Recensione di Joker, il film del momento

Buon giorno cuplovers, siete pronti per questa sera?? Cosa farete nella notte più spaventosa dell’anno?
Per rimanere un po’ a tema oggi vi parlo di quello che possiamo considerare il film del momento: Joker. Il nemico per eccellenza di Batman come non lo avete mai visto.

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Joker 

Regia di Todd Phillips
Durata 123 minuti
Il mio voto è di

Non è facile parlare di questo film, la storia e soprattutto il personaggio principale hanno una sorta di magnetismo in grado di catturare lo spettatore, di farlo immedesimare nel protagonista fino a farlo immergere nella sua follia dalla quale uscire, a fine spettacolo, non è così semplice.

Joker è un film davvero particolare, completamente incentrato sul suo protagonista, si regge tutto sulla recitazione meravigliosa di Joaquin Phoneix sulle sue espressioni, sul suo dolore e sulla sua lotta per non soccombere a quella malattia che sembra volerlo divorare. Joker parla di malattia mentale di come, ancora oggi, la società abbandoni i malati mentali e se stessi e li demonizzi, emblematico è il fatto che, il protagonista, Arthur, debba ogni volta giustificare la risata incontrollata della quale soffre tramite un bigliettino e che, anche una volta chiarita la situazione, le persone continuino a guardarlo male senza sforzarsi di comprendere la sua situazione.
Siamo davvero tutti così privi di empatia? Gli abitanti di Gotham lo sono e, per assurdo, sarà proprio questa mancanza di empatia che contribuirà a dar vita al potere di Joker, alla sua influenza sugli altri e a far dilagare la sua follia.

Joker, in qualche modo, rappresenta la lotta del “diverso” contro un mondo sempre più standardizzato dove ci si aspetta che si comportino tutti allo stesso modo. Arthur è un emarginato con problemi psichici a tratti ingenuo come un bambino che esprime il suo senso di inadeguatezza in un disturbo psicosomatico: una risata incontrollata. Una risata che dovrebbe comunicare gioia o il desiderio di Arthur di prendere in giro gli altri ma che diventa il simbolo della sua tristezza. Ed è questa ristata triste che ti colpisce dritta allo stomaco. Jocker è un personaggio con cui è facile empatizzare perché tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati bullizzati o abbiamo subito un’ingiustizia.
Se all’inizio vediamo Arthur lottare per mantenere quel briciolo di sanità mentale che gli consente di continuare a vivere nella società, un segreto gelosamente custodito da sua madre spezzerà anche quel filo sottile ed Arthur scomparirà per abbracciare la follia e, con essa, rinascere come Jocker.

Pur essendo Jocker il protagonista assoluto della pellicola nel film vediamo comparire anche la famiglia Wayne, il che fa pensare che potrà esserci un prossimo film su Batman collegato a questo Jocker. Non sono una gran conoscitrice del Cavaliere Oscuro quindi, quando Arthur trova delle lettere della madre indirizzate a Thomas Wayne dove lo accusava di essere il padre di suo figlio e di non essersene mai interessato, sono quasi schizzata dalla poltrona del cinema. Non ho mai apprezzato molto la figura di Thomas Wayne e l’idea che potesse essere il padre di Jocker quindi colpevole di aver abbandonato un figlio nato fuori dal matrimonio dimostrando una certa dose di egoismo e freddezza mi è piaciuta molto… ma sarà davvero così?
Questo film, pur mostrando solo di sfuggita la famiglia Wayne, ci da comunque modo di intuire che i genitori di Bruce non fossero poi così tanto delle brave persone. Una scena del finale potrebbe benissimo essere usata come collegamento per un futuro film su Batman… personalmente sarei davvero curiosa di vedere un Batman collegato a questo Jocker. E voi?

Nel finale vediamo come Jocker sia in qualche modo sfruttato dai suoi seguaci che vedono nella sua figura la possibilità di sfogare quella rabbia dei poveri verso le persone ricche che hanno tutto… Il problema di fondo rimane sempre una società dove pochi hanno i soldi e tutti gli altri sono poveri, una società che taglia la sanità pubblica lasciando senza terapia e senza medicine i malati mentali e dove l’ingiustizia regna sovrana.
Jocker si è rivelato un film diverso da come me lo aspettavo, con un protagonista eccezionale, che tratta tematiche interessanti, dall’ingiustizia sociale alla paura e il pregiudizio verso le malattie mentali. Se siete in dubbio se andare a vederlo o meno io ve lo consiglio.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale ci svela chi è stato ad uccidere i genitori di Bruce Wayne, creando un legame sanguinoso tra Bruce e il suo più acerrimo nemico. Ad ucciderli, in questo film, è uno dei seguaci di Jocker che, nel bel mezzo di una manifestazione contro il governo, incappa negli Wayne appena usciti da teatro.
La breve ma intensa carriera di Jocker sembra finita con la sua cattura, l’uomo si trova dietro le sbarre dell’Arkham Asylum con una nuova psichiatra che tenta di far breccia nella sua mente ma nessuno può davvero capire il Jocker o intrappolarlo e la scena finale, con Jocker che corre inseguito dalle guardie con i piedi insanguinati (tutto lascia pensare che abbia ucciso la psichiatra) sembra voler mostrare come la pazzia non possa essere imprigionata in nessun modo…
Un film decisamente da vedere!

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3 Comments
  • Giulia Spinaloa
    3 Novembre, 2019

    Stupendo, una forza!

  • Claudietta05
    5 Novembre, 2019

    Che bello questo film, me lo riguarderei. Per rispondere a una delle tue domande a me sinceramente non il fatto che per una volta l’hanno collegato poco a Batman non mi è dispiaciuto, ha dato unicità al personaggio

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      5 Novembre, 2019

      Anche a me non è affatto dispiaciuto, mi piacerebbe, al contrario diciamo, vedere un Batman collegato a questo Joker… più che altro perché mi piacerebbe davvero tanto rivedere Joaquin Phoneix in queste vesti.

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