The Boys: recensione della terza stagione
Buon pomeriggio cuplovers! Ultimamente sono uscite tantissime serie tv che stavo aspettando da tempo *_* e non vedo l’ora di parlarvene. Una di queste è senza dubbio The Boys, la cui terza stagione era tra le più attese di sempre.
Nonostante questa terza stagione mi sia piaciuta, il finale mi ha lasciata… un po’ perplessa. Se è vero che i personaggi vengono ulteriormente approfonditi così come i rapporti tra loro, non ci sono stati quei grandi cambiamenti negli equilibri di potere come mi aspettavo e questo mi ha lasciato delle perplessità su questa stagione. Il finale non mi ha lasciato col fiato sospeso come gli altri, insomma, una bella stagione ma un pochino sottotono rispetto alle precedenti.
nel piattino abbiamo:
The Boys
CREATO DA Eric Kripke
STAGIONI 3 -in corso-
DISPONIBILE su Prime Video
4 TAZZINE E MEZZO
La terza stagione di The Boys mi è piaciuta molto ma, arrivata, alla fine devo ammettere che, sebbene le puntate siano state tutte interessanti, la storia non è andata così avanti come immaginavo.
La storia si apre con i nostri Boys divisi, Butcher è deciso a trovare un modo per distruggere Homelander (Patriota), Hughie lavora per la deputata Victoria Neuman convinto di stare finalmente facendo la sua parte per fermare i Super ma senza sporcarsi le mani. Peccato (e mi è spiaciuto tantissimo per lui) che il ragazzo scopra fin troppo presto che la Neuman non è altri che un altro Super, e non uno qualsiasi, ma proprio la spacca teste. Avevo immaginato che Victoria sarebbe stata uno dei personaggi centrali di questa stagione e, invece, rimane, purtroppo, un po’ marginale. In ogni caso, la scoperta che l’unica persona che sembrava poter tener testa alla Vought in modo legale, non è altri che l’ennesima super violenta getta Hughie nello sconforto, spingendolo ad abbracciare il modus operandi di Butcher. Il personaggio di Butcher inizia una rapida discesa agli Inferi, se, all’inizio aveva ancora qualche remora morale, la morte di Rebecca gli ha fatto perdere qualsiasi freno. L’uomo è disposto non solo ad assumere il compost v temporaneo, pur di avere dei poteri e lottare ad armi pari con i Super ma, quando risulta evidente che questo non basta per eliminare Homelander, decide di mettersi sulle tracce dell’unico Super che potrebbe uccidere l’odiato nemico.
Chiodo scaccia chiodo e chi, se non Soldier Boy (Soldatino), potrebbe sconfiggere Homelander? La storia di Soldier Boy mi è piaciuta molto così come il mistero circa la sua sorte. Soldier Boy era un prototipo per Homelander che, una volta diventato inutile, è stato… abbandonato dalla Vought. Mi piace l’idea che, al di sopra di tutti, il vero villain non abbia un volto chiaramente identificabile. Certo, si potrebbe dire che la Vought è incarnata da Stan Edgard, ma non c’è solo lui… si può forse dire che il vero villain di The Boys è il capitalismo sfrenato, l’inaridimento delle persone… La Vought ha creato Soldier Boy e l’ha abbandonato quando non le serviva più, ha creato Homelander per rimpiazzarlo e non dubito che, se solo Homelander non fosse quello che è, avrebbero tentato di rimpiazzare anche lui già da tempo. La decisione di Butcher di scoprire come hanno ucciso Soldier Boy, poterà i Boys alla scoperta che il Super non è affatto morto e proprio la loro irruzione nel laboratorio dove è prigioniero porteranno alla sua liberazione. Soldier Boy è un Super traumatizzato, soffre di stress post-traumatico al pari di un soldato di ritorno da una guerra peccato che, se lui perde la testa a causa di qualche brutto ricordo o incubo a occhi aperti, esplodono edifici e muoiono decine di persone. Soldier Boy è un personaggio interessante, Jensen Ackless mi è piaciuto moltissimo in questo ruolo, peccato che il personaggio non sia stato approfondito come meritava. Grazie a Soldier Boy conosciamo anche quel che rimane della prima squadra di Super e viene approfondito in modo molto particolare anche Black Noir. Il problema che ho avuto con questa stagione è che tutti questi tentativi di approfondire i personaggi rimangono “superficiali”. C’erano tantissime cose che avrei voluto sapere su Soldier Boy e Black Noir e, invece, molte delle mie domande sono rimaste (per ora) senza risposta. Questa terza stagione non mi è piaciuta? Al contrario però avrei preferito, invece di sorbirmi il triangolo amoroso tra Abisso, la moglie e Timothy, o le momentanee prese di coscienza di A-Train, scoprire più cose su Soldier Boy e Black Noir.
La terza stagione di The Boys è sicuramente piacevole da guardare, mi ha intrattenuto, i personaggi mi piacciono, adoro come hanno trasformato i super da eroi a villain ma ho avuto la netta sensazione che alcuni personaggi siano stati un po’ sprecati. L’azione non manca così come le scene forti, ci sono dei bei colpi di scena ed Anthony Starr non delude mai dando vita a un Homelander sempre più sociopatico che cerca disperatamente qualcuno cui legarsi, ma senza esserne davvero in grado. The Boys ci mostra un’America popolata da invasati, da persone capaci di restare fan di Homelander nonostante la sua crudeltà, e dove il potere vero è ormai in mano ad aziende senza scrupoli.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Homelander e la sua ricerca di qualcuno che lo capisca, che gli voglia bene e lo accetti sono stati resi benissimo. Dapprima aveva cercato una madre nella figura di Madelyn poi una compagna in Stormfront (l’unica che, forse, effettivamente, sarebbe rimasta al suo fianco, se non fosse stata ridotta a quel modo, chissà…) poi un minimo di affetto nel padre che lo rifiuta, l’unico che gli rimane è Ryan che il nostro Super dalla chioma bionda sembrerebbe voler trasformare in un’altra versione di se stesso. Ryan è un personaggio di cui, finora, mi è sempre importato poco. Butcher ha cercato di aiutarlo e proteggerlo per esaudire l’ultima richiesta di Rebecca ma è pur sempre vero che è stato proprio Ryan a ucciderla, benché senza volere. Questo ha senza dubbio minato il suo rapporto con Butcher senza contare gli effetti del composto V sull’uomo che lo spingono ad allontanarsi dal bambino per paura di fargli del male. Ryan ha perso la madre, Butcher lo evita ed ecco che Homelander decide di presentarlo al mondo come suo figlio. Ryan resisterà alla tentazione di fare qualsiasi cosa per compiacere il padre? E Homelander non finirà per stufarsi del figlio?
La scelta di Soldier Boy di uccidere non solo Homelander ma anche Ryan è quella che segna la rottura tra lui e i Boys portando alla sua sconfitta e al sacrificio di Maeve. Da un lato ho sempre apprezzato Maeve e un po’ mi spiace che sia finita così, dall’altro devo dire che il suo personaggio stava un po’ perdendo di senso e che la sua uscita di scena non mi dispiace troppo. Delusa da Soldier Boy? Ma, alla fine, è un villain o no? Ni, Soldier Boy è un soldato e sembra non avere mezze misure per cui, quando scopre che quel pazzo di Homelander è suo figlio decide di eliminarlo e, quando scopre di avere un nipote, già che c’è, decide di far fuori anche il bambino per evitare futuri problemi. Drastico? Senza dubbio. Ma forse chissà, visto il finale, in cui Ryan sembra seguire le orme del padre, se lo lasciavano fare, Soldier Boy avrebbe risolto tutti i problemi. Se Homelander è la versione malvagia di Superman, Soldier Boy è la versione più pragmatica e spietata di Captain America. Un ottimo personaggio che, purtroppo, avrebbe avuto bisogno di un po’ di spazio in più per essere approfondito come meritava. Tornerà nella prossima stagione? Chissà…