Wicked: il film merita davvero tutto l’hype che ha generato?
Buon pomeriggio cuplovers, qualche giorno fa ho messo un piccolo sondaggio nelle storie per capire quale recensione poteva interessarvi di più se quella di Wicked (il film) o quella della nuova stagione di Monsters o quella di un anime e, dato che ha vinto Wicked, eccola qui. In questi mesi è stata fatta una grande campagna pubblicitaria per questo film, anche a Lucca Comics è stato molto pubblicizzato andando a creare un certo hype, ma alla fine Wicked merita davvero?
nel piattino abbiamo:
Wicked
ISPIRATO A l’omonimo musical di Winnie Holzman e Stephen Schwartz,
TRATTO DA il romanzo di Gregory Maguire.
DURATA 160 minuti
-musical-
Un film carino: 3 tazzine 1/2
Wicked è uno di quei film che, fin dal suo annuncio, mi ha attirato moltissimo (del resto dovrebbe parlare di streghe e magia) e devo dire che, ebbene sì, sono rimasta un po’ delusa. Il film mi è piaciuto ma… non così tanto. Devo confessare che sto leggendo il libro, che avrei voluto finire prima di vedere il film, ma che, onestamente, non mi sta prendendo così tanto. E sì, per una volta, direi che il film è meglio del libro, quanto meno è più scorrevole. Le differenze tra libro e film sono moltissime, quindi avere visto il film prima di terminare la lettura non mi ha anticipato nulla.
Il film si concentra sulla prima parte del libro, tagliando comunque moltissime cose che mi è spiaciuto non vedere a schermo. Wicked è un prequel del Mago di Oz che narra della giovinezza di Elfaba, futura Strega Malvagia dell’Ovest e del suo incontro con la giovane Galinda (futura Strega Buona del Sud). Le due ragazze, diverse come il giorno e la notte si ritroveranno a dover dividere la stanza nella prestigiosa università di Shiz e, pian piano, impareranno a conoscersi e ad apprezzare le qualità l’una dell’altra diventando amiche.
Il film di Wicked è un musical coloratissimo, con tante canzoni, più di quante mi aspettavo, e una storia trattata con un po’ di superficialità. Elfaba è la classica protagonista emarginata perché diversa. Infatti, dato che la sua giovane madre amava divertirsi e tradiva regolarmente il marito con diversi partner occasionali non sempre umani, la nostra Elfaba è nata verde. Sì proprio verde, per lo sgomento dei genitori. Questa sua caratteristica l’ha portata ad essere presa in giro dai coetanei e bullizzata. Elfaba è riuscita a costruirsi una solida corazza che le permette di affrontare gli scherni con una certa superiorità e così, armata di buona volontà, giunge all’università di Shiz per accompagnare la sorella Nessarosa. Il rapporto tra le due sorelle nel film è meno burrascoso che nel libro, ma è evidente che Elfaba soffre perchè il padre preferisce Nessarosa a lei. Elfaba è alla ricerca di approvazione e la troverà nella rettrice della Shiz: Madame Morrible. Il rapporto tra le due è quanto mai controverso ed è anche uno dei più interessanti. Sulla sua strada però Elfaba troverà ad attenderla Galinda. Galinda è il suo opposto, aristocratica, bellissima, viziata ma… buona e, soprattutto, capace di ammettere i propri errori. L’incontro tra le due ragazze cambierà le vite di entrambe, dopo un inizio burrascoso, Galinda comincerà a ragionare con la sua testa, mentre Elfaba imparerà ad avere più fiducia in se stessa.
Galinda, che ha poi cambiato nome in Glinda ed Elfaba diventeranno vere amiche superando le loro diversità e imparando ad apprezzare i pregi l’una dell’altra. A completare la rosa dei personaggi si aggiungeranno l’ingenuo Boq e l’affascinante Fiyero.
La domanda che inevitabilmente lo spettatore si pone è: com’è possibile che la gentile Elfaba sia diventata la malvagia strega dell’ovest? La risposta che da il film non è per nulla soddisfacente e, per capire meglio come sono andate le cose, sarà necessario aspettare la parte due…
Wicked è un musical molto colorato, con una trama non particolarmente originale, mi è piaciuto il rapporto d’amicizia che si crea tra Glinda ed Elfaba, i personaggi secondari sono interessanti e Jeff Goldblum nei panni di Oz è stato, come sempre, impeccabile.
Non posso dire che Wicked sia il mio film preferito, l’ho trovato un po’ troppo cantato per i miei gusti e la trama non è niente di particolarmente originale (approfondirò meglio questo punto quando vi parlerò del libro) così come molti personaggi sono davvero di mero contorno, ma rimane una piacevole visione capace di intrattenere piacevolmente lo spettatore per tutta la durata del film. Peccato che le canzoni siano state tradotte il che, considerando la bravura di Ariana Grande e Cynthia Erivo, è un vero e proprio delitto. Un tripudio di colori e canzoni fanno da supporto a una trama un po’ troppo inconsistente per quella che dovrebbe essere l’origin story di una delle villain più temute di sempre.
Dunque il film Wicked merita tutto l’hype che ha generato? Per me, no.