Recensione a “Diario di guerra contro gli zombie” di Nicola Furia

nicola furia - le tazzine di yoko
Ciao a tutti!

Oggi il nostro blog assume tinte cupe e profonde e vi fa posare lo sguardo sulla mia recensione al libro di Nicola Furia “Diario di guerra contro gli zombie”, gentilmente speditomi cartaceo dallo stesso autore.

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Diario di Guerra contro gli Zombie

Nicola Furia
Edito da Edizioni R.E.I. (2013)
Pagine 188
€ 14 cartaceo – € 3,99 ebook
link diretti all’acquisto:
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TRAMA DELL’EDITORE
Quando tutto iniziò fu inevitabilmente il caos. I morti risorsero e attaccarono i vivi, diffondendo con un sol morso il contagio. L’umanità non riuscì neanche a immaginare l’enormità della catastrofe che stava vivendo. Prima di riuscire a comprendere che i risorti dovevano essere immediatamente abbattuti, oltre tre quarti della popolazione mondiale era già stata contagiata. I morti viventi avevano invaso il pianeta e la pandemia dilagava inarrestabile. Oggi tutte le Autorità mondiali sono incapaci di reagire, annichilite da caos e dall’orrore che devasta i continenti. E’ l’apocalisse! Ma in Italia, in una piccola provincia del Lazio, un manipolo di Carabinieri resiste e sferra un attacco impetuoso e folle alla morte che cammina. Li comanda il Colonnello Furia, un ufficiale controverso, violento e amorale, determinato a fare di tutto pur di far sopravvivere l’umanità…. Anche a costo di perderla del tutto.
Un racconto horror, con punte di giallo, paranormale e di thriller psicologico, introspettivo, crudo e spietato, politicamente scorretto, dove l’apocalisse è l’occasione per muovere critiche alla società iniqua e alla natura umana, egoista e prevaricatrice. Una trama fitta e originale, in grado di stupire e di tenere incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina.

RECENSIONE DI VALY:
Quattro tazzine e mezzo!
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“Diario di guerra contro gli zombie” mi ha catturata dall’inizio alla fine, in un crescendo di azione, strategia e psicologia. Mi ha tenuta per tre ore di fila incollata alle pagine, che ho letteralmente divorato (mi sono zombiezzata un po’ anche io, lo ammetto eheh).

-.-Lo scenario è un classico di tutte le storie sugli zombie: il mondo è infettato da un virus sconosciuto che trasforma i vivi in morti che risorgono e che aggrediscono a loro volta altri vivi. Metà e oltre della popolazione è ormai infettata e in questo caos generale, spicca la figura del Tenente Colonnello dei Carabinieri Nicola Furia del Comando Provinciale di Rieti. Egli si barrica insieme ad altri carabinieri e sopravvissuti nella caserma, che predispone come una vero rifugio contro l’esterno, attuando una serie di piani in successione per la sopravvivenza.
Furia sembra il solo a non aver ancora perso la calma o la speranza in una situazione così grave e per questo si pone subito come leader del gruppo in caserma. Per la convivenza, il Tenente Colonnello scrive una serie di regole che ciascuno li dentro deve firmare se vuole restare vivo, regole comprensibili ma sicuramente non buone. Tutti lo seguono e la comunità cresce, a parte qualche caso particolare che nel corso della storia viene fatto fucilare dallo stesso Furia, per aver trasgredito alle sue regole. Ma Furia non vuole solo sopravvivere all’apocalisse in atto e salvare i suoi compagni di avventure, l’uomo ha in mente un progetto ben più grande e ambizioso, ossia lo sterminio di quanti più zombie possibili, tramite una operazione chiamata di “Decimazione”.

Furia inizia con i suoi uomini una vera e propria guerra contro gli zombie, portata avanti grazie alla sua intelligenza, alla sua scaltrezza, al suo sangue freddo e diciamocelo, anche grazie alla sua mancanza di pietà. Il Tenente Colonnello si è infatti disumanizzato per 550px-163-zombie-shuffle-2009poter portare avanti questa guerra apocalittica, ha marciato contro i suoi ideali di sempre, ha negato il sé stesso della gioventù ed è diventato velocemente uno spietato assassino. Il punto su cui l’autore ci vuole far riflettere, tra i tanti, è: quale è il prezzo da pagare per avviare una guerra contro gli zombie? La risposta: si tratta di un prezzo alto, altissimo, che non tutti sono disposti a pagare o che non tutti riescono moralmente a pagare; la coscienza è un qualcosa di talmente forte che limita l’agire dell’uomo in quel senso. E allora, ci si chiede, quale è la differenza tra gli zombie e noi, mentre siamo impegnati a fargli la guerra?

Una trama studiata in modo perfetto e raccontata da più punti di vista tramite un diario, lettere, documenti e chat online ci fornisce uno spaccato quanto mai realistico di come potrebbe essere vivere una esperienza apocalittica di questo tipo. I personaggi sono delineati bene, soprattutto il protagonista (verso la fine ci viene descritta la sua vita anche prima dell’arrivo degli zombie) e alcuni fanno battute molto divertenti, sdrammatizzando un pochino il contesto in cui si trovano. Le descrizioni dei piani e delle strategie per la sopravvivenza e poi per l’attacco dei morti viventi sono accurate e dettagliate, la loro precisione conferma il lavoro di documentazione svolto dall’autore per la stesura lòldel libro e risultano interessanti. La scrittura è scorrevole e veloce quanto gli avvenimenti della trama.

Voto con 4 tazzine e mezzo, mi tengo il restante mezzo voto perché penso sarebbe stato ancora più bello avere una storia più corposa, la sua brevità mi ha lasciata un po’ con la voglia di leggerne ancora. Consiglio questo libro agli amanti delle storie sugli zombie e anche a coloro che si avvicinano a questo tema, poiché di scene raccapriccianti non ce ne sono molte. E’ tutto più concentrato sulla strategia e sui rapporti tra i vari sopravvissuti nella caserma che poi verrà chiamata “Oasi”.
Vi lascio con una citazione tratta da “Diario di guerra contro gli zombie”:

[…] La vita finisce qua dentro. Non c’è alcun mondo oltre le mura. Il confine delimita il loro universo: i vivi da una parte e i morti dall’altra. Ma da quale parte delle mura stanno i veri morti?”