Ti consiglio 3 libri retelling di fiabe poco famose

Da piccola ho sempre amato le fiabe e mia mamma era solita andarne a cercare sempre di nuove, albi colorati e intriganti che abbracciavano favole nostrane, ma anche cinesi, spagnole… insomma non si è data limiti e io la ringrazio immansamente per questo 🧡 le conservo ancora tutte gelosamente in libreria. Crescendo questo amore per le fiabe non si è affievolito e appena vedo uscire un nuovo retelling sono lì che scalpito per accaparrarmelo 🙂

Ci sono ovviamente fiabe come Cenerentola o La Bella e la Bestia a cui sono stati dedicati tantissimi retelling, ma ce ne sono altri dedicati anche a fiabe meno famose che si sono rivelati una lettura molto interessante. Eccovi quindi 3 libri retelling di fiabe poco famose che vi consiglio di recuperare:

“La figlia della foresta” è il retelling de “I sei cigni” dei fratelli Grimm

L’autrice in questo libro ci propone una rivisitazione della fiaba, riportando a noi elementi classici come la matrigna cattiva, la forza del coraggio, della fiducia e della determinazione. Se da principio l’idea può risultare banale e scontata Marillier ha saputo dimostrare il contrario. Pur mantenendo sullo sfondo gli elementi tipici che accompagnano le fiabe ha portato in primo piano vicende che danno voce al meglio e al peggio dell’animo umano: perfidia, tradimento e violenza si mischiano coi toni dimessi dell’amore, dell’onore e dell’onestà creando un mix intelligente e coinvolgente, che ha saputo davvero conquistarmi.

Mi è piaciuto tantissimo come la storia segua moltissimo la trama della fiaba (che è tra l’altro uno delle mie preferite), ma aggiunga quegli elementi che la rendano reale, plausibile per un certo verso. Non ha distorto il mio ricordo della favola, l’ha arricchito.

“Fiore di sangue” è il retelling de “La piccola guardiana delle oche” dei fratelli Grimm

“Fiore di sangue” è una lettura intensa, cupa, tra intrighi, amore e una magia che diventa via via grande protagonista della storia. “La piccola guardiana delle oche” prende tra le sue pagine una piega affascinante e originale. Non so voi, ma quella era una fiaba che da piccola mi si raccontava molto poco però ricordo quando fossi affascinata dalle gocce di sangue parlanti e dalla testa di cavallo che ancora parlava. Insomma la magia regnava sovrana e qui non si è fatta eccezione. 

Seppur le dinamiche rimangano quelle della fiaba essa risulta modernizzata, una fiaba da nuovo millennio. Il worldbuilding è ottimo e nulla viene lasciato al caso… e viene aggiunta magia, tanta magia, davvero ben confezionata. Oltre a poter fare incantesimi, Aurelia ha la straordinaria capacità di vedere i fantasmi e questi a volte la avvertono del pericolo.

“Spin the Dawn” è il retelling di Mulan e Aladin

“Spin the Dawn” è un ottimo retelling delle storie di Mulan ed Aladdin. La protagonista, Maia, ricorda molto Mulan nella sua determinazione e caparbietà e amore verso la famiglia.

Il lato retelling è riuscito perfettamente: come in Mulan, Maia si sostituisce al padre per adempiere agli ordini dell’imperatore e come in Aladdin vola su un tappeto magico ed ha la possibilità di esprimere un desiderio.

L’universo della Lim è ben tratteggiato e con un’atmosfera orientaleggiante che non poteva mancare. Tanti sono i richiami al mondo orientale e devo dire che è una lettura che sicuramente si distingue nell’attuale panorama fantasy YA. I personaggi sono ben caratterizzati e il loro sviluppo, se pur non sempre graduale, è percepibile. Anche se non è un romanzo perfetto, merita senza dubbio la lettura.

Libri retelling dedicati a fiabe meno famose sono usciti anche “La ladra di neve” come retelling de “La regine di neve” di Anderson e “Ragazza, serpente, spina” come retellin di “Re Mida”, ma non ve li consiglio… personalmente non mi hanno entusiasmata, ma se siete fan sfegatati di una delle due fiabe forse vi farebbe piacere provare a leggerli 😉