One Piece: recensione del liveaction Netflix

Buon giorno cuplovers, oggi torno sul blog per parlarvi della serie tv del momento, in testa alla classifica dei titoli più visti su Netflix in ben 84 paesi, ovviamente sto parlando di “One Piece”, la serie liveaction tratta dal manga di Eiichiro Oda. One Piece non è il primo tentativo di adattare un anime in live action, ma se i suoi predecessori hanno fallito, sembra proprio che la ciurma di cappello di paglia sia destinata a ribaltare la situazione, non resta che sperare che Netflix rinnovi la serie per una seconda stagione… Siete pronti a partire alla ricerca del One Piece?

locandina liveaction One Piece recensione su le tazzine di Yokonel piattino abbiamo:
recensione film serie tv drama FANTASY sul blog Le Tazzine di Yoko

One Piece

DEATORI: Matt Owens, Steven Maeda
TRATTO DA il manga di Eiichirō Oda
STAGIONI 1 -in attesa di rinnovo, anche se sembra certo-


Direttamente tra le mie preferite nonostante qualche difetto
voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolo

Quando, mesi fa, Netflix ha annunciato l’uscita della serie tv di One Piece uno dei miei primi pensieri è stato: ecco la mia occasione per vedere questa storia. Tanti anni fa avevo guardato qualche puntata dell’anime senza poi proseguirlo, ho sempre pensato di recuperarlo, anche perché mio fratello è un grande fan (è in pari col manga) e mi ha sempre parlato in toni entusiastici di questo prodotto (è il suo manga preferito) ma il numero di puntate, più di ottocento, mi ha sempre scoraggiato… Il live-action Netflix conta, per la prima stagione, solo otto puntate e sono state assolutamente perfette per permettermi di scoprire il mondo creato da Oda. E il bello è che questo adattamento si rivolge soprattutto a chi, come me, non conosce One Piece, quindi, se non avete letto il manga e non avete visto l’anime è perfetto.

frame dal liveaction di Oce Piece su Le Tazzine di Yoko per la recensioneHo amato questa serie, è divertente, ricca d’avventura e azione, si vede che il cast si è divertito a girarla, che gli attori ci hanno messo l’anima in questo progetto, certo, la cgi non è sempre perfetta e alcuni costumi, magari, non sono così curati ma, nel complesso, trovo questo sia davvero un ottimo adattamento. Ho letto varie lamentele perché alcune cose non sono uguali all’anime ma bisogna anche tenere presente che certe cose, che nella versione animata funzionano bene, in liveaction potrebbero risultare ridicole o peggio. Ho adorato i protagonisti e il legame d’amicizia che sia crea tra loro ed è assolutamente impossibile non adorare Luffy, la sua allegria è contagiosa, tanto che mi sono spesso ritrovata a sorridere durante la visione delle puntate.

Questa prima stagione narra quello che è l’inizio di una grande avventura che porterà Luffy e i suoi amici a realizzare i propri sogni o, quanto meno, ad andarci il più vicino possibile. Luffy è un ragazzo sempre allegro, buono e gentile che sogna di diventare il Re dei Pirati e di trovare il famigerato tesoro di Gold Roger, quell’One Piece che da il titolo all’opera e che nessuno sa cosa sia. Certo, l’inizio non è dei migliori, visto che Luffy non ha né una nave, né una ciurma e che finisce addirittura catturato dalla piratessa Alvida ma questo è solo l’inizio.

Ben presto la strada di Luffy incrocia quella di Nami e Zoro. La ragazza sta cercando di rubare la mappa per la rottaframe dal liveaction di Oce Piece su Le Tazzine di Yoko per la recensione maggiore, la stessa che anche Luffy sta cercando mentre Zoro… è legato al patibolo e non se la sta passando molto bene. La mappa è un elemento fondamentale per la ricerca del One Piece ed è così che i tre ragazzi si ritroveranno a combattere fianco a fianco contro gli uomini della marina e finiranno per diventare una vera e propria ciurma.

La serie riesce a introdurre bene tutti personaggi principali grazie a dei flashback che permettono allo spettatore di conoscerli e capirli meglio, devo dire che ho amato in maniera particolare le backstory di Sanji e Nami. Sfido a non commuoversi un po’ per una certa scena su una certa isola sperduta…

Mi sono piaciuti i combattimenti, il potere di Lufy funziona bene e ci sono diverse tipologie di villain cosa che ho adorato. Se Bugy, dapprima, sembra molto minaccioso, col passare delle puntate diventa sempre più divertente, Mihawk è un villain decisamente più serio e pericoloso ma non poi così malvagio, mi è parso più che altro molto Da liveaction a manga di One Pieceligio al dovere, mentre Arlong è colui che incarna la vera minaccia di questa prima stagione: crudele, violento, spietato. Con Arlong viene anche introdotto un altro aspetto interessante della storia ovvero le tensioni tra umani e uomini pesce. Si intuisce che questo problema non finisce con Arlong e che, nelle prossime stagioni, potremmo anche assistere a una vera e propria rivolta… chissà. Ho adorato Garp, il viceammiraglio che da la caccia a Lufy e alla sua ciurma, l’attore mi piace moltissimo e sono rimasta sorpresa sulla rivelazione che lo riguarda, in generale, tutta la parte sulla marina mi è piaciuta.

One Piece è davvero un buon prodotto liveaction, i personaggi funzionano, gli attori sono perfetti, la storia ha il giusto mix di azione, avventura e qualche momento commovente. Alcuni set mi sono piaciuti moltissimo (il Baratie) altri un po’ meno, complessivamente, sia i costumi che alcuni effetti speciali sono migliorabili ma confido che per la seconda stagione facciano di meglio visto il successo di questi primi otto episodi.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Non mi aspettavo che Garp fosse il nonno di Lufy e ora sono curiosissima di scoprire più cose sulla sua famiglia. Mi piace il rapporto che hanno, perché, nonostante tutto, è ovvio che si vogliono bene anche se, mettere una taglia sulla testa del proprio nipote non è certo il tipico regalo che ti aspetteresti da un nonno… la scena finale con diversi personaggi di spalle che studiano la taglia su Lufy con l’ovvia intenzione di dargli la caccia lascia in sospeso quel tanto che basta per lasciare nello spettatore la curiosità di vedere la seconda stagione.

Spero che la seconda stagione esca al più presto e voi?