Recensione alla prima stagione di Black Mirror

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Buonasera cuplovers! Torniamo a parlare di serie tv con la prima stagione di Black Mirror.
Dopo averne sentito parlare ovunque non potevo esimermi dal darle una chance e ho fatto bene!

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Black Mirror 

SERIE creata da Charlie Brooker
Stagioni 3 -in corso-
Il mio voto è di

Black Mirror è una serie davvero particolare, mi è piaciuta molto anche se il suo format mi ha lasciata un po’ perplessa. Si tratta di una serie antologica dove ogni puntata ha personaggi e storie diverse, è la prima serie di questo genere che vedo, sono abituata a serie dove, puntata dopo puntata, la storia si evolve, ci si affeziona ai personaggi ma non è questo l’intento di Black Mirror.
Ritengo che l’intento della serie sia far riflettere su tematiche attuali e, in questo, riesce perfettamente.

The National Anthem

Nella prima puntata ci troviamo nel nostro mondo di fronte a una situazione difficile. La principessa d’Inghilterra è stata rapita e, per salvarla, il primo ministro dovrà sottoporsi a un atto davvero disgustoso e umiliante: avere un rapporto sessuale con un maiale in diretta televisiva. L’uomo ovviamente tentenna, da un lato non vuole sottoporsi a una cosa così… Disgustosa, degradante e per di più in diretta televisiva, d’altro canto c’è in ballo la vita di una giovane donna. Per tutto l’episodio, tuttavia, è evidente come il potere non sia in mano ai politici o al terrorista (o chiunque sia) che ha organizzato tutto questo, quanto dell’opinione pubblica. Tutto dipende dagli indici di gradimento, da cosa la gente pensa che il primo ministro debba fare… se dovesse accettare di compiere un tale atto, il popolo ne sarà disgustato? Oppure vedranno il suo gesto come un sacrificio necessario per salvare una vita?
Quello che mi ha colpito di più è la chiara condanna contro la curiosità morbosa che ci spinge a informarci, a guardare, anche se ci è stato chiesto di non farlo, anche se sotto tutti i punti di vista sarebbe più rispettoso non guardare, scollegarci, anche solo per un attimo, da internet. Il finale della puntata, ovviamente, non ve lo svelo ma, per me, è stato molto inaspettato.

15 Millions Merits

Nella seconda puntata ci ritroviamo in un mondo futuristico/distopico dove le persone devono pedalare tutto il giorno sulla cyclette per ottenere crediti che danno loro accesso a… tutto, cibo, oggetti etc. L’idea non sembrerebbe neanche malaccio (a me non dispiace fare cyclette) peccato che questo mondo futuristico sia basato sulla pubblicità e che sia completamente privo di valori… o no?
Bing rimane profondamente colpito dalla splendida voce della bella Abi per cui comincia a provare dei sentimenti. Per aiutarla ad avere un’opportunità come cantante, Bing si mette d’impegno per acquistare un biglietto che le permetterà di partecipare a un talent show dove i concorrenti possono mostrare le loro doti. Purtroppo siamo in un mondo che non apprezza più le cose belle e pure ma dove a farla da padrone sono i desideri più istintivi e dove la cosa più importante è spingere le persone all’acquisto compulsivo di cose inutili. Cosa che, in effetti, succede anche adesso… quante volte abbiamo comprato qualcosa di cui non abbiamo davvero bisogno? Una cosa magari molto carina ma inutile?
Quando Abi dovrà scegliere se continuare a pedalare o diventare una delle protagoniste dei video erotici che vengono trasmessi in continuazione… la ragazza sceglie una vita umiliante, dove sarà quasi costantemente drogata per poter fare al meglio il suo lavoro, dove non sentirà nulla, pur di cambiare, pur di non dover più pedalare per tutte quelle ore. Come ci si può aspettare Bing è scioccato, ha sacrificato tanto per dare un’occasione ad Abi, perché tutti potessero sentire la sua voce e riscoprire una bellezza pura e autentica e per cosa?
Riuscirà a cambiare le cose?
Il finale fa riflettere ed è anche, a mio avviso, triste. Di fronte alla possibilità di migliorare la nostra vita, siamo davvero disposti a gettare tutti i nostri ideali? Siamo davvero così… vuoti?

The Entire History of You

L’ultimo episodio è quello che mi è piaciuto di più… ci troviamo in un futuro molto simile al nostro se non fosse per un’invenzione geniale. Quante volte vi siete dimenticati qualcosa? Quante volte qualcuno vi ha corretto dicendo: “Ma no non è andata così, ricordi male”?
Bene in questo futuro alternativo è stato inventato un chip (chiamato grain) che TUTTI hanno impiantato all’altezza del collo che permette di registrare tutto e di rivedere i nostri ricordi come se fossero un film.
Immaginate… potete rivedere TUTTO quello che è successo nella vostra vita, immaginate la comodità. Lo so, sarà banale, ma la prima cosa che ho pensato è stata: cavolo così non perderei più niente. Quante volte mi è capitato di perdere qualcosa? Semplicemente perché non mi ricordavo dove l’avevo messa? Tac, accendi il grain, vai indietro di qualche giorno e tac ecco dove hai lasciato l’orologio/anello/ombrello/qualsiasi cosa non troviate più. Comodissimo, ma c’è l’altro lato della medaglia. Perché sì ci sono cose che vorremmo non vedere, cose che preferiremmo non scoprire mai e ricordi che preferiremmo dimenticare per sempre.

Liam ha appena fatto un importante colloquio di lavoro ed è impegnato a rivedere tutto quello che è successo per capire se ha fatto una bella impressione o meno. Riguardando i filmati dei giorni precedenti però, nota delle cose che gli erano sfuggite. Alla cena che hanno fatto a casa di alcuni amici, sua moglie Fiona gli ha presentato Jonas… eppure, riguardando i filmati, non sembra proprio che Fiona abbia conosciuto Jonas da poco, tra loro c’è qualcosa, negli sguardi, nei gesti, che gli fa dubitare che i due si conoscano da poco tempo. Quando chiede spiegazioni alla moglie lei gli racconta di aver avuto una breve storia con l’uomo prima di conoscere lui… eppure… eppure Liam non è convinto e il dubbio comincia a scavare dentro di lui come un tarlo diventando ben presto un’ossessione. Cosa dovrebbe fare? Lasciar perdere e vivere nel dubbio?

Quando puoi rivedere una scena tutte le volte che vuoi è quasi impossibile dimenticarla e mettere da parte i dubbi.
Ricordare TUTTO, alla fine, si rivela essere anche controproducente, dimenticare, in certi casi, è l’unica cosa che ti permette di andare avanti e di mantenere un’amicizia o un rapporto d’amore e, soprattutto, che ti consente di perdonare.

Questa serie, nel bene e nel male, non può non colpire, gli attori sono molto bravi, i temi trattati sono interessanti e attuali e ogni episodio porta lo spettatore a porsi delle domande e a riflettere su dei problemi attuali e reali. Finora sono stata abituata a guardare serie molto più lunghe dove avevo modo di affezionarmi ai personaggi, di conoscerli a fondo e questo un po’ mi è mancato… più che una serie tv mi è sembrato di guardare 3 film uniti solo dal tema di fondo ma, per il resto, slegati l’uno dall’altro. Nel complesso, la prima stagione di Black Mirror mi è piaciuta molto, sono curiosa di vedere la seconda: assolutamente consigliata.

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3 Comments
  • Serena L.
    23 Ottobre, 2017

    Ne ho sentito parlare bene anche da altri e ho voluto leggere la tua recensione per vedere se trovavo nuova ispirazione ma niente, questo telefilm mi sa di troppo crudo per me

    • tazzine e zollette - strega del crepuscolo
      strega del crepuscolo (Chiari)
      23 Ottobre, 2017

      Io stessa l’ho provato a vedere dopo averne sentito parlare bene, è abbastanza crudo, più che altro nel primo episodio… diciamo che, più che scene, disturbanti, è il messaggio di fondo, a volte, ad essere sì molto realistico ma anche un po’ …. deprimente… diciamo ^^”

  • Sveva Sertiano
    24 Ottobre, 2017

    Non mi è piaciuta per niente, che delusione

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