Intervista a Clea Benedetti
- Oggi per la nostra rubrica una bevuta in compagnia abbiamo il piacere di ospitare Clea Benedetti, autrice del romanzo Il Guerriero dell’eternità (QUI la mia recensione).
- Complimenti per il tuo esordio, a soli diciotto anni pubblicare con una grossa CE non è da tutti. Mi racconti qualcosa del percorso che ti ha portato alla Fabbri Editore?
- Com’è nata l ’idea che ha portato alla stesura di “Il Guerriero dell’eternità”?
- Il tuo romanzo è un fantasy dieselpunk. Potresti spiegare ai nostri lettori di cosa si tratta?
- Cosa mi racconti di Dunter Steel? Come hai scelto il nome del protagonista?
- Cos’è un Vegliante?
- Nephilim e Umani si sono contesi il mondo per lungo tempo. Mi parli di queste due razze e della loro storia?
- Parlami del rapporto tra Dunter e Laurent.
- Uno dei protagonisti della storia è Bannin, il re cremisi. Più che il vero sovrano, egli è prigioniero nel suo stesso palazzo. Mi parli di lui? Avevi deciso il suo ruolo fin dall’inizio?
- Potresti scegliere una citazione dal tuo romanzo e condividerla con i nostri lettori?
- Il seguito è già pronto? C’è già una data di uscita?
Intervista a Clea Benedetti A CURA DI STREGA DEL CREPUSCOLO (Chiari)
Benvenuta nel salotto virtuale de Le Tazzine di Yoko.
È stato molto casuale in realtà, poiché ho conosciuto uno scrittore che vive molto vicino casa mia – che ha pubblicato Suerte, per Einaudi – che mi ha indirizzato verso il suo agente, Piergiorgio Nicolazzini, e lui poi mi ha promosso e mi ha fatto avere il contratto.
Sembra da pazzi, ma stavo guardando i cartoni animati in televisione e c’era questo personaggio con un mantello rosso, ed ho pensato “Perché non creare un personaggio con un mantello rosso?” e alla fine il romanzo l’ho scritto, anche se Dunter ha tutto fuorché il mantello famoso.
Il dieselpunk è una branca del più classico steampunk, che risponde alla domanda: e se il futuro fosse accaduto prima? Poiché si tratta di usare mezzi moderni in un’epoca medievale, nello steampunk si tratta dei mezzi a vapore, nel dieselpunk si tratta dei mezzi a benzina.
Sono molto appassionata della serie di videogiochi di Devil May Cry, il protagonista si chiama Dante. Mi piaceva molto come suonava, così ho cercato qualcosa per ricordarlo, e seppellendomi in pagine di wikipedia di cui quasi nessuno conosce l’esistenza ho scoperto che la parola Dunter – pronuncia “Danter” – è il termine in lingua gallese per la creatura mitologica del Berretto Rosso. Mi piaceva e l’ho utilizzato.
I Veglianti sono dei custodi della religione, vengono scelti come figure molto potenti per difendere la dottrina. Ancora non ho approfondito la loro figura, ma nei prossimi libri lo farò e verranno introdotti anche gli altri tre.
[custom_frame_right][/custom_frame_right]Abbiamo molto tempo, no?
I Nephilim sono stati i primi ad abitare il mondo di Ëa, erano creature molto magiche, unite alla terra e al potere che scorreva in essa. Non hanno sempre avuto il dono della lunga vita, ma esso è stato dato loro a seguito di alcune scelte compiute dagli dei stessi. Erano un popolo votato alla pace, che aveva rispetto per le altre culture, e ovviamente conoscevano e navigavano benissimo il globo.
Gli uomini vivevano più a sud, nell’isola di Làmia. A causa del loro egoismo hanno portato alla venuta del Caos che ha distrutto il luogo in cui vivevano, portando la glaciazione. Quando si sono stabiliti in Layenna hanno da subito provato ad impadronirsi delle conoscenze dei Nephilim per rubare loro il territorio ed il potere bellico – e sappiamo tutti com’è andata a finire.
Cosa ti ha spinto a scrivere di Nephilim?
All’inizio li avevo chiamati “Elfi”, ma stonava con la storia dieselpunk, e alla fine ho optato per chiamarli Nephilim. Non sono realmente metà angeli e metà umani, non seguo la mitologia. La loro parte “angelica” possiamo dire che sia quella legata alla magia, che dona loro la grazia.
Loro ho voluto pensarli come due migliori amici, cresciuti insieme, anche se Dunter ha sempre saputo che Liven non fosse il suo vero padre. Laurent ha sempre fatto di tutto per farlo sentire a casa, e anche dopo sono rimasti in stretti rapporti. Laurent vede in lui una guida, un punto di riferimento, e Dunter vuole proteggerlo perché è suo compito proteggere la sua famiglia.
Sì, lui lo avevo deciso sin dall’inizio. Bannin è il mio personaggio preferito, e man mano nei libri avrà parti più ampie. Nella mia testa, Dunter è il più coraggioso ma anche il più ingenuo, crede che tutto possa essere risolto con amore e salvato dal pericolo – come un eroe. Bannin al contrario è più “crudele”, non si fa scrupoli e per i suoi fini è disposto a percorrere qualsiasi sentiero, sebbene faccia tutto per il bene e per la salvezza, reputa anche la guerra e lo sterminio un mezzo accettabile. Questa differenza tra loro sarà molto accentuata nel secondo romanzo, dove li vedremo persino combattersi a causa delle loro divergenze ideologiche.
Non ne ho una preferita, ma: “Che possa sempre soffiare il vento sotto le vostre ali, e possa sempre esserci terra sotto i vostri piedi”.
Ne ho scritto metà, e sto andando avanti, ma purtroppo ancora non ho notizie.
Grazie mille per la tua disponibilità.
Ellenita
7 Luglio, 2015Stupendi i capelli dell’autrice!!!