It’s okay to not be okay: una nuova favola versione drama

Buongiorno cucchiaini, ormai vi siete rassegnati a vedermi scrivere solo di drama coreani, vero? Ultimamente sono davvero in fissa e oggi vi parlo di un piccolo gioellino intitolato “It’s okay not be okay”, un drama dolcissimo e molto particolare, con una colonna sonora fantastica e attori incredibili.

nel piattino abbiamo:

It’s okay to not be okay

STAGIONI : 1
EPISODI: 16

4 TAZZINE E MEZZO, un piccolo capolavoro
tazzina miki uptazzina miki uptazzina miki uptazzina miki up

Moon Kang-Tae è un operatore sanitario che lavora nel reparto psichiatrico di un ospedale. Orfano, con un fatello maggiore autistico che richiede il più delle volte tutte le sue attenzioni, il ragazzo non ha tempo di pensare all’amore… nemmeno a se stesso il più delle volte. La sua vita prende una piega particolare quanto incontra Ko Moon-young, una scrittrice di libri per bambini di cui il fratello è un grande fan. La donna è tutt’altro che socievole, ma i loro destini sembrano incrociarsi fin dal passato.

Questa serie, incentrata comunque su una storia d’amore, è molto particolare. Ogni episodio ha il titolo di una favola e fa riferimento a quest’ultima. A volte, come nel caso de “La bella e la bestia” o di “Il re dalle orecchie d’asino”, è riferita a favole conosciute; altre, come nel caso di “Alla ricerca delle facce perdute” le favole sono quelle scritte dalla protagonista.

La storia che è essenzialmente una storia d’amore e di guarigione, ma senza i classici alti e bassi, che sarebbero praticemnte impossibili dato la caratterizzazione dei personaggi. Ha moltissimi punti a suo favore: gli attori, tutti bravissimi, interpretano personaggi ben caratterizzati e interessanti. La storia è appassionante nella sua semplicità e dolcezza e i continui riferimenti alle favole rendono tutto ancora più bello e coinvolgente. Altro cosa assolutamente positiva è anche la musica: perfino io che non capisco una parola di coreano mi sono appassionata alle canzoni al punto che in questo momento, mentre scrivo, mi fanno da accompagnamento.

La serie prende anche perchè la protagonista non è la classica eroina tragica che ha bisogno di essere salvata… anche se Ko Moon-young ha effettivamente bisogno di essere salvata, in un certo senso. Il fatto che scriva libri per bambini, che abbia un disturbo della personalità antisociale e il suo comportamento spesso estremo, la rendono una protagonista interessante e fuori dagli schemi, oltre che molto divertente. Ci sono scene veramente fantastiche, in cui ti pieghi in due dalle risate. Anche il suo amore per Moon Kang-Tae è ossessivo, possessivo e un po’ spaventoso.

Il protagonista invece è un concentrato di bontà e buoni sentimenti, ma è anche estremamente represso. Imbottiglia tutto, perchè il suo scopo principale, quello per cui la madre l’ha praticamente messo al mondo, è avere cura del fratello autistico, ed è emotivamente atroce, ma estremamente coinvolgente, il modo in cui questo personaggio si presenta. Se Ko Moon-young sembra una mina impazzita, lui sembra una bomba pronta all’esplosione. E’ un personaggio così estremamente umano che non puoi che apprezzarlo.

Suo fratello maggiore, Moon Sang-tae, è interpetato benissimo. Ho veramente apprezzato la bravura dell’attore, è stato grandioso. Come personaggio è molto amabile e mi è piaciuto che per una volta non fosse il “classico” personaggio autistico. Solitamente quando si vede sullo schermo un personaggio autistico è estremamente intelligente, al livello di genio, o solo un’infinita fonte di problemi. Qui è reso in una veste più normale, secondo me anche in modo più realistico, ed è un personaggio davvero molto apprezzabile.

Essenzialmente sono l’insieme delle caratteristiche di questi tre personaggi che si ritrovano a vedersela gli uni con gli altri che rende la storia affascinante e coinvolgente. Finisci per innamorarti di loro, per i loro difetti addirittura. Questo da solo dovrebbe far capire quanto è stato fatto bene questo drama. Al punto che non ti frega quasi che i protagonisti abbiano tutta la sfiga del mondo -una quantità di sfiga che non è umanamente possibile, dai!-. Se uno avesse davvero questa quatità di sfiga dovrebbe direttamente puntare a Lourdes.

Questo telefilm lo trovate sottotitolato in italiano su Netflix e non posso fare a meno di consigliarvelo 🙂