The Crown: recensione alla quarta stagione

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Buonasera cuplovers, oggi vi parlo della quarta stagione di The Crown.
Come sapete, pur non essendo tra le mie preferite in assoluto, apprezzo molto questa serie ed ero curiosa di vedere come avrebbero narrato l’arrivo di Diana nella Royal Family e devo dire che non sono rimasta delusa. The Crown si riconferma una splendida serie capace di mostrarci lati inediti di vicende a cui abbiamo assistito e hanno, bene o male, influito sulla nostra vita. Questa stagione mi ha coinvolto più delle precedenti e non vedo l’ora che esca la prossima.

nel piattino abbiamo:

PRODOTTA DA Peter Morgan, Stephen Daldry, Andy Harries, Philip Martin, Susanne Mackie, Matthew Byam-Shaw, Robert Fox, Tania Seghatchian, Nina Wolarsky, Allie Goss
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 4 -in corso-

Assolutamente impeccabile!

The Crown è una serie davvero di alto livello sia per quanto riguarda la recitazione che i costumi, devo dire che attendevo con ansia questa stagione, curiosa di vedere come avrebbero narrato la storia di Diana e non sono affatto rimasta delusa.

In questa stagione veniamo completamente assorbiti dalla situazione politica e sociale portata dal governo di Margaret Thatcher magistralmente interpretata da Karen Gillian. La Thatcher descritta dalla serie è una donna forte, rigida, che ha costruito faticosamente la propria carriera, ostacolata dagli uomini del suo stesso partito. Votata al lavoro, la Thatcher trova incomprensibili gli usi e costumi di palazzo, il suo sguardo è, in un certo senso, quello con cui, più di una volta, io stessa ho guardato alla monarchia inglese. Una famiglia privilegiata che non ha altro da fare che partecipare a cerimonie, andare a caccia, senza una sola preoccupazione al mondo. La sovrana e la Thatcher non hanno mai avuto un buon rapporto proprio per questo, tuttavia, anche se hanno avuto forti dissapori, alla fine, la Regina saprà dimostrare di saper riconoscere i meriti del primo ministro. Karen Gillian è stata assolutamente magistrale nel ruolo della iron lady. Ha mostrato la forza, la caparbietà e la scaltrezza di una grande capo di stato…

Diana, interpretata da una fantastica Emma Corrin, sembra davvero Lady D tornata in vita. Quello che emerge dalle serie è una relazione tragicamente votata all’infelicità e al fallimento. La giovanissima Diana è una ragazza abbastanza ingenua che forse, sì, puntava a sposare il principe e sicuramente ha anche fatto in modo di farsi notare da lui ma del tutto impreparata alla freddezza della famiglia reale, ai protocolli, alla solitudine. Carlo, da sempre innamorato di Camilla, non riesce a rinunciare a lei, nemmeno dopo il matrimonio di quest’ultima con Andrew Parker-Bowls, i due continuano a frequentarsi e Diana sembra più una piacevole distrazione per Carlo che altro.
A mio avviso il problema è stato creato in gran parte dalla famiglia reale, sì proprio da Elisabetta e Filippo. È comprensibile che, dopo il matrimonio di Camilla, desiderassero fortemente che il figlio si dimenticasse della donna e trovasse una nuova compagna adatta a lui per lignaggio. Purtroppo però sia Elisabetta che Carlo non si sono sforzati di conoscere di Diana e, soprattutto, non hanno mai capito il profondo amore di Carlo per Camilla… magari se fosse passato del tempo tra la separazione con Camilla e il matrimonio con Diana le cose sarebbero andate diversamente. La famiglia reale non ammette fragilità, non le comprende, le nasconde spietatamente dietro alla convinzione che, per sopravvivere, la famiglia debba essere perfetta che il popolo non possa nemmeno lontanamente essere sfiorato dal dubbio che possano essere… umani. Ed è così che, chiunque sia debole o malato viene allontanato dimenticato.
La puntata dedicata alle due cugine dimenticate della regina, abbandonate in un istituto psichiatrico, date per morte nei documenti ufficiali della famiglia è una di quelle che ti arriva con un pugno allo stomaco e che, una volta di più, mostra allo spettatore cosa la corona sia disposta a fare pur di mantenere il proprio status. Il racconto che la regina madre fa a Margaret giustificandosi con quel “cos’altro potevamo fare?” è agghiacciante…

Diana, trattata con freddezza e distacco da tutti, cerca supporto e calore nella regina, senza trovarlo. Viene lasciata sempre sola e nessuno sembra in grado di accorgersi del suo disagio, del suo dolore tanto meno comprenderlo. Carlo, il giorno prima del suo matrimonio con Diana ci viene mostrato intento a creare un gioiello per Camilla e, se anche capisco che lui non potesse smettere di amarla, allora avrebbe dovuto trovare la forza di opporsi alla propria famiglia ed evitare un matrimonio condannato all’infelicità fin dall’inizio. A Diana non rimane altro che cercare affetto altrove, dapprima nell’entusiasmo e nell’adorazione del popolo e poi con altri uomini. L’errore fatale compiuto da Carlo e dalla famiglia reale stessa è stato scegliere una ragazza con un disperato bisogno di attenzione per il ruolo della moglie di facciata di un principe che avrebbe sempre amato un’altra.
Avrebbero sicuramente potuto trovare una ragazza di nobili origini che non avesse problemi a fare un matrimonio combinato, cui non importasse di ricevere amore e attenzioni ma che si accontentasse del ruolo di principessa e di vivere in un bel palazzo. Un errore che è costato più di una vita…

The Crown racconta abilmente i dolorosi retroscena di una vicenda di cui conosciamo già l’epilogo ma che riesce comunque a toccarci nel profondo. The Crown cura minuziosamente ogni dettaglio, tutti i personaggi vengono abilmente approfonditi, la storia, anche se nota, avvince, soprattutto in questa stagione e le puntate si divorano una dopo l’altra. The Crown si riconferma una vera e propria certezza, un piccolo gioiello assolutamente da non perdere.

NELLE STAGIONI PRECEDENTI
Stagione 1
Stagione 2
Stagione 3