“Il Rintocco” di Neal Shusterman: si conclude la trilogia della Falce

Buonasera cuplovers, oggi è arrivato finalmente il caldo e non potrei esserne più felice (sono una freddolosa cronica) e dopo un bel po’ di tempo torno a fare una recensione librosa.
Sono stata praticamente sommersa dal lavoro e, quando, finalmente, sono stata un po’ più libera, ne ho approfittato per fare un weekend a Bologna e Modena. Per questo riesco a parlarvi solo oggi di “Il Rintocco” ultimo romanzo della trilogia della falce. Ero davvero curiosa di scoprire come sarebbero finite le avventure di Citra e Rowan e devo dire che il finale mi è piaciuto molto, anche in quest’ultimo romanzo l’autore tratta tematiche interessanti che non ho potuto che apprezzare.

nel piattino abbiamo:

Il Rintocco

(The Toll)
Neal Shusterman
Edito da Mondadori (30 marzo 2021)
Pagine 486
€ 22,00 cartaceo
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TRAMA DELL’EDITORE
Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il “cuore pulsante” della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell’oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c’è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.


QUASI 5 TAZZINE

Attendevo con ansia di poter leggere il volume conclusivo di questa trilogia e Neal Shusterman non mi ha deluso! La trilogia della Falce regala ai suoi lettori un finale per certi versi inaspettato e aperto, felice ma con una punta di amarezza. Un finale che ho trovato dannatamente giusto per questa trilogia che è stata in grado di trattare temi profondi e interessanti senza mai appesantire la lettura.

Anche in questo ultimo volume, l’autrice sembra deliziarsi nell’accanirsi particolarmente su Rowan mentre Citra, tutto sommato, ha una storyline molto più semplice. Per lei è tutto in discesa mentre Rowan sembra destinato a dover pagare in eterno il suo essere stato Maestro Lucifero. Se già nei romanzi precedenti si notava una certa disparità nel trattamento subito dai due protagonisti, qui è davvero palese. Per Citra la strada è tutta in discesa: è stimata, aiutata e protetta da tutti mentre il povero Rowan dovrà di nuovo affrontare le pene dell’inferno.

I temi trattati da Shusterman in quest’ultimo volume sono molti; la condanna del fanatismo religioso e la pericolosità delle sette, il desiderio di un’intelligenza artificiale di essere umano e l’impossibilità di affidare a poche persone un potere assoluto di vita e di morte sugli altri senza che la natura umana li porti a diventare dei tiranni. L’uomo non può arrogarsi il diritto di decidere quando gli altri devono morire, questo sembra dire Shusterman con la sua opera e non posso che essere d’accordo.
Il Rintocco è un libro che tratta davvero tanti temi, forse addirittura troppi, e questo mi ha dato la sensazione che, nel finale, siano stati affrettati certi avvenimenti per riuscire a chiudere la storia. A parte questo devo dire Il Rintocco è un ottimo romanzo, denso di avvenimenti, in grado di far riflettere su temi importanti perché forse, dopotutto, la morte, la vecchia morte, non era poi così sbagliata…

Dopo la distruzione di Endura, Goddard è riuscito a diventare Suprema Roncola e a far incolpare del disastro Maestro Lucifero, il capro espiatorio perfetto che, all’inizio del romanzo, giace morto in fondo al mare. Sono passati tre anni da quando Rowan e Citra sono morti l’uno tra le braccia dell’altra, tre anni durante i quali Goddard ha instaurato il suo regno del terrore, abolendo la quota di spigolature e compiendo numerosi massacri. Nessuno sembra in grado di opporsi alla sua crudeltà e follia, alcune regioni si rifiutano di riconoscerlo come capo, ma altre hanno troppa paura e l’impero del terrore di Goddard si sta espandendo sempre di più. Goddard sa bene che, prima o poi, i cittadini si ribelleranno ma non sembra importargli. Goddard è un tiranno crudele e, man mano che la storia procede, assistiamo alla sua precipitosa caduta nella follia. L’autore ha descritto bene la sua crudeltà, l’indifferenza verso la vita che, per lui, non ha il minimo significato. Goddard va fermato ma nessuno sembra in grado di opporsi a lui e persino le falci che non accettano di sottomettersi si tengono a debita distanza. Goddard, consapevole dei rischi, ha deciso di dirigere l’odio della popolazione altrove, sui tonisti. Una minoranza religiosa che gli si oppone fermamente, ignorati o detestati dai più. Ed è così che Goddard trova un nuovo modo per distogliere l’odio del mondo dal suo regno del terrore per dirigerlo altrove… ma basterà davvero a permettergli di compiere indisturbato massacri sempre più efferati? La scelta di Goddard di un capro espiatorio è molto simile a quello che fece Hitler anche se il delirio di onnipotenza di Goddard è diverso. L’uomo ha due nemici sulla sua strada: la rediviva Madame Anastasia pronta a scoprire tutti i segreti dell’uomo per screditarlo ancora di più agli occhi del mondo, e Rowan, Maestro Lucifero, il ragazzo che non è riuscito a spezzare, il suo allievo migliore e il suo nemico più feroce. Riusciranno a sconfiggerlo una volta per tutte?

Il percorso di Rowan è ancora una volta irto di ostacoli e pieno di sofferenza, l’unica cosa che lo spinge ad andare avanti è sapere che Citra è viva e che sta lottando per aprire gli occhi alla gente. Riuscirà a fermare Goddard? Nel mentre, su un atollo sperduto, il Thunderhead sta costruendo qualcosa… un progetto che ha scelto di nascondere alle Falci ma che coinvolge proprio le isole dove i Padri Fondatori hanno celato un misterioso piano d’emergenza da attivare in caso le Falci diventino dei dittatori e che Maestro Farady sta disperatamente cercando di attivare. Possibile che sia solo un caso?
Rowan e Citra riusciranno a ritrovarsi? Chi potrà mai fermare la follia di Goddard? Cosa sta tramando il Thunderhead? E, più importante, questi due ragazzi avranno il lieto fine che si meritano?

Il Rintocco è una lettura interessante, profonda, che tratta temi importanti, a tratti, forse, leggermente lenta ma in grado di regalare ai lettori un finale del tutto soddisfacente. Sono davvero contenta di aver concluso la lettura di questa trilogia e attendo con ansia nuovi romanzi di Neal Shusterman.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Ci sono molte cose che non mi sarei mai aspettata del finale soprattutto che il povero Rowan avrebbe avuto sì un lieto fine ma davvero amaro. Rowan e Citra stanno finalmente per salire su una delle navicelle spaziali e mettersi in salvo quando Goddard, folle di rabbia, li attacca. Colpita da una frammento di astronave Citra muore tra le braccia di Rowan poco dopo che i due si erano finalmente ritrovati. La storia di Citra e Rowan è stata travagliata, ostacolata in ogni modo e in quest’ultimo volume speravo che li avrei visti fianco a fianco e invece, dopo pochi attimi di pura gioia, Citra muore tra le braccia di Rowan a cui tocca accettare la richiesta di Cirrus e rimanere in vita fino all’arrivo a destinazione. Solo allora potrà, finalmente, stare davvero insieme a Citra. Non nascondo che avrei sacrificato qualcuno dei capitoli del romanzo per averne uno in più che mi mostrasse Citra e Rowan finalmente assieme sul loro nuovo pianeta ma mi accontento.
Da un certo punto di vista mi aspettavo che il famoso piano di emergenza dei padri fondatori fosse qualcosa del genere. Affidare a un ristretto numero di persone il compito di togliere la vita agli altri li ha dotati di un potere immenso, pericoloso. L’unico modo per fermarli era smettere di avere bisogno di loro… I padri fondatori hanno celato dei naniti in grado di trasmettere delle malattie mortali, una malattia programmata per uccidere il 5% della popolazione cinque volte ogni secolo. Una soluzione brutale ma perfetta tanto che mi ha portato a chiedermi perché non sia stata attuata prima. Probabilmente perché non volevano rinunciare alla loro posizione di potere…
Ho adorato che Ayn abbia ucciso Goddard e ridato il suo corpo a Tyger, avevo vagamente intuito che sarebbe potuto succedere ma non volevo sperarci troppo; è stato il finale più giusto per lui, l’uomo ha restituito quello che aveva rubato e Tyger ha una nuova occasione. Anche Greyson ha il suo lieto fine anche se è costretto a chiudere con il Thunderhead. Il desiderio del Thunderhead di avere un contatto con lui è davvero toccante anche perché, purtroppo, è evidente che non potrà mai succedere. Mi è spiaciuto moltissimo per lui, tuttavia, non è destino che il Thunderhead possa avere un corpo, diventerebbe umano e non sarebbe più quello che è.

Il Rintocco chiude magnificamente tutte le questioni rimaste in sospeso, tutti i personaggi hanno il giusto spazio e le tematiche trattate sono state, come sempre, interessanti. Sono davvero contenta di aver portato a conclusione questa trilogia e leggerò senz’altro altro scritto da Neal Shusterman.

serie Arc of a Scythe

  1. Falce (Scythe)
  2. Thunderhead (Thunderhead)
  3. Il Rintocco (The Toll)