Yu Yu Hakusho: recensione del liveaction Netflix


Buona sera cuplovers, dopo il successo planetario di One Piece, Netflix ci riprova con una serie ispirata a uno degli shonen più popolari del mondo: Yu Yu Hakusho. A non aver visto l’anime o letto il manga devo essere rimasta solo io. Beh, in realtà qualche puntata dell’anime l’ho anche vista mentre mio fratello faceva l’ennesimo rewatch… tuttavia la lunghezza dell’anime e i tanti combattimenti non mi hanno incoraggiato a proseguire la visione così, quando è uscito questo liveaction di sole cinque puntate, ho pensato di dargli una possibilità.

nel piattino abbiamo:
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TRATTO dall’omonimo manga scritto e disegnato da Yoshihiro Togashi

Una bella visione, 4 TAZZINE TONDE TONDE
voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine tazza giù
Yu Yu Hakusho è un liveaction riuscito, nonostante abbia delle pecche e sia senz’altro molto inferiore a One Piece. Il primo tasto dolente è senza dubbio rappresentato da, come amo chiamarli, trucco e parrucco. Si nota da subito che il badget di questa serie non è alto e lo si nota, tra le tante cose, appunto guardando la qualità delle parrucche che, in special modo quella di Kurama, è davvero bassa. Per quanto riguarda i costumi, i vestiti/uniformi, perennemente indossati dai quattro protagonisti, non brillano certo per bellezza, ma sono abbastanza fedeli. Gli effetti speciali sono accettabili, mentre non mi sono dispiaciute le scene di combattimento.

Nel complesso questo nuovo liveaction mi è piaciuto e spero nell’uscita di una seconda stagione, sebbene abbiano voluto dare a questa prima un finale che, in caso non venga rinnovata, lascia comunque soddisfatti gli spettatori.

In Yu Yu Hakusho esistono due mondi quello umano e quello degli spiriti, due mondi che dovrebbero essere nettamente separati ma, inesorabilmente, la barriera che li separa si sta affievolendo permettendo a diverse di queste creature di penetrare nel nostro mondo. Yusuke Urameshi è un giovane teppista che passa le sue giornate a litigare con il rivale Kuwabara e con l’amica d’infanzia Keiko. Anche se non è certo un allievo modello, sotto sotto, Yusuke ha un buon cuore e sarà proprio questo a metterlo nei guai. Yusuke perde la vita per salvare quella di un bambino che sta per essere investito ma, una volta giunto negli inferi, il piccolo Enma (il sovrano del mondo infernale) gli propone un insolito patto: se Yusuke accetterà di diventare un detective infernale e di combattere per fermare gli yokai che stanno invadendo la terra, lui lo riporterà in vita. Dopo averci riflettuto un bel po’ (più di quanto mi sarei aspettata) Yusuke accetta.

Accompagnato dalla dolcissima Botan, Yusuke dovrà imparare nuove tecniche di combattimento che lo condurranno dritto alla porta della sensei Genkai.

Una delle cose che apprezzato di questa prima stagione è che c’è un certo equilibrio tra la parte iniziale della storia, l’allenamento e poi la parte finale incentrata sulle battaglie che si tengono nella residenza di Sakyo. I villain di questa prima stagione sono tutti interessanti, anche se non caratterizzati allo stesso modo. Sakyo, la mente dietro a tutto, è un freddo uomo d’affari deciso ad abbattere la barriera esistente tra il mondo dei mortali e quello degli yokai. È freddo, annoiato, sembra che non provi più nulla e che, per questo, sia costantemente alla ricerca di un limite da superare… Tra i suoi alleati/collaboratori ci sono gli inquietanti Toguro minore e Toguro maggiore. Inquietante e un po’ stralunato il primo, spaventoso e spietato il secondo. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla caratterizzazione di Toguro maggiore e devo dire che il suo finale mi è piaciuto molto…

Nel corso delle puntate, Yusuke farà la conoscenza di Kurama e Hiei, due demoni (più o meno) che, per diverse ragioni, finiranno anche loro per combattere nella residenza di Sakyo. Hiei è alla ricerca della sorella da cui è stato separato da bambino e che si trova proprio nella residenza, prigioniera di uno degli ospiti di Sakyo, mentre Kurama vuole semplicemente aiutare l’amico.

La storia narrata in questa prima stagione è interessante, c’è un buon equilibrio tra combattimenti e introduzione dei vari personaggi, il cast non è male (alcuni attori convincono di più, altri meno), i mostri sono… abbastanza spaventosi tanto da sfiorare l’horror in certe scene. Il mio personaggio preferito è Kuwabara, ma devo dire che mi hanno convinto più o meno tutti, specialmente Botan e piccolo Enma. Sebbene sia lontano dai livelli di One Piece, consiglio di dare una possibilità a questo liveaction di Yu Yu Hakusho.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il finale con Genkai e Toguro Minore che si incontrano “all’altro mondo” mi è piaciuto molto e immagino che, in qualche modo, Genkai tornerà in vita… Il finale è sufficientemente chiuso da non lasciare la necessità di fare una seconda stagione, tuttavia, non mi dispiacerebbe rivedere Yusuke, Kurama, Hiei e Kuwabara alle prese con una nuova missione.