Recensione a “Colpa delle stelle” di John Green

john green - le tazzine di yoko

Buongiorno cuplovers!
Oggi mi dedico alla recensione di questo bellissimo libro: Colpa delle stelle di John Green edito da Rizzoli.
colpa delle stelle 1 - le tazzine di yoko
nel piattino abbiamo:

Colpa delle stelle

(The Fault in Our Stars)
John Green
Edito da Rizzoli (11 giugno 2014)
Pagine 347
€ 9,60 cartaceo – € 7,66 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Direttamente nei miei preferiti… cinque tazzine tondissime.
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Avevo sentito parlare del libro ben prima che uscisse il film, tuttavia, come spesso succede, tra una cosa e l’altra, non l’ho acquistato subito e, anche dopo averlo preso, non l’ho letto immediatamente. Sapevo, basta leggere la trama, che non si trattava di una storia… allegra quindi volevo essere nel giusto stato d’animo per leggerla.

Per capire quanto mi è piaciuto basta vedere tutti i pezzetti di biglietto del treno che ci ho infilato dentro XD Ebbene sì Hazel e Augustus-le tazzine di yokosono solita segnarmi le citazioni mettendo un pezzo di carta come segnalibro, avevo tra le mani un vecchio biglietto del treno e l’ho fatto a strisce sottili sottili.

John Green affronta un tema delicato, il cancro, per di più raccontando la storia di due adolescenti malati e lo fa con… delicatezza, semplicità che diventa vera poesia. Ho letteralmente divorato questo libro. Hazel e Augustus non sono i ragazzi perennemente tristi o depressi che potremmo immaginare, sono ragazzi che hanno imparato a gestire e convivere con una malattia terribile e, anche se Augustus ne è uscito, ne porta sul suo corpo i segni.

Hazel è malata, ha un cancro ai polmoni ed è costretta a portarsi sempre dietro la sua inseparabile bombola di ossigeno, con tanto di tubi collegati al naso. La malattia l’allontanata dai suoi compagni di scuola e amici, per fortuna dietro l’angolo l’aspetta l’incontro con la persona che le cambierà per sempre la vita: Augustus Waters.
Augustus è sopravvissuto al cancro e da subito lui e Hazel si sentono in sintonia, possono parlare liberamente della malattia, posso parlare di libri, della vita, di tutto e si capiscono l’un l’altra. Entrambi amano leggere e non esitano a parlare dei loro libri preferiti.

Il loro primo fatidico incontro al gruppo di supporto segnerà le loro vite per sempre. Qui, Hazel farà la conoscenza anche di Isaac, cui la malattia porterà via la vista. Hazel e Augustus, detto Gus, legano subito e scoprono di avere la stessa passione per i libri.

“Il mio libro preferito era Un’imperiale afflizione, ma non mi andava di raccontarlo in giro. A volte leggi un libro e ti riempe di uno strano zelo evangelico che ti convince che il mondo frantumato che ti circonda non potrà mai ricomporsi a meno che, o fino a quando, tutti gli esseri umani non avranno letto quel libro. E poi ci sono libri come Un’imperiale afflizione, di cui non puoi parlare con l’altra gente, libri così speciali e rari e tuoi che sbandierare il tuo amore per loro sembrerebbe un tradimento.”

Citazione Colpa delle stelle-le tazzine di yokoNonostante questo, Hazel decide di parlarne ad Augustus, e quando il ragazzo scopre che il libro NON ha una fine decidono di cercare l’autore. I libri dovrebbero avere tutti una fine? La storia del libro è narrata dalla protagonista Anna, una ragazza malata, il libro s’interrompe bruscamente: i pensieri di Anna finiscono all’improvviso nel mezzo di una frase facendo capire al lettore che la ragazza è morta. E, come tutti i lettori farebbero, Hazel e Augustus si pongono mille domande: cosa è successo alla madre di Anna? e il criceto? E gli altri personaggi?
Augustus ritiene che lo scrittore avrebbe dovuto finire il libro:

C’è un contratto non scritto, c’è un patto tra autore e lettore e se non finisci il libro che hai scritto in un certo senso violi quel contratto.”

Da un lato, sono perfettamente d’accordo con quello che dice Augustus: se acquisto un libro, implicitamente mi aspetto una storia che abbia un’inizio e una fine. D’accordo magari non tutto viene risolto, alcune vie possono venir lasciate aperte a libera interpretazione del lettore, ma non tutto! L’unico modo per ottenere delle risposte è quello di arrivare alla fonte, allo scrittore e chiedere direttamente a lui come finisce la storia. Il rapporto tra Hazel e Augustus diventa sempre più profondo man mano che le pagine scorrono tra le dita. Hazel ha… ha lui. Sono tutto l’uno per l’altra. La malattia però non è scomparsa è un spettro in agguato, un demone celato nei loro corpi in attesa di colpire. E te lo aspetti che, da un momento all’altro, qualcosa possa andare storto che Hazel si aggravi, che debba tornare in ospedale…

Si parla tanto del coraggio dei malati di cancro, e io non nego quel coraggio. Da anni mi punzecchiavano, mi accoltellavano, mi avvelenavano, eppure io, trascinandomi, continuavo ad andare avanti. Ma che sia chiaro: in quel momento sarei stata molto, molto felice di morire.”

Eppure Hazel sopravvive e torna da Augustus ad organizzare il viaggio ad Amsterdam. Rassicurando i genitori che può farcela. Il bello di questo libro è che non parla semplicemente di due ragazzi malati. Pur essendo consapevoli della loro situazione Hazel e Augustus non si piangono addosso, vivono come meglio possono.

I due ragazzi armati di tutto punto stanno per partire, quando Hazel e la madre vanno a prendere Augusts a casaHazel e Agustus ad Amsterdam-le tazzine di yoko lo sentono litigare furiosamente con i genitori che, probabilmente, sono contrari al viaggio. Ammetto, a questo punto, di non aver colto cosa poteva significare questo litigio. Veder andare via il figlio, dev’essere stato duro per i genitori, dopo aver passato tanto tempo al suo fianco a combattere la malattia. Ho adorato i dialoghi tra Hazel e Augustus, anche quelli apparentemente più “banali” nascondono sempre un pizzico di follia… sono discorsi che forse faremmo solo col nostro migliore amico o nella nostra testa come il discorso sulle uova strapazzate. Eppure ti incatenano alla lettura e non sembrano affatto banali. Proprio mentre sono in aereo Augustus dichiara il suo amore ad Hazel.

Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l’amore non è che un grido nel vuoto, e che l’oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà il giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l’unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te.”

L’incontro con lo scrittore, come spesso accade, sarà deludente. Quando leggiamo dei libri bellissimi, ci aspettiamo che l’autore lo sia altrettanto perchè: ha scritto un libro bellissimo e quindi dev’essere una persona splendida. A volte, forse è vero ma non sempre è così ed è questo che Hazel e Augustus scoprono incontrando Van Houten. Lo scrittore… è abbastanza odioso. Quest’uomo si ritrova davanti alla porta di casa due ragazzini che hanno fatto un viaggio apposta per vederlo, che amano la sua opera al punto da fare un viaggio solo per sapere da lui cosa succede ai personaggi. Qualsiasi scrittore non dovrebbe … essere contento di avere dei fan di questo tipo? Invece no al signor Van Houten non importa. La storia finisce e i personaggi smettono di esistere nel momento in cui il libro s’interrompe… decisamente poco fantasioso e anche un pò triste.

Dopo aver lasciato la casa dello scrittore e aver visitato la casa di Anna Frank (visto che ci sono stata sono riuscita a immaginarmi molto bene questa parte) Hazel e Augustus tornano in albergo e fanno l’amore per la prima volta.
Il giorno seguente per Hazel arriva la notizia che le cambia un’altra volta la vita… e che io non mi aspettavo assolutamente. Augustus dopo aver sentito dolore al fianco ha fatto una PET e ha scoperto che il cancro, quello che credeva di aver sconfitto rinunciando a una delle sue gambe, è tornato. Il cancro è tornato in silenzio e in silenzio ha divorato il suo corpo il torace, l’anca, il fegato…

Hazel e Augustus 3-le tazzine di yokoDa questo momento in poi la vita di Augustus è in caduta libera, comincia a stare sempre peggio e John Green non risparmia ai lettori il lato più tremendo della malattia. In tanti film di questo genere una volta che il protagonista si ammala, lo mostrano a letto, magro e debole e poi si arriva rapidamente alla morte. Green ci mostra il dolore di Augustus, la frustrazione quando non riesce più a fare le cose di tutti i giorni, quando deve telefonare a Hazel in piena notte quando, dopo essere uscito in macchina a comprarsi le sigarette (che non fuma), viene colto da una crisi, si vomita addosso e ha paura. Sì, Augustus non vuole morire e ha paura e soffre e questa non è una favola.

Ci sono alcuni giorni buoni per Augustus e Hazel e altri meno buoni fino all’Ultimo Giorno Buono. Augustus chiede ad Hazel e all’amico Isaac di preparargli un pre-funerale, visto che, ovviamente non potrà assistere al suo.

Vorrei più numeri di quanti è probabile che ne vivrò, e Dio, voglio più numeri per Augustus Waters di quelli che gli sono stati concessi. Ma Gus, amore mio, non riesco a dirti quanto ti sono grata per il nostro piccolo infinito. Non lo cambierei con niente al mondo. Mi hai regalato un per sempre dentro un numero finito, e di questo ti sono grata.”

colpa delle stelle 2 - le tazzine di yokoAugustus se ne va e John Green non si dilunga in addii strazianti, in ultime parole sussurrate, è tutto realistico. Augustus se ne va di notte, i genitori lo portano all’ospedale e Hazel non c’è…

Tempo dopo, Hazel cerca quel finale che Augustus dovrebbe aver scritto per lei in quegli ultimi, terribili giorni. Un finale per quel libro che li ha uniti. Non pensavo che lo avrebbe spedito a Van Houten ne riporterò solo un pensiero che considero pura poesia.

I miei pensieri sono stelle che non riesco a far convergere in costellazioni.”

Esattamente come nel libro inventato da Green “Un imperiale afflizione” non ci è dato sapere cos’è successo dopo. Hazel è guarita? Alla fine del libro la ragazza sembra stare meglio, ma sappiamo bene che il cancro può andarsene per poi tornare all’improvviso, proprio com’è successo ad Augustus. Green non ci da una risposta proprio come nella vita reale, non sempre ci è dato sapere.

Livello di pianto: mi sono venuti i lucciconi agli occhi ma non ho pianto per davvero…

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7 Comments
  • Sophie
    24 Settembre, 2014

    Questo romanzo mi è piaciuto un sacco! E’ stata una lettura diversa e nonostante trattasse di malati di cancro trovo che ad essere celebrata sia stata la vita 🙂 Stesso livello pianto anche per me XD Anche durante il film solo poche lacrime (comunque film stupendo quasi quanto il libro)

  • Ilenia TD Lemon
    24 Settembre, 2014

    Ebbene, devo svelarvi una cosa. Questo libro lo ho desiderato sin da quando è uscito. Ho sempre voluto averlo. Da quando è diventato così pompato però non riesco più ad avvicinarmici. Forse un giorno ritroverò la voglia di averlo. Per ora la penso così. Odio quando una qualsiasi cosa diventa la moda del momento e viene pompata come non mai in qualsiasi modo. Sopratutto odio che la gente se lo faccia piacere ‘a prescindere’ (vedi persone che conosco) o vada in giro con questi ‘Okay.Okay.’ ovunque senza nemmeno sapere cosa significhino (vedi altra gente che conosco).
    Bho. Magari domani lo trovo in offerta e lo prendo uguale (ormai tra lettori ci conosciamo e sappiamo come siamo fatti), ma al momento – e già da un bel pò – la penso così.

  • Perla
    27 Settembre, 2014

    A me viene da piangere solo leggendo la recensione. :'(

  • tazzine e zollette - yoko
    yoko
    30 Settembre, 2014

    anche a me Perla T__T per questo credo non arriverò mai a trovare abbastanza coraggio per leggerlo… sono portata per leggere del lato “felice” della vita

  • Gre
    28 Gennaio, 2015

    È fantastico, direi super…wow! È il libro( e film) più bello del mondoooooooooo!!!!!!

  • nunzia viceconte
    9 Febbraio, 2015

    Sono perfettamente d’accordo su ogni singola parola di questa splendida recensione! E’un romanzo molto molto toccante (che ho divorato in appena due giorni), e pur essendo “triste” non è uno di quei soliti libri che parlano di una malattia in termini duri. Al contrario, in alcuni punti è divertente,in altri dolce, e in altri ancora crudo e difficile da digerire: ma è bello proprio perché è così.
    L’ho letto con un stato d’animo particolare (poiché mi spoilerarono il finale dall’inizio -.-), ma insomma, questo non mi ha impedito di amarlo, apprezzarlo,di soffrire insieme ai protagonisti e di piangere tutte le mie lacrime!

  • Elysa Pellino
    1 Giugno, 2017

    Ho pianto leggendo la tua recensione 🙁
    Ho letto questo libro 2 anni fà, ed è stato uno dei più bei libri che abbia mai letto…
    Gus e Hazel sono nel mio cuore…
    Ho pianto tantissimo nel leggerlo, l’autore ha scritto una storia bellissima, ed ha affrontato temi che purtroppo oggi giorno sono sempre più attuali..
    Mi avete fatto venire voglia di rileggerlo!!
    Bellissimi estratti…

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