Review Tour dedicato a “La vita invisibile di Addie LaRue”

Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi propongo in super anteprima la recensione dell’attesissimo nuovo libro di V.E. Schwab “La vita invisibile di Addie LaRue”, edito Mondadori Oscar Vault ed in uscita il prossimo 24 novembre.
La protagonista è invisibile agli occhi dei comprimari, ma il romanzo è memorabile. Ha le premesse di un romanzo fantasy con vibes faustiane anche se in realtà ambisce a molto di più: fa riflettere ed interrogare il lettore che passa da momenti di sconforto e immedesimazione a momenti di gioia e pura emozione. È il romanzo perfetto per questo Natale.

La Schwab non delude, anzi migliora nella prosa e nella scrittura dei personaggi alzando l’asticella delle aspettative e dell’hype per i suoi prossimi lavori *-* Unico difetto: inizia ad entrare nel vivo solo dopo le prime 150 pagine, perciò dovete dargli fiducia ed attendere prima di appassionarvi alla storia.

nel piattino abbiamo:

La vita invisibile di Addie LaRue

(The Invisible Life of Addie LaRue)
V.E. Schwab
Edito da Mondadori (24 novembre 2020)
Pagine 492
€ 24,00 cartaceo – € 10,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
“Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.”. E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l’immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome. Nella tradizione di “Vita dopo vita” e “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”, “La vita invisibile di Addie LaRue” si candida a divenire una pietra miliare nel genere del “romanzo faustiano”.

“La vita invisibile di Addie LaRue” è sicuramente tra i romanzi più attesi dell’anno, l’ultimo elaborato di V.E Schwab (autrice della famosa serie ADSOM) tanto acclamato all’estero e tra i primi posti dei best seller del NY times ancora oggi quando il romanzo in America è uscito ad inizio ottobre.
La fama della Schwab, l’apprezzamento della sua trilogia più famosa nonché l’adattamento di questo ultimo romanzo a film rappresentano sicuramente i motivi principali che mi hanno spinta ad attendere tanto l’uscita di quello che ormai chiamo “Addie LaRue”, uscita che non mi ha assolutamente deluso.
Se le premesse sono le più classiche di un fantasy faustiano in cui la protagonista stringe un patto con il “diavolo”, in questo caso con un dio chiamato l’oscuro o meglio Luc, affinché possa vivere libera e sottrarsi ai suoi doveri ed alle aspettative nei conforti della famiglia, la storia prosegue ambendo a molto di più e rivelandosi un romanzo impegnativo ed estremamente emozionate.
Addie ha 23 anni, è il 29 luglio 1714 ed ha già rifiutato diversi corteggiatori, la sua famiglia la vuole vedere accasata e per questo la invita a sposarsi con un ragazzo del suo villaggio rimasto da poco vedovo. Addie è disposta a tutto pur di non vivere la vita che non desidera, così scappa dalle nozze e, contrariamente a quello che le aveva suggerito la sua amica Estele, decide di pregare gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto. Per anni Addie aveva donato oggetti agli dèi antichi di Estele passando di tanto in tanto a trovare il dio che venerava la sua famiglia, senza mai decidersi verso quale fede propendere, solo in un momento di disperazione si schiera dalla parte degli antichi. A rispondere al suo appello è l’oscurità che presto assume le sembianze di un ragazzo moro ed affasciante che Addie era solita disegnare da fanciulla, Lui. L’oscuro non è magniamo ne tanto meno generoso ma anzi molto abile con le parole: in cambio della libertà di Addie e di un maggior tempo per vivere senza appartenere a nessuno Luc chiede la sua anima quando Addie sarà stanca di vivere. Dietro al patto apparentemente vantaggioso per Addie si cela un inganno quanto mai distruttivo per la ragazza, Addie non sarà mai ricordata da nessuno ed al tempo stesso essa non potrà mai dimenticare nulla della sua vita successiva al patto. Addie non può più pronunciare il suo nome né raccontare ad anima viva del suo accordo.
Passano gli anni, i secoli e le epoche e la ragazza si trova senza nulla, senza casa, affetti ne amore tranne una qualche conoscenza saltuaria ed è costretta a ricominciare ogni giorno da capo. Molto spesso trascorre la notte in compagnia di uomini che il giorno dopo non ricordano più nulla di lei, affitta camere in alberghi per una settimana ma già il giorno seguente la proprietaria la costringe ad abbandonare il locale perché non ricorda di averle affittato la stanza.
Addie ha solo Luc che ogni tanto, non appena cala l’oscurità, si presenta a farle compagnia ed a tentarla verso la resa ma Addie con caparbietà rifiuta l’offerta e prosegue il suo viaggio.
Nel 2014 incontra Henry, un giovane ragazzo commesso di una libreria poco nota a New York, che dopo averla sorpresa a rubare un volume della sua libreria il giorno seguente ricorda ancora la vicenda e la responsabile.
Henry è il motore principale della trama, con lui le vicende iniziano a farsi più interessanti soprattutto poiché il lettore è in interessato a scoprire il motivo per cui Henry ricorda.
Prima di Henry il romanzo è, dopo le doverose premesse iniziali, troppo prolisso ed a tratti ripetitivo, forse per meglio illustrare la dinamica della perdita di memoria di coloro che incontrano Addie ma risulta stucchevole e poco interessante. Con l’introduzione di Henry, un personaggio timido, estremamente sensibile, insicuro e fragile, vengono ampliante le tematiche, abuso di doghe ed alcol e depressione, e l’autrice arricchisce la trama che fino a quel momento risultava poco interessante soppiantata a favore di un tema di fondo, quello del ricordo e del ricordare, decisamente più impattante.
È un romanzo che fa riflettere su argomenti complessi e di difficile risoluzione. Si vive veramente se non si lascia un segno, un ricordo di se negli altri? Tramite la memoria degli atri si può vivere oltre la morte? Sono le nostre idee a sopravvivere, quello che trasmettiamo agli altri resterà impresso nel ricordo di chi ci circonda e questo Addie lo sa bene, purtroppo non può farlo. Addie riesce solo a impiantare idee proprie nella mente di coloro che dopo pochissimo la dimenticheranno.
Altra colonna portante del romanzo è la relazione tossica di Addie con Luc, unico in grado di ricordarla per anni. Addie pur di non ricominciare tutto da capo, pur di essere amata senza menzogne e non dimenticata si lascia cullare tra le braccia dell’oscuro che ricambia l’attrazione di Addie. Quanto di questo sentimento è vero? Quanto invece è soltanto possesso e rassegnazione? Addie ha scoperto il vero amore solo con Henry e viceversa.
Due anime confuse e tormentate si sono trovate, accolte e comprese fino in fondo senza giudizi.
Interessante è l’approccio della Schwab alla sessualità dei personaggi: li ha resi gender fluid senza il minimo senso di estraniamento o incoerenza ma rendendolo un tocco in più che caratterizza ed avvicina i due ragazzi.
Il romanzo se non fosse stata per la parte iniziale troppo lunga sarebbe stato perfetto. Emoziona e fa commuovere, approfondisce l’introspettività dei personaggi e li arricchisce di dettagli per nulla banali. La Schwab ci regala un romanzo che si cela dietro le sembianze di un fantasy ma in realtà ha solo i tratti iniziali del genere, per questo non lo consiglio a chi cerca solo avventura ed azione, non è il romanzo che fa per voi. Addie LaRue è perfetto per chi desidera un storia commovente, triste con un premesse magiche e che sarà impossibile da dimenticare.
“La vita invisibile di Addie LaRue” è sicuramente uno dei romanzi più affascinanti del 2020.

CURIOSITÀ

Sapete che da “The invisible life of Addie LaRue” verrà tratto un film prodotto da Gerard Butler e sceneggiato dalla stessa V.E. Schwab? Io quasi non ci credo ma a quanto pare la produzione è già alle porte e presto vedremo i personaggi del romanzo prendere vita sul grande schermo.