare di tutto per mettere le mani su di loro e sulla loro cospicua eredità. Il problema è che nessuno degli adulti, mai, sembra in grado di riconoscere Olaf, nonostante i suoi assurdi travestimenti e, se questo espediente, andava bene nella prima stagione, in questa seconda ho avuto la netta sensazione che tutta questa storia stesse diventando troppo poco credibile.

I personaggi non evolvono, anzi, sembrano incapaci di cambiare e la serie continua a contrapporre la razionalità dei tre orfani all’eccentricità del mondo che li circonda che sembra incapace di rendersi conto della realtà.

Se questi sono i problemi che ho riscontrato nella seconda stagione di Una serie di sfortunati eventi, d’altra parte ho apprezzato l’introduzione di nuovi villain, e di nuovi personaggi senza contare la seppur breve apparizione di attori che adoro come Nathan Fillion. Tra i nuovi villain troviamo l’eccentrica Esme ossessionata da tutto ciò che è Una serie di sfortunati eventi frame inserito nella recensione della seconda stagione della serie tratta dai libri di Snicket su Le Tazzine di Yoko“IN” e da una misteriosa zuccheriera, nuova fiamma di Olaf e sua partner in crime. Esme all’inizio è una dei nuovi tutori dei Baudelaires ma, all’arrivo di Olaf, si scopre che la donna lo conosceva e rivederlo riaccende in lei una vecchia fiamma. A sorpresa, Esme abbandona il marito per unirsi alla banda di Olaf di cui diventa uno dei membri meno stupidi e, forse, il più malvagio. Al contrario di Olaf la donna non è tanto ossessionata dagli orfani Baudelaires, quanto da una misteriosa zuccheriera, la cui importanza risulta però poco chiara per quasi tutta la stagione. Come nuova villain Esme mi è piaciuta e ho apprezzato la sua introduzione. Se abbiamo una nuova villain, per fortuna compaiono anche due nuovi buoni che, purtroppo però, rimangono poco approfonditi. Jacques Sniket, fratello dello scrittore e voce narrante della serie e Olivia Caliban, bibliotecaria e nuova volontaria che si appassionerà alle vicissitudini dei Baudelaires e dei Pantano e cercherà in ogni modo di aiutarli.

Oltre a loro, ritroviamo i Pantano, i due fratelli di cui, senza saperlo, abbiamo seguito i genitori per tutta la prima stagione. I Pantano hanno un passato molto simile a quello dei Baudelaires, anche loro hanno perso i genitori (e anche un fratello) in un misterioso incendio. Klaus e Violet finiranno ben presto per fare amicizia con Duncan e Isadora trovando in loro due preziosi amici e alleati contro il perfido Olaf. Peccato però che questa parentesi felice non sia destinata a durare e che, ben presto, Klaus e Violet dovranno mettere a dura prova le loro capacità per ritrovare gli amici, rapiti dal malvagio Olaf che, scoperti altri due orfani danarosi, non ha esitato a mettere le grinfie su di loro.

La storia un po’ evolve e da prede, Klaus e Violet cercano di diventare cacciatori, alla ricerca di un modo per salvareUna serie di sfortunati eventi frame inserito nella recensione della seconda stagione della serie tratta dai libri di Snicket su Le Tazzine di Yoko gli amici perduti. Arriva anche la consapevolezza dei ragazzini di essere totalmente soli contro il Conte Olaf perché nessun tutore o istituto potrà mai proteggerli davvero da lui. In questo senso la serie da un messaggio parecchio sconfortante e devo dire che il fatto che Olaf appaia così invincibile inizia a diventare sempre meno credibile…

Riusciranno Klaus, Violet e Sunny a salvare i Pantano?

Una serie di sfortunati eventi non è tra le mie serie preferite, tuttavia, risulta sempre piacevole da guardare e, se non avete niente di meglio da vedere, ve la consiglio, tra l’altro la serie si compone di tre sole stagioni, quindi, non risulta nemmeno troppo lunga. Gli attori sono ben calati nei loro ruoli, il villain è sempre odioso e la serie si segue con piacere ci sono delle pecche, tuttavia, la storia riesce a incuriosire quel tanto che basta per lasciare la voglia di proseguire la visione.


Locke&Key
Lockwood&co.
Wednesday

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ammetto che non mi aspettavo la svolta un po’ più cruenta che ha avuto la serie, devo dire che ho apprezzato questo cambiamento, anche se trovo le morti di Jacques Snicket e di Olivia Caliban perfettamente evitabili. Capisco il voler mostrare appieno tutta la crudeltà di Olaf ma mi aspettavo che almeno uno dei due Volontari sopravvivesse, invece, così, i buoni sembrano davvero tutti un po’ troppo deboli rispetto ad Olaf che ne esce come un villan davvero sovradimensionato. Possibile che nessuno riesca davvero a metterlo in difficoltà?

I Pantano sono sani e salvi ma ora Olaf ha messo le mani su Sunny e, apparentemente, si è sbarazzato di Violet e Klaus. Che ne sarà degli sfortunatissimi orfani Baudelaires? Olaf ha davvero vinto?