Review Tour dedicato a “The Ones. La profezia dei prescelti”

Buon pomeriggio cuplovers, oggi vi parlerò dell’ultimo libro di Veronica Roth edito da Mondadori e disponibile in libreria dal 21 luglio: “The Ones. La profezia dei prescelti”.
I primi 2/3 del libro non mi hanno convinto, l’ultima parte però, grazie ad un plot twist davvero inaspettato, mi ha fatto apprezzare l’opera (certo non è all’altezza dei primi volumi delle mie saghe preferite) e rivalutare quelli che credevo fossero buchi di trama e mancate spiegazioni.

Ho già letto, parecchi anni fa, la saga Divergent della Roth e devo ammettere che, dopo un primo libro simile ad Hunger Games che avevo apprezzato, la saga mi aveva profondamente deluso e nel complesso l’avevo bocciata. Tuttavia leggendo la trama di questo nuovo romanzo mi sono incuriosita ed ho deciso perciò di concedergli un’occasione.

nel piattino abbiamo:

The ones. La profezia dei prescelti

(Chosen Ones)
Veronica Roth
Edito da Mondadori (21 luglio 2020)
Pagine 396
€ 19,90 cartaceo – € 9,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Fin dalla sua prima comparsa, l’Oscuro non ha fatto che generare panico e caos. Entità malefica incredibilmente potente, ha provocato eventi catastrofici capaci di radere al suolo città intere e spezzare migliaia di vite innocenti. Gli unici in grado di sconfiggerlo, a quanto scritto in una profezia, potrebbero essere cinque ragazzini, Sloane, Matt, Ines, Esther e Albie, i Prescelti. Prelevati dalle loro case da un’agenzia governativa, vengono sottoposti a un training durissimo in cui viene insegnato loro l’uso della magia, indispensabile per affrontare la missione che li attende. La lotta con l’Oscuro prosegue per anni, ma alla fine ne escono vincitori. Tutto il mondo a questo punto può tornare piano piano alla normalità… tutti tranne loro, soprattutto Sloane, che più dei compagni fatica a rimettersi in sesto. I segreti che nasconde non solo la tengono agganciata al passato ma la allontanano inevitabilmente dalle sole quattro persone al mondo in grado di capirla. Subito dopo la celebrazione del decimo anniversario della gloriosa vittoria sull’Oscuro che vede ancora una volta riuniti i cinque Prescelti, accade l’impensabile: uno di loro muore. E quando i restanti quattro si riuniscono per celebrarne il funerale, fanno una tremenda scoperta: hanno commesso il grave errore di sottovalutare l’Oscuro. Il suo obiettivo finale, infatti, è sempre stato molto più grande di quanto loro, il governo e persino la profezia avessero previsto, e questa volta resistergli potrebbe costare a Sloane e ai suoi compagni molto più di ciò che hanno ancora da dare…

Una lettura non “bella”, ma comunque con qualcosina di piacevole

“The ones. La profezia dei prescelti” è il primo romanzo di una saga fantasy per adulti di Veronica Roth. Il volume narra le vicende di 5 ragazzi denominati “I Prescelti” poiché sono stati appunto selezionati dal governo americano, a seguito di una profezia, per sconfiggere un essere umano o sovrannaturale conosciuto come l’Oscuro, il villan della storia che semina distruzione ed uccide civili senza un apparente motivo o scopo.
Il libro si apre a Chicago (ancora, la Roth è un po’ fissata con questa città) nel 2019, 10 anni dopo la sconfitta dell’Oscuro per mano dei nostri Prescelti. I protagonisti non sono più adolescenti, ma ragazzi sulla trentina (nonostante questo si comportano spesso come ragazzini ancora in piena fase adolescenziale), scopriamo come hanno sconfitto il nemico solo tramite i ricordi di Sloane, la vera ed unica protagonista, ed alcuni report ed articoli di giornale che vengono posti all’inizio di ogni capitolo.

I personaggi non sono ben caratterizzati, conosciamo i tratti distintivi solo di 3 di loro: Sloane, Matt e Esther, gli altri non sono pervenuti.
Sloane è ragazza ribelle, determinata e coraggiosa, è ancora traumatizzata dalle avventure del passato. Lei e Matt stanno insieme, ma non sembra una relazione destinata a durare. Lui è il leader del gruppo, un ragazzo troppo perfetto, troppo ligio al dovere ed altruista per lei. Sloane si sente davvero lontana da lui. Esther, invece, è la fashion blogger della storia.
Quando, sfortunatamente, uno dei ragazzi muore gli altri, anzi solo 3 di loro, si trovano coinvolti in un piano più grande di loro e che sembra apparentemente non riguardali da vicino, ma si sbagliano. L’Oscuro non è mai stato sconfitto ed ha uno scopo impensabile da raggiungere.

Il romanzo fino ad oltre la metà è molto lento, si perde in racconti e descrizioni superflue e sembra non ingranare. Tutto cambia quando viene introdotto un nuovo personaggio, Mox, il mio preferito, che avrà un ruolo inaspettato nella risoluzione dell’intrecciata trama. Probabilmente è presente un cliché troppo sfruttato, ma che a me piace quasi sempre, e che qui è riuscito a ravvivare il romanzo.
Fino a metà romanzo non capivo perché l’autrice avesse scelto di non raccontare in questo primo volume la prima battaglia e presunta sconfitta dell’Oscuro. Ritenevo sprecate tutte le prime 200 pagine in cui ci aveva narrato vicende passate senza mai approfondirle veramente. Sempre per lo stesso motivo il villan appariva piatto, un cattivone senza scopi. Solo verso il finale del romanzo, a seguito di un plot twist, ho compreso le scelte dell’autrice. Le spiegazioni tardano troppo ad arrivare e questo penalizza il libro, ma per fortuna arrivano.

Consiglio il romanzo a chi è appassionato del concetto di multiverso ed a chi ha amato la saga di Divergent, questo è il volume che fa per voi. Nel complesso la Roth non mi ha delusa, ma nemmeno sorpresa con qualcosa di appassionante ed innovativo. Attendo di proseguire la saga per un giudizio complessivo.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

La scelta di non includere nella narrazione principale 2 dei 5 Prescelti non l’ho trovata geniale. Albie muore subito all’inizio del romanzo (tra l’altro senza aver dato la possibilità al lettore di affezionarsi a lui), Ines ricompare solo nel finale. I restanti vengono catapultati in un universo parallelo: Genetrix, collegato alla Terra dalla magia. Genetrix ha bisogno del loro aiuto per sconfiggere il Resurrezionista, l’equivalente dell’Oscuro della Terra. Il nuovo villan ha però poteri ulteriori, usa la magia e sa resuscitare i morti facendoli diventare zombi.
Cordus, la città che ospita i protagonisti, somiglia tantissimo a Chicago, se non per alcuni dettagli. Alcuni edifici sono diversi. Scopriamo che ciò è dovuto ad un incidente nel 1969. L’altra particolarità di Genetrix è che quasi tutti gli abitanti utilizzano la magia mediante dei sifoni molto particolari che si allacciano su varie parti del copro, ciascuno con diverse caratteristiche.

La storia diventa avvincente quando Sloane si lega a Mox, conosciuto prima come semplice abitante del nuovo mondo e poi come il così detto Resurrezionista. Grazie ad un colpo di scena si scopre che Mox non è il cattivo che tutti credono, ma è soltanto il primo dei Prescelti dotato di un forte potere magico. In realtà il malvagio è Nero (una sorta di insegnate dei prescelti di Genetrix e colui che li convoca). Nero è sia l’Oscuro che il Resurrezionista. I Gorghi creati sulla terra sono una reazione difensiva del pianeta alla sua presenza estranea, mentre Genetrix reagisce alla presenza dei Prescelti convocati sul pianeta da altre dimensioni.
Sloane si innamora di Mox e vice versa, trovano l’uno nell’altro qualcuno in grado di comprenderli fino in fondo. Forse questa è una scelta scontata, ma migliora di tanto la storia.
Lo scopo finale dell’Oscuro è la morte definitiva. Lui è un immortale e desidera trovare la pace eterna. Quando Sloane grazie all’ausilio dell’Ago riesce ad ucciderlo provoca la fusione dei due universi, Terra e Genetrix ora sono un tutt’uno, un miscuglio delle persone e dei posti a cui la ragazza tiene davvero. Il finale rimane aperto, vedremo come l’autrice ha proseguito le avventure dei suoi Prescelti.

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5 Comments
  • Sara Sara
    30 Luglio, 2020

    Ciao! Ovviamente non ho letto la parte sugli spoiler, dato che prima o poi vorrei leggerlo per farmi un’idea. Diciamo, però, che nemmeno io avevo amato la serie di Divergent. Avevo letteralmente adorato il primo, il secondo mi era piaciuto abbastanza… ma il terzo, il terzo proprio non mi è andato giù! Anche se purtroppo ho un serio problema con il terzo volume delle trilogie, la maggior parte delle volte finisco per bocciarlo! Ma mi consola sapere che anche a te non è piaciuto!
    Questo nuovo libro a livello di trama mi ispira, ma da quello che hai scritto forse è meglio leggerlo senza troppe aspettative!

    • recensione di Chiara sul blog Le Tazzine di Yoko
      Chiara Giovannini
      4 Agosto, 2020

      Eh la Roth non è certamente tra i miei autori preferiti, purtroppo non amo le sue scelte di trama (spesso ovvie e poco innovative). Non riesco mai ad affezionarmi ai suoi personaggi.
      Ti consiglio di leggere questo libro dato che hai letto la saga di Divergent, magari riuscirai ad apprezzarlo più di me.

    • Sara
      28 Agosto, 2020

      Ho letto tutta la recensione solo ora, dopo aver terminato la lettura del libro. Che dire… mi trovi assolutamente d’accordo sul fatto che le ultime 100/120 pagine risollevano il ritmo, peccato, perché avrebbe potuto “allungare” questa parte (e Mox wow, me lo immagino un po’ come Aquaman a livello fisico). Sinceramente la lentezza nella prima parte l’ho avvertita anche a causa degli estratti inseriti, che, anche se in parte spiegavano alcuni passaggi, a mio parere spezzavano davvero la continuità.
      SPOILER
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      anch’io non ho capito perché Ines è sparita, al di là della morte di Albie, che poi viene comunque spiegata, ma che avrei preferito fosse meglio caratterizzato. Tra l’altro a un certo punto ho anche pensato che facesse fare a Sloane la stessa fine di Tris e stavo per chiudere il libro …

  • Amy G.L.
    3 Agosto, 2020

    Alla Roth devo ancora perdonare qualche morte di troppo!! Però non mi aspettavo una recensione negativa, non mi era spiaciuto Divergent… peccato

    • recensione di Chiara sul blog Le Tazzine di Yoko
      Chiara Giovannini
      4 Agosto, 2020

      Se hai apprezzato tanto Divergent ti consiglio di leggere anche questo volume perché secondo me potrebbe piacerti. Secondo me coinvolge meno rispetto alla sua saga d’esordio anche se questo è solo il primo volume, si pensa, di una duologia, ma vedremo.

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