Recensione a “Il Re Leone” – live action

Buon giorno cuplovers, oggi vi parlo del live-action del Re Leone, film che sono andata a vedere con la giusta curiosità e una discreta dose di perplessità. Il Re leone è un film, dal punto di vista grafico, con effetti visivi sontuosi, con personaggi tanto accurati da sembrare veri ma che nulla aggiunge al film animato che abbiamo imparato ad amare tanti anni fa.

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Il Re Leone

Regia di Jon Favreau
Durata 118 minuti
Il mio voto è di

Non è mai facile per me recensire questi live-action, non si può dire che siano film brutti o poco piacevoli da vedere o che non intrattengano lo spettatore al cinema, anzi. E’ anche vero però che non sono uscita dalla sala con chissà quale entusiasmo.

La realizzazione tecnica del film è davvero ottima anche se, rispetto alla controparte animata, non si può fare a meno di notare un certo appiattimento nell’aspetto dei personaggi (gli occhi verdi di Scar e la sua criniera scura sono spariti rendendolo identico agli altri leoni) anche se non si può non intenerirsi di fronte al piccolo Simba. La fotografia è curata e bella e, per una volta, devo dire che mi sono piaciute molto anche le canzoni.

Simba, lascia che ti dica una cosa che mio padre disse a me. Guarda le stelle. I grandi Re del passato ci guardano da quelle stelle.
-Davvero?
-Sì. Perciò quando ti senti solo, ricordati che quei Re saranno sempre lì per guidarti. E ci sarò anche io.

La storia la conosciamo tutti, per cui non mi soffermerò troppo su di essa se non per citarne i temi principali. Essa narra della rivalità mai sopita tra due fratelli, uno bello, buono, saggio e destinato ad essere Re e l’altro dall’aspetto macilento, infido e invidioso. Scar mi ha sempre ricordato molto un altro personaggio dei film Disney, il principe Giovanni, con la sua celebre frase “mamma ha sempre preferito Riccardo a me”. Scar vede il fratello come un privilegiato che ha ottenuto la sua posizione solo grazie alla propria prestanza fisica cui lui può solo opporre una mente subdola. Mufasa è nobile e coraggioso, disprezza animali come le iene ma è anche cieco di fronte alle mire, abbastanza chiare, del fratello. Lo stesso Zazu, nel film, chiede al re perché non abbia mai allontanato Scar dal branco, insomma non si può dire che il nobile Mufasa sia poi tanto scaltro… Ed è così che, mentre Mufasa cresce il piccolo Simba per farlo diventare un futuro grande re, l’invidia e la brama di potere dello zio crescono altrettanto, in attesa di un momento propizio per mettere in atto i suoi piani per ottenere il potere.

Il film segue la crescita del piccolo Simba, cucciolo vivace e curioso, propenso a mettersi nei guai e credulone, lui e la piccola Nala ne passeranno di tutti i colori fino a quella che è stata una delle morti peggiori dei film Disney e non (assieme alla mamma di Bambi e a quella di Piedino) ovvero la morte di Mufasa. Attirato in trappola dallo zio, il piccolo Simba rischia di essere travolto e ucciso da una mandria di gnu e viene salvato all’ultimo proprio dal padre che rischia, a sua volta, di morire. Ed è proprio quando sembra che Mufasa sia in salvo che arriva Scar. Il bello di Scar come cattivo, quello che l’ha fatto odiare a milioni di bambini, non è solo il fatto che l’invidia l’abbia spinto ad uccidere il fratello bello e potente ma quello che ha fatto dopo. Convincere il nipote di essere l’unica causa della morte dell’amato padre.
Scar fa leva sul senso di colpa del nipote per spingerlo a fuggire e lui, troppo piccolo per capire che non ha colpe, scappa e continua a farlo anche dopo, quando si unisce a Timon e Pumba.
La vita d’ora in poi si prospetta senza pensieri per il giovane leoncino, almeno fino a quando, una volta cresciuto, gli spettri del passato torneranno a bussare alla sua porta.

Il live-action del Re Leone rimane fedele alle tematiche trattate nel film d’animazione quali il rapporto padre-figlio, la rivalità tra fratelli, il cerchio della vita, la necessità di un equilibrio tra prede e cacciatori etc…
Il problema di questo live-action, come, in parte, anche degli altri è che, a fine film, rimane una sensazione di… inutilità. Il film richiama in tutti gli spettatori le emozioni che abbiamo vissuto quando abbiamo visto per la prima volta il film d’animazione ma senza aggiungere nulla di nuovo… è un bel film? Sì e, come gli altri, l’ho visto con piacere ma manca quel qualcosa che mi faccia uscire dal cinema davvero entusiasta.

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4 Comments
  • Silvia -Feyre-
    4 Settembre, 2019

    Premetto che a me è piaciuto forse più che a te, ho adorato le canzoni e la fotografia è davvero stupenda però mi è mancata quell’espressione facciale propria del cartone animato, lo so, è difficile da spiegare

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      7 Settembre, 2019

      Capisco perfettamente ed era quello che intendevo quando parlavo di “appiattimento nell’aspetto dei personaggi” anche le espressioni sono risultate meno… marcate ecco.

  • Daniella
    4 Settembre, 2019

    Eh già gli occhi verdi di Scar sono mancati anche a me, e anche se avrei dato un voto più alto anche io mi aspettavo di vedere qualche “spezzone nuovo”

  • Simona
    4 Settembre, 2019

    Sono entrata al cinema con tanto entusiasmo e sono uscita non troppo convinta…. mi ha fatto davvero un effetto diverso dal cartone

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