Recensione a “Il nostro amore è per sempre” di James Patterson e Emily Raymond
Buonasera cuplovers, oggi vi parlo di “Il nostro amore è per sempre” di James Patterson ed Emily Raymond.
Se amate le storie di viaggi on the road e i primi amori, se non temete di versare qualche lacrimuccia nel corso della lettura questo è sicuramente il romanzo che fa per voi.
nel piattino abbiamo:
Il nostro amore è per sempre
(First Love)
James Patterson con Emily Raymond
Edito da Corbaccio Editore (23 luglio 2015)
Pagine 264
€ 6,90 cartaceo cover flessibile – € 3,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Axi Moore è una “brava ragazza”: studia, è riservata e non dice a nessuno che il suo desiderio più grande è scappare da tutto. L’unica persona con cui si confida è Robinson, il suo migliore amico, di cui, anche se non lo ammetterebbe per nulla al mondo, è anche pazzamente innamorata. Senza di lui non avrebbe senso fare quel che sta per fare: partire per un viaggio on the road. Di nascosto dal padre, abbandonando la scuola a poche settimane dagli esami. Solo Robinson può capire veramente il senso di questa esperienza. E con Robinson il viaggio si trasforma in una grande avventura, al suono delle musiche che amano, alla luce delle strade che percorrono, al ritmo dei loro cuori che battono. Un’avventura che sfugge a ogni regola e anche al loro controllo…
Tre tazzine e mezza… la classica lettura che si definisce carina.
Il nostro amore è per sempre si è rivelato una lettura scorrevole e piacevole, ma ben diversa da come me la aspettavo. Avevo voglia di leggere una bella storia d’amore e mi sono ritrovata tra le mani questo romanzo che avevo acquistato tanto tempo fa. Dalla quarta di copertina sembrava il classico romanzo su due ragazzi che decidono di fare un viaggio on the road per scoprire l’America… peccato che la quarta di copertina si sia rivelata molto ingannatrice e che quello che mi sono ritrovata a leggere non sia esattamente il genere di romanzo che mi aspettavo.
Se avete letto qualche mia recensione sapete che non disdegno affatto i libri tristi che trattano tematiche importanti come il cancro ma… diciamo che non era proprio il tipo di romanzo che volevo leggere in questo particolare momento.
Axi vive da sola con il padre ed ha un unico desiderio: visitare l’America assieme al suo migliore amico: Robinson.
La nostra Axi ha alle spalle un passato decisamente catastrofico: la sua sorellina è morta di cancro anni prima e, in seguito a questa tragedia, la madre decise bene di abbandonare la famiglia e il padre non trovò nulla di meglio da fare che attaccarsi alla bottiglia diventando un alcolizzato modello, questo senza che i tanto famigerati servizi sociali, tanto attivi in America, si accorgessero di nulla. Devo dire che, in generale, trovo che tutto il romanzo sia permeato da una certa… irrealtà. Non so se si tratta di un escamotage degli autori per denunciare le gravi mancanze dello stato e del sistema di affido in America o se i due autori sono effettivamente convinti che tutto questo sia all’ordine del giorno… in tal caso trovo che ci sia davvero da preoccuparsi.
La nostra Axi ha una sola persona su cui sa di poter sempre fare affidamento: il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata: Robinson.
Axi propone a Robinson di fuggire assieme per un viaggio on the road in cui visitare tutti i luoghi più magici degli Stati Uniti ed è così che ha inizio la loro rocambolesca avventura.
I due ragazzi si imbucano ad eventi importanti, rubano una motocicletta per poi scambiarla con una macchina, accettano l’invito di una spogliarellista a passare la notte a casa sua, fanno il bagno nella piscina di una villa hollywoodiana lasciata incustodita e, quando, finalmente vengono fermati da un poliziotto riescono a metterlo al tappeto e a intrappolarlo nella sua stessa auto…
Insomma d’accordo che i ragazzini americani sono molto più “svegli” di noi, ma che, anche se sono in continuo movimento, Axi e Robinson riescano a farla sempre franca, anche dopo aver aggredito un agente di polizia, mi è sembrato davvero troppo irreale.
Arrivati a questo punto cominciavo davvero a chiedermi dove volesse andare a parare il libro fino a quando il povero Robinson inizia, letteralmente, a sputare sangue. Come scopriamo ben presto, due anni dopo la morte della sorellina anche Axi si era ammalata di cancro, per fortuna di una forma meno aggressiva e più facile da curare, da cui è guarita completamente ed è proprio in ospedale che aveva incontrato Robinson per la prima volta. Purtroppo, il ragazzo era affetto da una forma ben più grave di cancro un linfoma di Burkitt ormai arrivato al quarto stadio… ed è proprio qui che la storia comincia a fare un po’ acqua da tutte le parti: come è possibile che i genitori abbiano permesso al figlio di andarsene a zonzo per l’America in queste condizioni? È evidente che il ragazzo non è guarito e onestamente… anche quando si scoprirà come ha fatto a convincere i genitori a lasciargli il suo spazio, per me, tutta questa storia non sta, sinceramente, in piedi.
Le avventure di Axi e Robinson, anche se divertenti e sopra le righe, non mi hanno del tutto convinta, mi sono un po’ emozionata verso la fine del libro ma, nel complesso, questo romanzo non spicca rispetto ad altri dello stesso genere. Gli unici personaggi approfonditi nel romanzo sono i due protagonisti, oltre a loro troviamo solo delle mere comparse, ho sentito la mancanza di altri personaggi e dell’approfondimento di alcuni rapporti tra i personaggi. Una lettura scorrevole, che si legge con piacere, ma che non mi ha particolarmente colpito.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Posso capire che Robinson, quando era ricoverato, convinse i genitori a lasciarlo da solo (anche se lo trovo poco realistico… davvero non andavano mai in ospedale a trovare il figlio malato di cancro?) e che, dopo che fu dimesso, li convinse a lasciarlo vivere dallo zio (era guarito e stava comunque con un adulto) ma la storia del campo estivo per me non regge. Robinson ha raccontato alla famiglia che sarebbe andato a un campeggio estivo mentre, invece, attraversava il paese con Axi e nessuno che… in un mese o giù di lì, abbia mai telefonato al campo per chiedere notizie del figlio o per parlare con un responsabile… o anche solo andarlo a trovare! Io lo trovo davvero strano e poco realistico. Come trovo poco realistico che dopo aver rubato una moto, diverse auto e aver assalito un agente di polizia non siano mai stati beccati.
Non posso negare di essermi commossa sull’inevitabile finale e di essermi affezionata ad Axi e Robinson, nel complesso ho trovato questo romanzo una lettura molto carina ma alcune pecche e non toccante e appassionante come altre dello stesso genere.
QUALCHE INFO SULL’AUTORE
James Patterson ha dato vita a più personaggi di qualsiasi scrittore contemporaneo. Autore dei romanzi con Alex Cross, la detective series più famosa degli ultimi venticinque anni, fra cui, Il collezionista e Ricorda Maggie Rose, delle “donne del club degli omicidi”, dei ragazzi della serie Maximun Ride, dei libri per ragazzi della serie Scuola media e di commoventi romantic novels, fra cui Il diario di Suzanne, A Jennifer con amore, Domeniche da Tiffany, pubblicati in Italia da Corbaccio. È l’autore più venduto al mondo, con 280 milioni di copie (3,5 milioni in Italia): negli Stati Uniti ogni 15 libri venduti, uno è firmato James Patterson, per un totale di 16 milioni di copie all’anno. Vive in Florida con la famiglia.
Emily Raymond è la ghostwriter di numerosi romanzi young adult, fra cui un bestselle al primo posto della classifica del New York Times. Vive a Portland, in Oregon, con la famiglia.
Valentina
20 Marzo, 2020Quante lacrime ho versato per questo libro! Colpa delle stelle che consigli è peggio o un po’ più soft da questo punto di vista?
strega del crepuscolo (Chiari)
20 Marzo, 2020Secondo me è più bello e appassionante ma quanto a lacrime me ne ha fatte versare molte di più ^^”