Review Party dedicato a “Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini”


Bentornati sul nostro blog cucchiaini 🙂 in questa giornata di pioggia che sembra non chiedermi altro che abbandonarmi sul divano a leggere vi parlo di una delle mie ultime letture: “Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini”.
Il libro è un vero e proprio tomazzo, più di 800 pagine, però c’è il trucco! In realtà sono due libri in uno, se voltato da una parte si legge Henry “Monty” Montague, se voltato dall’altra si legge di Felicity Montague. Una cosa carinissima che mi ha tanto ricordato i vecchi libri game.
In questa tappa del review party vi parlerò di Henry 🙂 settimana prossima di sua sorella, stay tuned!

nel piattino abbiamo:

Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini

Mackenzi Lee
edito da Mondadori (29 settembre 2020)
Pagine 864
cartaceo € 28,00 – ebook € 12,99
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TRAMA DELL’EDITORE
Henry “Monty” Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d’Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l’amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un’incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all’uomo attraverso l’Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.

Una bella lettura
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Già dal titolo mi aspettavo una lettura leggera, capace di strappare qualche risata, e così è stato. “Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini” è un romanzo carinissimo che si legge tutto d’un fiato, vi troverete intrepide avventure, risate e nella leggerezza anche qualche spunto di riflessione.

Come vi dicevo il protagonista di questo primo libro è Henry Montague, figlio maggiore di lord Disley. Siamo a fine Ottocento e Monty, così chiamato, è il classico aristocratico che ricalca i vizi dell’epoca: è un rampollo di ottima famiglia, si da ad alcol e dissolutezze, gioca d’azzardo ed è stato cacciato dalla Eton. Davanti a un figlio del genere il padre si vede costretto a un ultimatum, lascerà fare al figlio il Gran Tour (una sorta di giro delle prestigiose mete europee della durata di un anno) ma al suo ritorno dovrà affiancarlo negli affari di famiglia e prendere finalmente il suo posto nella società, diversamente sarà diseredato, e questa volta le sue parole sembrano molto decise.

Per la gioia di Henry -ironicamente parlando- il ragazzo sarà affiancato da un tutore che lo guiderà a mostre ed eventi e lo aiuterà a introdursi nell’alta società, inoltre condividerà con la sorella minore il suo viaggio sino a Marsiglia. Addio all’anno di dissolutezze che aveva in programma di passare con l’amico Percy, amicizia che ci vorrà poco per inquadrare come qualcosa di… differente. Durante il viaggio il loro si trasforma ben presto in un sentimento che chiede qualcosa di più alla normale amicizia, cosa che per l’epoca risulta assai scandalosa. Sono due ragazzi molto diversi, tengono al loro rapporto e temono di non essere ricambiati e di rovinare un’amicizia. Li ho trovati davvero teneri.

La scrittura della Lee rende il libro davvero leggero, strappa qualche risata qui e là e regala una lettura che piace, con più di un colpo di scena e che racconta di un protagonista che si rivela più di quello che appare. Se avete voglia di una lettura fresca e assolutamente carina ve lo consiglio 🙂