Recensione a “La Nave in Fuga” di Robin Hobb

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Buon pomeriggio cuplovers! Eccomi qui a parlarvi del secondo romanzo della saga dei Mercanti di Borgomago: “La Nave in Fuga”.

Come sapete il primo volume mi è piaciuto davvero tanto (la mia recensione QUI) e non ho resistito alla tentazione di leggere il secondo! La Hobb si diverte a mettere alla prova i suoi personaggi e a intrecciarne le vite in modo sorprendente e crudele, siete pronti a tornare a bordo della Vivacia? Magia, mistero e serpenti che forse non sono sempre stati serpenti vi attendono tra le pagine di questo romanzo.

nel piattino abbiamo: fantasy classico

La Nave in Fuga

I Mercanti di Borgomago vol 1 seconda parte
Robin Hobb
Edito da Fanucci Editore (01 gennaio 2006)
Pagine 423
€ 18,50 cartaceo – €  ebook non disponibile
link diretto all’acquisto cartaceo

TRAMA DELL’EDITORE
A Borgomago, nei pressi delle misteriose e letali Giungle della Pioggia, il destino della famiglia Vestrit e della Vivacia, il loro veliero vivente appena risvegliato, è ancora incerto. Le strade di Althea, Wintrow e Kyle Haven si separano: la giovane Vestrit si imbarcherà sulla Ophelia, ma non smetterà di inseguire il suo sogno di riprendere il controllo della nave cui è legata da un vincolo di successione e sincero affetto; Wintrow finirà per accettare la propria eredità, mettendo in dubbio perfino la vocazione religiosa cui era stato strappato con la forza e finendo per dover affrontare una terribile rottura con suo padre, Kyle Haven.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.

Il secondo volume di queste saga si è decisamente rivelato all’altezza del primo volume, la Hobb mi ha sorpreso ancora una volta e il finale mi ha lasciata con il fiato sospeso ma non del tutto soddisfatta… eh no, cara Hobb, non può davvero finire così.

Ho adorato Althea in questo secondo romanzo e voglio davvero che per lei ci sia un lieto fine a bordo della Vivacia, diciamo che lo pretendo, ecco, cosa sarà mai? Althea nel corso di questo secondo libro prende coscienza di se stessa e si rende conto che non ha mai provato sulla propria pelle quanto sia dura la vita di bordo. In quanto figlia del capitano, quando era a bordo di Vivacia, non ha mai svolto il duro lavoro, e dovrà anche accettare il fatto che, per quanto possa migliorare, non riuscirà mai ad essere forte quanto un uomo. Il destino le fa ritrovare Brashen, il rapporto tra i due ragazzi è molto particolare, sono stati a stretto contatto per anni eppure non si conoscono per davvero, i due si avvicinano e finiscono per passare una notte insieme. Il povero Brashen spera di poter costruire qualcosa con Althea ma lei è fermamente convinta a considerarlo un errore. Nel cuore di Althea non sembra esserci spazio per l’amore, è troppo amareggiata per la perdita della nave e per la difficoltà a farsi accettare come marinaio. Cambierà idea, prima o poi? Io spero di sì.

Wintrow dovrà prendere delle decisioni difficili, il ragazzo è infelice sulla Nave e come dargli torto? Immaginatevi un ragazzino che vuole diventare un sacerdote, abituato a vedere solo il bene e ad essere circondato da persone sagge e pacifiche, un ragazzo che ama quello che sta facendo che si ritrova costretto a fare il mozzo, in mezzo a marinai che lo disprezzano, lontano dalla vita che sognava e dalla pace del suo monastero. Wintrow ce la metterà tutta per scappare ma, da quando mette piede a bordo, tra lui e Vivacia comincia a crearsi un legame di affetto profondo che li porta quasi a fondere i loro pensieri, un legame odiato e amato dal ragazzo. La Hobb descrive molto bene i sentimenti contrastanti di Wintrow diviso tra l’affetto per Vivacia e il desiderio di tornare al monastero.

In questo volume si aggiunge un’altra protagonista, la giovanissima Malta, sorella di Wintrow. Non è il mio personaggio preferito anche se ho trovato la sua storyline davvero interessante, è una ragazza frivola e, se da un lato è molto più sveglia di quanto non sembri, dall’altro si comporta spesso da principessina viziata e superficiale. Keffria è il personaggio che ho rivalutato di più, finalmente si rende conto di come stanno le cose e della gravità della loro situazione: i Vestrit sono in debito con i Festrew una potente famiglia delle Giungle della Pioggia e, se non potranno pagare, loro avranno diritto a prendersi una delle loro donne: Althea o Malta.

La Hobb ha creato davvero molto mistero sulle Giungle delle Piogge, sulla loro gente e sulla magia che impregna quei luoghi: gioielli magici, scatole dei sogni… quante altre meraviglie si celano nelle Giungle delle Pioggie?
Mentre Kennith sembra aver perso la propria fortuna, il serpente Maulkin continua a guidare il suo Groviglio alla ricerca di ricordi perduti. I serpenti troveranno quello che cercano?
Wintrow ha bisogno di ritrovare se stesso e, per quanto il padre lo desideri, non può rinnegare la sua indole e l’istinto che lo porta ad aiutare tutti, anche chi, alla fine, si dimostrerà ingrato. Wintrow è, fondamentalmente, ingenuo: tende sempre a vedere il meglio nelle persone e a fidarsi, anche quando non dovrebbe. Commette degli sbagli e ne paga il prezzo ma è anche pronto a combattere per salvare coloro che ama. Il suo rapporto con il padre è estremamente complesso, da un lato lo odia per averlo costretto a salire sulla nave e si rende anche conto che il padre non riuscirà mai ad apprezzarlo, dall’altro vorrebbe essere rispettato da lui, è diventato ben presto il personaggio più complesso del romanzo.

La saga di Borgomago si sta rivelando una meravigliosa avventura, l’intreccio della storia si fa sempre più ampio e complesso, mentre alcuni piccoli tasselli vanno al loro posto, l’autrice introduce altri elementi interessanti e tante nuove possibilità. Personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, un mondo magico tutto da scoprire e nuovi misteri da svelare vi attendono tra le pagine di questo fantastico libro.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Ebbene eccoci alla parte spoiler… e non posso che aprirla con una domanda… Maulkin e gli altri serpenti marini, in realtà, sono draghi? Essi abbandonarono le sembianze di draghi per rinascere sotto forma di serpenti (ma perché poi? Forse mutano forma ogni tot cicli per rinascere e quindi non morire? Insomma il loro mutare forma fa parte del loro essere immortali?) e adesso, lentamente, stanno recuperando i ricordi di quando erano draghi per poi, alla fine, ritornare a essere draghi? La faccenda è piuttosto complessa e devo confessare che non vedo l’ora che venga chiarita perché questo lungo viaggio di Maulkin e del Groviglio, comincia un pochino a stufarmi.
Cosa ne sarà di Wintrow e di suo padre ora che Kennith ha conquistato la Vivacia? La nave accetterà davvero Kennith come capitano? Ci rimarrei malissimo se tradisse Wintrow così facilmente. Se non dovessero tornare a Borgomago che ne sarà di Ronica, Keffria e Malta?

La curiosità di Malta l’ha spinta ad aprire la scatola dei sogni e ad accettare il corteggiamento di Reyn Khuprus figlio di un mercante delle Giungle delle Pioggie: sono davvero curiosa di conoscere meglio Reyn e vedere come se la caveranno lui e Malta.
Althea ha finalmente una possibilità di riavere la nave ma, se la Vivacia non dovesse più tornare a Borgomago, come potrà mai ritrovarla? Sono davvero destinate a rimanere separate? Spero, ardentemente di no, dopo tutto l’impegno di Althea… non può finire così.

Non vedo l’ora di proseguire la lettura per scoprire cosa succederà e cosa ne sarà dei personaggi.

I Mercanti di Borgomago

1 La Nave della Magia
2 La Nave in Fuga
3 La Nave dei Pirati
4 La Nave della Pazzia
5 La Nave del Destino