The Bear: recensione della prima stagione della serie con Jeremy Allen White

Buon giorno cuplovers, oggi vi parlo dell’ultima serie tv che ho visto 🙂 “The Bear” è una serie molto famosa di cui ho sentito parlare tanto e, da un po’ di tempo, è letteralmente impossibile non vedere il protagonista, Jeremy White, ovunque dopo che ha girato una pubblicità per Calvin Klein. Così, alla fine, anche io mi sono decisa a iniziarla. The Bear merita i premi vinti? La prima stagione mi ha decisamente convinto, sebbene non sia davvero il mio genere e voi, l’avete vista?

la locandina The Bear su le tazzine di yoko per la recensionenel piattino abbiamo:
recensione film serietv DRAMA sul blog le tazzine di yokofilm o serietv commedia

The Bear

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PREMI VINTI: golden globe per miglior attore e miglior attrice in una serie commedia

Bellissimo: CINQUE TAZZINE MENO QUALCHE PICCOLA COSINA
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The Bear è una serie notevole dalla trama in apparenza semplice che cattura lo spettatore dal primo momento grazie, soprattutto, alla bravura dell’attore protagonista.
The Bear non è assolutamente il genere di serie che guardo di solito, ma, dopo averla sentita nominare tanto spesso e aver visto l’attore protagonista ovunque mi sono incuriosita così tanto da volerla iniziare.
The Bear è una serie che parla di famiglia e di lutto è stata una visione che mi ha davvero coinvolto tanto che sono arrivata alla fine della prima stagione senza nemmeno accorgermene.

La storia di base è molto semplice seppur intrigante, Carmen Berzatto detto Carmy è uno chef di successo che è riuscito ad arrivare, giovanissimo, a dirigere uno dei ristoranti più prestigiosi del mondo. La serie ha inizio però nel momento forse più basso per lui… i fasti del passato sono lontani, Carmen ha lasciato tutto quando ha ricevuto la notizia che suo fratello maggiore si è suicidato lasciandogli in eredità il ristorante di famiglia.

Ci sono moltissime cose che questa prima stagione di The Bear accenna senza però approfondire più di tanto in modo da lasciare la curiosità di proseguire nella visione. Perchè Mikey si è suicidato? C’entrano le droghe? I debiti? O c’è dell’altro? Mikey e Carmy negli ultimi anni si erano allontanati perché Mikey si era rifiutato di lasciar lavorare il fratellino al suo fianco. Mikey aveva compreso il talento di Carmy e aveva probabilmente capito che sarebbe stato sprecato nel ristorante di famiglia, per questo lo ha allontanato, spingendolo a fare carriera. I due però avevano finito per allontanarsi troppo, Carmy era stato in breve tempo risucchiato nei ritmi disumani e stranianti di un ristorante tra i migliori al mondo e Mikey aveva i suoi problemi. I due non hanno mai avuto l’opportunità di chiarirsi ed è per questo che, dopo la morte di Mikey, Carmy si sente in dovere di risollevare le sorti del ristorante di famiglia. Ristorante che Mikey ha lasciato proprio a lui e che non naviga in buone acque.
Abituato a tutt’altre cucine, Carmen avrà non pochi problemi a trattare con gli ex dipendenti del fratello, in primis con il cugino Richard. Richard vede di cattivo occhio qualsiasi cambiamento apportato da Carmy al locale, quasi che migliorare la situazione sia un insulto a Mikey. Il personaggio di Richard è difficile da tollerare: è sciocco, violento, si rifiuta di ascoltare gli altri e pensa di poter fare tutto quello che vuole ma è buono solo a fare casini che poi, Carmy è costretto a dover sistemare. Nel corso della prima stagione sono arrivata un po’ a comprenderlo, Richard era davvero molto legato a Mikey e, per lui, accettare la leadership di Carmy, vuol dire accettare la morte di Mikey, è come se la rendesse più vera. Questo non toglie che Richard sia un soggetto problematico, troppo incline alla violenza e assolutamente incapace di stare al suo posto.

The Bear riesce a mantenere un precario equilibrio fra il drammatico, il nevrotico e il paradossale mostrando impietosamente tutte le difficoltà e le problematiche di gestire un ristorante. Ci sono momenti in cui è impossibile capire come Carmy riesca a non spaccare tutto e andarsene. La cucina è come una famiglia e quella che si è ritrovato a dover gestire non è per niente facile. Oltre al cugino molto problematico c’è Tina, che adorava Mikey e

trova difficile obbedire a Carmy, Marcus un giovane e talentuoso pasticcere un po’ troppo sensibile e Sydney una ragazza determinata giunta al ristorante per imparare da Carmy e che non riesce a capacitarsi della sua… caduta di stile. Sydney è talentuosa e intelligente ma, a volte, è fin troppo presuntuosa e si aspetta che Carmy sia sempre bendisposto nei suoi confronti che accetti tutte le sue proposte senza riserve. Ho apprezzato il suo personaggio ma, più volte, ho pensato che quel ristorante non fosse l’ambiente giusto per lei… chissà se la serie mi darà ragione o meno.

The Bear è una serie davvero diversa dalle altre che riesce a catturare lo spettatore in modo inaspettato, considerando il tema che tratta, dal ritmo frenetico e che si regge moltissimo sulle spalle del protagonista un Jeremy White davvero bravissimo. Nonostante non sia davvero il mio genere l’ho divorata e sono curiosa di iniziare la seconda stagione.