I’m a Wolf, but I Won’t Harm You: un manhwa carinissimo e… strambo

Buonasera cuicchiaini, oggi vi parlo di un manhwa carinissimo e… strambo: I’m a Wolf, but I Won’t Harm You. Il manhwa è tutto incentrato sulla storia d’amore dei protagonisti, che sono zuccherosissimi! Ogni tanto è bello leggere storie così.

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I’m a Wolf, but I Won’t Harm You cover per la recensione del manhwa sul blog Le Tazzine di YokoI’m a Wolf, but I Won’t Harm You

di 옆집언니, 우유양
CAPITOLI: 86 (in corso)

Una lettura piacevolissima, 4 TAZZINE TONDE TONDE!
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Siamo in un mondo fantasy dove le persone sono anche animali… più o meno. Diciamo che gli essere umani hanno caratteristiche animali? Insomma tutti i personaggi sono disegnati come persone con dei tratti animali. In questo mondo così strano (dove la gente ha quattro orecchie – due umane e due aniamli), Lucy, figlia della potentissima famiglia Leopardi, risulta ancor più strana. La nostra protagonista infatti è l’unica pecora in una famiglia di leoni. Per via della sua famiglia Lucy è sempre trattata con rispetto da chi incontra, ma viene anche sempre emarginata a causa della sua diversità. Lei stessa si isola e passa tutto il tempo da sola alle feste. Questo fino a che un giorno Roman, figlio dei ricchissimi Baskerville, non fa amicizia con lei. I Baskerville sono una famiglia di ricchi imprenditori, lupi e famosi per essere maledetti… ma nessuno sa bene cosa sia questa maledizione. Fino a che Roman non si innamora di Lucy e il cuore inizia a fargli male…

Dunque, questo fumetto è strano forte, ma è carino da morire.

I’m a Wolf, but I Won’t Harm You immagine per la recensione del manhwa sul blog Le Tazzine di YokoI Baskerville, come forse avrete già intuito dal fatto che sono lupi, possono amare una sola persona per tutta la vita e se la perdono questo li porta alla pazzia e alla morte. Roman, un lupo, che si innamora di Lucy che è una pecora, ha già quel che di assurdo, ma tenero. Quando anche Lucy si rende conto di provare qualcosa per lui la storia prende una piega di una dolcezza infinita.

Ho adorato molte cose di questa stranissima serie, incentrata solo sulla storia d’amore dei protagonisti. Una delle cose che ho amato di più in assoluto sono le famiglie dei protagonisti.

Lucy non è mai, in alcun modo, stata discriminata, maltrattata o abbandonata dalla sua famiglia, nonostante la sua immensa diversità. Anzi è stata amata e supportata in ogni sua scelta. Non è così scontato in una serie coreana, di solito discriminazioni e abusi verbali o fisici sui personaggi femminili ci sono anche in contesti migliori. Come dicevo i genitori di Lucy e il fratello minore la adorano e le darebbero il mondo. Lei è consapevole di essere comunque fortunata ad avere una famiglia del genere.

I’m a Wolf, but I Won’t Harm You immagine per la recensione del manhwa sul blog Le Tazzine di YokoPer quando riguarda Roman: la madre è morta, il padre è impazzito a causa della perdita e lui è stato praticamente cresiuto dai suoi due fratelli maggiori, che lo adorano e non riescono ad essere troppo severi. Quando si innamora di Lucy, i due tentano di aiutarlo più che possono. Questo protagonista maschile però è stato creato per essere un ingenuo, quindi risulta di una dolcezza disarmante.

Il che ci porta alla loro storia d’amore: zucchero puro. Ci saranno, ovviamente, alti e bassi e momenti in cui un minimo anche il protagonista maschile ci starà sulle scatole. Di questo dettaglio dirò solo che mentre tentavo mentalmente di scuotere Lucy un paio di accidenti glieli ho mandati. Ma dato che, per via del suo carattere chiuso, quegli accidenti prima se li beccava Lucy direi che siamo pari. In ogni caso quando si mettono insieme sono di una dolcezza veramente infinita.

In definitiva questa stramba serie risulta piacevole per la seplicità, la dolcezza …e l’immediatezza, dato che in alcune serie (non faccio nomi) dopo 40 episodi sperare che si mettano insieme i protagonisti è un miracolo.