Recensione a “L’amante del guerriero”, romance futurismo e Flintstones

johanna lindsey - le tazzine di yoko

Buonasera cucchiaini,
questa mattina la vorrei dedicare a un romance decisamente particolare, la cui lettura è stata un susseguirsi di risate una dietro l’altra.

Il suddetto romanzo è “L’amante del guerriero” di Johanna Lindsey, un mix di romance futurismo e Flintstones amalgamato con una buona dose di comicità.
L’idea di leggere di un incontro tra fantascienza e romance mi ha subito entusiasmato, pensavo quantomeno a una lettura fuori dall’ordinario. Non sto a dire la fatica consumata nel riuscire a reperire questo romanzo, ma non posso che essere soddisfatta del risultato: ho trovato quello che cercavo e forse ancora di più. Certo non mi aspettavo un quasi ritorno alla preistoria incluso nel pacchetto, ma posso dirmi soddisfatta!

nel piattino abbiamo:

lamantedelguerriero - le tazzine di yokoL’amante del guerriero

(Warrior’s woman)
Johanna Lindsey
edito da Sperling & Kupfer (2003)
poi da RBA (2010)

TRAMA DELL’EDITORE
Nell’anno 2139, la fiera e temeraria amazzone Tedra decide di liberare Kystran, il suo pianeta, dal giogo del malvagio Crad.
Esperta nel combattimento, ma non nelle schermaglie d’amore, la bellissima vergine armata vola, in compagnia dell’inseparabile computer, in un mondo dove i guerrieri regnano incontrastati e dove l’attende l’incontro con l’unico uomo che riuscirà ad accendere in lei il fuoco inestinguibile della passione: Challen, il magnifico, sensuale barbaro dalla pelle bronzea e dal fascino irresistibile…


Una bella lettura, quattro tazzine tonde tonde.
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Ammetto che questa è stata una lettura di per se assurda, però anche assolutamente divertente.

Sin dalle prime pagine ci troviamo in un ipotetico futuro alla Star Trek, dove facciamo docce di luce (niente acqua per i comuni mortali) e possiamo cambiarci colore di occhi e capelli con un paio di click. La nostra protagonista, Tedra, è un comandante militare, una delle pochissime donne ad aver appreso un numero spropositato di tecniche di combattimento ed essere stata addestrata ad essere pronta a tutto. Il suo problema? Sa troppo.
guerriera - le tazzine di yokoGli uomini la guardano con soggezione e abbassano lo sguardo di fronte al suo rango, per lei ci vuole un uomo forte, che riconosca il suo nerbo ma che la sappia piegare anche un po’. Colui, o meglio colei, che è arrivata a questa conclusione è… un computer, un’intelligenza artificiale dalla personalità indipendente impostato sull’impronta caratteriale di Tedra. Cosicché quando il malvagio Crad prende possesso del pianeta della nostra protagonista portandosi dietro dei maschioni forzuti, mastodontici e quasi indistruttibili a Marta (l’intelligenza artificiale, si ha anche un nome e sembra di interloquire con una persona in carne e ossa) viene l’idea di portare la donna nel pianeta d’origine di questi energumeni con la scusa di farla scappare e trovare rinforzi per risollevare la situazione.

Arrivati lì passiamo dai combattimenti intergalattici ai Flintstones, facendo la conoscenza di un Challen dalle usanze molto primitive che però come sua prima comparsa batte la mai battuta Tedra in combattimento. Chi è se non l’uomo ideale per lei dunque? La pensa così Marta, che decide di mollandola in quel pianeta senza armi, lontana dalla tecnologia e da ogni possibilità di tornare indietro.

Il computer è il mio personaggio preferito XD è un’entità tutta a se con manie di grandezza e protagonismo: quando a un certo punto comunica con Challen, che ovviamente non ha la più pallida idea di che diavolo sia un computer, si fa passare per un Dio (ahah, un punto bellissimo). Se Tedra dice una cosa Marta tende a fare l’opposto, e quando la vede frustrata si diverte a cambiare impostazione ai robot di bordo facendoli diventare maniaci del sesso. size_590_conan-o-barbaroUno spasso.

I protagonisti sono assolutamente carismatici, dalle personalità forti e definite quasi sempre in collisione tra loro. Lui è il classico alfa macho, bellissimo da farti cadere la bava e assolutamente enorme, cerca di imporsi su tutto. Un Flintstoniano in stile “Vilma! Passami la clava!!!”. Lei invece è una gatta dalle unghie affilate che non vedono l’ora di piantarsi nella schiena di qualcuno (indovinate chi è il povero malcapitato?), sfrontata ma anche animata dall’incoscia voglia di essere amata.

La storia in sé è semplice, ma è ben giocata sulle diversità dei mondi dei due, sul loro comprendere o non volere comprendere. Sfrutta i cliscè esasperandoli, mi è piaciuto molto, ma d’altronde la Lindsey… beh, è la Lindsey.