Wrapup: recap delle nostre letture di settembre
Quale è stata la vostra lettura più bella di settembre?🧡
Dopo una travagliata e sofferta scelta, noi mettiamo al primo posto “Serpent & Dove” 😍 Lo scorso mese è stato pieno di bellissime letture, dalle edizioni meravigliose.
Ecco qui il nostro wrapup con le nostre letture librose (di Yoko, Strega, Chiara) del mese scorso che trovate recensite sul blog:
LE LETTURE DI YOKO
4.00 “L’amante del guerriero” di Johanna Lindsey è stata una lettura di per se assurda, però anche assolutamente divertente. Consigliata a chi piace sperimentare, è un libro che unisce romance, fantascienza e …i Flintstones.
4.25 “Una grande e terribile bellezza” di Libba Bray è il primo libro della serie dedicata a Gemma Doyle, l’inizio di un viaggio attraverso l’epoca vittoriana tra trine merletti e bon ton, dove dietro l’angolo la magia attende in agguato. Una bella lettura fantasy caratterizzata dal marcato uso di schietta ironia.
LE LETTURE DI STREGA DEL CREPUSCOLO
4.50 “Sulle tracce di Jack lo Squartatore” di Kerri Maniscalco è una lettura diversa dal solito che mischia fatti storici, indagini, brutali omicidi e un pizzico di romance. Una bella lettura dalla meravigliosa edizione.
4.75 “Alla ricerca del principe Dracula” di Kerri Maniscalco si è rivelato molto più appassionante del primo volume. I delitti sono più cruenti e c’è tanto, tantissimo, sangue.
4.00 “In fuga da Houdini” di Kerri Maniscalco si è rivelato una lettura piacevole, ma meno avvincente rispetto ai volumi precedenti. La storia intriga e il desiderio di scoprire l’identità dell’assassino è grande, peccato che l’autrice dedichi meno spazio alle indagini a favore dei numeri di magia e di un triangolo amoroso di cui non sentivo per nulla il bisogno.
5.00 “Anna vestita di sangue” di Kendare Blake è un romanzo che vale davvero la pena di leggere se cercate qualcosa di diverso dai soliti YA. Una storia urbanfantasy ricca di misteri, pericoli e colpi di scena.
LE LETTURE DI CHIARA
4.75 “Serpent & Dove” di Shelby Mahurin è un fantasy in cui il romace la fa da padrone grazie al cliché “enemies to lovers”. L’ho adorato, è quasi perfetto!