Recensione a I Giardini delle Fiamme di Scilla Bonfiglioli

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Eccoci qui cuplovers
Dopo tanto tempo ho finalmente letto il secondo volume della saga di Scilla Bonfiglioli.
> QUI <trovate la mia recensione del primo volume e la biografia dell’autrice.

nel piattino abbiamo: fantasy classico torta - le tazzine di yoko (mitologia – favole)
I giardini delle fiamme-le tazzine di yoko

I Giardini delle Fiamme

Scilla Bonfiglioli
edito da Delos Digital
Pagine 50
€ 1,99 ebook

TRAMA

Si dice che una Fiamma che perde la testa per un guerriero di Fiordimare, sia condannata a consumarsi per lui.”

Dopo “Specchi d’acqua”, ecco finalmente il secondo capitolo della saga fantasy ispirata alla mitologia del nord: “I giardini delle Fiamme”. I morti tornano a catturare i vivi e le Fiamme – “creature leggendarie che abitavano i Giardini” – hanno chiesto aiuto a Fiordimare. Quando il principe Katt giunge da loro scopre che il pericolo è più grande di quanto immaginasse. E la soluzione dev’essere trovata in fretta. “Ma c’è ancora una speranza, mio principe, per poterci salvare tutti. Ed è qui nei Giardini delle Fiamme”. Continua l’avventura de “L’ultima Soglia”.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Cinque tazzine… meno qualche piccolissima cosina.

Come avrete letto, il primo racconto mi era piaciuto davvero tanto e il secondo non mi ha deluso. Come avrete notato la Delos ha deciso di creare una collana dove pubblica dei racconti brevi facenti parte di un’unica saga.

Questa idea presenta pro e contro. Da un lato il prezzo, assolutamente conveniente, invoglia il lettore ad acquistare i vari racconti, d’altro canto, leggerli così spezzati fa perdere un pò della magia della storia e si ha sempre l’impressione di aver letto solo un pezzo di qualcosa di più grande e si perde un pò la visione d’insieme della saga.

Veniamo a noi… L’impresa che Bjorn ha compiuto nell’episodio precedente, cioè riportare indietro Amata dal regno dei morti, ha delle conseguenze.
Questo secondo episodio s’incentra su Katt che troviamo in viaggio attraverso i Giardini delle Fiamme, un territorio brullo abitato dalle Fiamme, queste hanno l’aspetto di giovani donne con i capelli rossi che vivono in questo terreno inospitale alla costante ricerca d’acqua. Le Fiamme hanno chiesto aiuto al regno di Fiordimare per contrastare l’avanzata di nemici potenti e letali. Il principe Katt va loro in aiuto raggiungendo la carovana guidata dalla regina.

I cancelli di Mardifiordo sono aperti e i morti assalgono i vivi.Le puledre-le tazzine di yoko

Salgono dai pozzi, tornano fino alle tende dove hanno abitato in vita. Vengono in compagnia delle Puledre, le ancelle dell’Oltretomba. Camminano con piedi umani, ma sono bestie.”

Come si possono combattere i morti? Queste creature escono dall’acqua e scompaiono altrettanto rapidamente dopo aver attaccato. Ucciderle non è così difficile ma una volta colpite esse si sciolgono impastandosi nuovamente con la terra e, se in pericolo, tornano tra i flutti in attesa di un momento propizio per attaccare di nuovo. Sono letali e veloci e combattono con una furia animalesca e una malvagità sconosciute ai mortali.

L’umidore dell’argilla vomitò mani bianche che crebbero su braccia sottili, come steli di fiori malati. Si aggrappavano al terreno in un germogliare sinistro: bambine emaciate con la pelle troppo levigata, le bocche nere irte di denti.”

Katt Lejonson-le tazzine di yokoKatt incontra l’affascinante Jordask, capo delle Fiamme che gli svela che c’è una speranza per salvare la vita di tutti proprio lì nei Giardini e lo accompagna dalla Serpe. Le Fiamme sono creature nate dal fuoco, non hanno bisogno di bere, sono nomadi e si spostano in cerca di acqua per i loro uomini, in lunghe carovane per tutti i Giardini. Guidato dalla ragazza, Katt raggiunge la Serpe la divinità/serpente che protegge le Fiamme. La donna rivela al giovane principe che, molto tempo prima, il sovrano di Fiordimare e la vecchia Serpe sigillarono le porte per Mardifiordo sventando la minaccia rappresentata dal regno dei morti. Ora che gli abitanti di Mardifiordo hanno trovato un’altro accesso al mondo mortale, Katt ha bisogno di un’arma per sconfiggerli.

I legami tra la stirpe della Serpe e il regno di Fiordimare si rivelano più stretti di quanto avessi immaginato. La Serpe è innamorata di Lys lo zio di Katt da cui ha avuto il giovane Lindorm un ragazzo in grado di volare. La Serpe rivela a Katt che uno dei pericoli maggiori che dovranno affrontare è la principessa di Mardifiordo, incontrata da Bjorn nel libro precedente… Che cosa vorrà dire? Che dovranno uccidere la principessa per ricacciare indietro i morti? Oppure che la principessa ha dei poteri di cui nessuno è a conoscenza?

Mentre Jordask bacia Katt per poi cominciare a bruciare, il ragazzo ha una serie di visioni. Il sovrano di Fiordimare era innamorato (anche se era sposato con la regina) della Serpe che venne prima di quella attuale. Dopo aver respinto i morti la donna bruciò, sacrificandosi per creare il sigillo ma, dalle sue ceneri, nacque un bambino: Dagaz che altri non è che lo stesso Katt. Commossi dal sacrificio della donna, il re e la regina di Fiordimare crebbero il bambino come se fosse figlio loro. Dunque Katt/Dagaz è nato dal sacrificio della Serpe ed è destinato a fermare di nuovo l’avanzata dei morti.
Quando il fuoco che ha divorato Jordask smette di bruciare, Katt si ritrova a stringere tra le mani un’ascia, l’armaFiamma-le tazzine di yoko che, evidentemente, si rivelerà d’importanza cruciale per ricacciare i morti da dove sono venuti.

La battaglia è appena iniziata. Gli assalti dei morti a Fiordimare ci vengono mostrati solo attraverso poche visioni che la Serpe fa vedere a Katt, così vediamo le creature di Mardifiordo dare l’assalto a Fiordimare uccidendo e distruggendo mentre persino il re e la regina scendono in battaglia. Queste brevi scene, anche se, appunto sono poche e rapide, riescono lo stesso a dare l’idea al lettore di una battaglia cruenta e di una guerra ben lungi dall’essere decisa dove le due parti in lotta tra loro, per il momento, sembrano equivalersi… anche se per poco. Mi ha colpito vedere Amata allearsi con le Puledre, invece di lottare al fianco della famiglia mi sembra evidente che, anche se Bjorn l’aveva riportata nel regno dei vivi, la ragazza è rimasta lo stesso una creatura di Mardifiordo e il suo cuore non è più quello di un tempo. Come potrà Bjorn affrontare la verità e combattere contro la sua stessa sorella?

In che modo Katt dovrà usare la sua arma per scacciare i morti? Alla fine, sigilleranno nuovamente Mardifiordo o si troverà una soluzione definitiva?

Quando l’alba inumidisce il cielo, Sowlo lascia il posto a Dagaz ma sono solo la terza e la quarta: l’ultima soglia è ancora lontana.”

Morale della favola: ciò che è morto deve restare morto. Tentare di riportare in vita qualcuno crea sempre un mare di problemi.

Nota a parte per la cover. Quella del primo libro era molto poetica e delicata e, a mio avviso, coglieva appieno lo spirito del racconto… questa cover invece… dov’è finita tutta la poesia?

Che altro dire? Con questo secondo episodio Scilla ha confermato le mie ottime impressioni, spero nel terzo volume di assistere maggiormente alla battaglia degli abitanti Fiordimare contro le creature di Mardifiordo.