Recensione a “La nave della magia” di Robin Hobb
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Buon giorno cuplovers! Oggi vi parlo de “La nave della magia”, primo libro della saga di Borgomago.
Questa volta la magica penna della Hobb ci porterà a Borgomago, terra di mercanti e velieri viventi dove la magia scorre dal fiume delle giungle della pioggia e serpenti marini si nascondono insidiosi dietro alle scie delle navi.
nel piattino abbiamo: fantasy classico
La Nave della Magia
I Mercanti di Borgomago vol 1 prima parte
(Ship of Magic)
Robin Hobb
Edito da Fanucci Editore (01 gennaio 2005)
Pagine 348
€ 80,00 cartaceo – € ebook non disponibile
TRAMA DELL’EDITORE
Non lontano dai Sei Ducati sorge la città di Borgomago, grande centro di scambi commerciali e patria di una nobiltà mercantile famosa per le navi viventi, rari vascelli ricavati da un legno magico, in grado di sviluppare una forma di autoconsapevolezza. Gli antichi mercanti di Borgomago, le cui ricchezze sono state consumate dalle guerre combattute al Nord e dagli assalti dei pirati al Sud, sono ora sotto la minaccia di una nuova classe di mercanti, arroganti e senza scrupoli. L’unica speranza della famiglia dei Vestrit per tornare alla prosperità è la Vivacia, una nave che allevano da tre generazioni.
RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.
Dopo aver adorato la trilogia dei Lungavista non potevo non iniziare quest’altra saga ambientata nel mondo dei Sei Ducati. Borgomago è un borgo di mercanti dove le famiglie più influenti hanno tutte un prezioso Veliero Vivente, un vascello costruito con legno magico che, dopo la morte di tre generazioni di proprietari, prende vita.
Althea Vestrit è cresciuta a bordo della Vivacia, istruita da suo padre Ephron nell’arte della navigazione e attende il risveglio della nave da tutta la vita, sogna di vedere Vivacia aprire gli occhi e riesce quasi a percepire i pensieri della nave attraverso il legno.
Kennit è un pirata dotato di una fortuna leggendaria, audace, egoista, sogna di diventare il primo re delle isole dei pirati ed è in cerca di una profezia sulla spiaggia degli Altri.
Brashen è un marinaio, ha lavorato a bordo della Vivacia per anni ma, con l’avvicinarsi della morte di Ephron Vestrit la sua vita potrebbe cambiare radicalmente.
Wintrow è uno dei figli di Kyle, il marito di Keffria, la sorella maggiore di Althea. Il ragazzo vive in un monastero e ha dedicato la sua vita a Sa, è un ragazzo intelligente e posato, molto portato per l’arte ma la sua vita sarà presto sconvolta dai folli piani di suo padre.
Questi sono i protagonisti principali del romanzo, tutti e quattro sono ben tratteggiati e mi piacciono molto anche se la mia preferita è senza dubbio Althea.
La Hobb è riuscita a trascinarmi in una meravigliosa avventura in un mondo affascinante che nasconde mille insidie e pericoli, un mondo fatto di magie insidiose e misteri.
Althea è una ragazza testarda e combattiva, è nata per condurre la Vivacia ma sua madre non la pensa come lei. La famiglia Vestrit naviga in cattive acque e Ronica Vestrit è convinta che sua figlia dovrebbe lasciar perdere la nave e cominciare a comportarsi da donna: come può una madre non conoscere a tal punto la propria famiglia? Come può arrivare a privare la sua figlia minore dell’unica cosa che desidera ardentemente? Althea è legata profondamente alla nave, in un modo che né Ronica, né nessun’altro potrà mai capire ed è stato con rabbia che ho assistito al tradimento di Ronica nei confronti di Althea. La donna cerca di fare del suo meglio per risollevare le finanze della famiglia eppure commette un errore dopo l’altro. Quando si renderà conto che ha sbagliato tutto, sarà troppo tardi per rimettere le cose apposto?
Althea ama profondamente la sua nave e farebbe di tutto per riaverla. Riuscirà a dimostrare di essere degna di comandare la Vivacia? L’autrice è riuscita a farmi immedesimare in lei, mi ha fatto sentire il suo profondo legame con la nave e il dolore che il tradimento di sua madre le ha inflitto. Senza casa o un lavoro come potrà Althea riconquistare la sua amata Vivacia?
Mentre Althea deve affrontare mille difficoltà, il pirata Kennith sembra essere baciato dalla buona sorte. Kennith è il personaggio più interessante del romanzo, pur essendo un’egoista, interessato solo al proprio profitto, la sua fortuna lo porterà a compiere grandi imprese: riuscirà a non farsi scoprire per quello che è davvero? Alla fine, quasi senza volere, si ritroverà a fare del bene, o, quanto meno, a fare la figura del benefattore mentre è convinto di star agendo per il proprio profitto.
A dominare la scena c’è la città di Borgomago, con i suoi problemi politici, le sue lotte interne, e l’arrivo di nuovi coloni, ricchi mercanti decisi a entrare nel consiglio e ad avventurarsi sul Fiume delle Giungle della Pioggia per commerciare con gli abitanti di quel regno esotico e misterioso.
Cosa ne sarà di Borgomago e cosa succederà se qualcuno dovesse davvero avventurarsi nelle Giungle della Pioggia?
Ho adorato il modo in cui l’autrice è riuscita ad ammantare di un’aura di mistero e magia le Giungle della pioggia e i suoi abitanti ,sono davvero curiosa di scoprirne di più.
Personaggi convincenti e ben tratteggiati, un mondo pieno di misteri che aspettano solo di essere scoperti: velieri viventi, serpenti e rive maledette vi attendono tra le pagine di questo romanzo appassionante.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Il romanzo non ha un vero finale e le avventure dei personaggi proseguono nel libro successivo lasciando il lettore con molte domande e il desiderio di leggere il seguito.
Spero che Althea riuscirà a riconquistare la Vivacia, che Keffria apra gli occhi su suo marito e che Kyle faccia una brutta fine. Anche se lui è convinto della bontà delle sue azioni e che il fine giustifichi i mezzi, trovo ignobile che voglia mettersi a trasportare schiavi. Kyle è il tipo di cattivo peggiore: quello che è convinto di fare non solo il suo bene, ma anche di fare il meglio per gli altri. Ha costretto suo figlio Wintrow a stare a bordo della Vivacia anche se il ragazzo desidera con tutto il cuore tornare al monastero: il luogo dov’era felice e dove faceva quello che amava di più. A Kyle non importa minimamente dei desideri e della felicità altrui, tutto deve andare come vuole lui, poco importa se questo rende infelice gli altri.L’ho trovato davvero detestabile e spero ardentemente che il destino si rivolti contro di lui.
Dove sono diretti i serpenti guidati da Maulkin? Che ne sarà di Althea? Wintrow riuscirà a tornare al monastero? Non vedo l’ora di leggere il secondo libro e di scoprire il loro destino.
Davvero una bella lettura, la fantasia della Hobb ha creato un mondo magico e affascinante. L’idea dei velieri viventi mi è piaciuta molto e sono davvero curiosa di saperne di più sulle Giungle della pioggia e sui loro misteri.
QUALCHE INFO SULL’AUTRICE
Robin Hobb (pseudonimo di Margaret Lindholm, nota anche come Megan Lindholm agli appassionati di fantasy) è nata in California nel 1952, ed è autrice di tre popolarissime saghe: The Farseer Trilogy (La Trilogia del Lungavista, pubblicata da Fanucci), The Tawny Man Series e The Liveship Traders (I mercanti di Borgomago, in corso di pubblicazione per Fanucci Editore). Paragonata a J.R.R. Tolkien e a Ursula Le Guin, Robin Hobb ha antecedenti letterari ben più remoti. Nel mondo dei Sei Ducati de L’apprendista assassino, Assassino di corte e Il viaggio dell’assassino non si trovano tanto creature e popoli fantastici, quanto gli echi di un Medioevo concreto e riconoscibile in cui anche i poteri magici affondano le loro radici nella natura e nel folklore. Oltre alle tracce di miti nordici e celtici e del romanzo cavalleresco, vi si ritrovano il tema del romanzo di formazione, nel processo di maturazione di un ragazzo che attraverso le difficoltà prende coscienza di se stesso, e le reminiscenze di epoche storiche in cui il male è rappresentato da invasori venuti dal mare. I suoi re e cortigiani richiamano l’universo drammatico di Shakespeare: la lotta fra il Bene e il Male è intrisa di un’alta moralità, e ciascun personaggio, pur originale e spesso imprevedibile,è segnato fin dal nome da un destino fatidico. I continui sviluppi della trama e le traversie del giovane protagonista sorprenderanno i lettori, coinvolgendoli intimamente nelle affascinanti vicende della Trilogia dei Lungavista. Sempre nei Sei Ducati è ambientata la saga de I mercanti di Borgomago.
Ellenita
6 Ottobre, 2016Sembra qualcosa di davvero originale *__*
Della Hobb non ho ancora letto niente, ma ho il primo dei Lungavista, non è che dovevo leggere prima questa saga vero?
strega del crepuscolo (Chiari)
6 Ottobre, 2016Ciao Ellenita, no comincia con quella dei Lungavista ^_^
Io l’ho letta anni fa ma non ho avuto modo di recensirla per il blog.
Lavinia
7 Ottobre, 2016Navi volanti che prendono vita, mi ispira tantissimo sta cosa!
Alessia Bagi
7 Ottobre, 2016La Hobb è sempre la Hobb, non può che piacere. Sto cercando alcuni suoi libri da un po’, tra cui questo, spero la Fanucci li ripubblichi
strega del crepuscolo (Chiari)
11 Ottobre, 2016Questi libri meriterebbero una bella ristampa a dei prezzi più accessibili, magari.