Recensione a The Umbrella Academy stagione 1
Buon giorno cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv. Ammetto di avere un debole per le storie che narrano di supereroi non convenzionali, insomma non i classici Batman o Superman e mi sono letteralmente innamorata di The Umbrella Academy fin dalla prima puntata. The Umbrella Academy è la storia di una famiglia, per quanto strana sia, di un padre freddo e a volte crudele, di sette ragazzi cresciuti come fratelli che ora si sono allontanati e di una minaccia che solo loro possono fermare.
nel piattino abbiamo: paranormal / contemporaneo
/ fantascienza
The Umbrella Academy
IDEATA DA Steve Blackman
SERIE BASATA SUlla prima miniserie dell’omonimo fumetto di Gerard Way e Gabriel Bá, intitolato “The Umbrella Academy Volume Uno: La suite dell’Apocalisse”
DISPONIBILE SU Netflix
STAGIONI 1 -IN CORSO-
Il mio voto è di
Nello stesso giorno del 1989, 43 neonati nascono inspiegabilmente in diversi paesi del mondo da donne che non mostravano alcun segno di gravidanza. Sette di questi bambini vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, eccentrico miliardario, che scopre i loro superpoteri e decide di farne una squadra pronta a salvare il mondo.
Questa è la premessa per una storia avvincente, oscura ma anche ricca di humor e molto realistica nel tratteggiare i personaggi. I protagonisti della storia sono uno degli elementi vincenti di questa serie, non potrete fare a meno di odiarli e di amarli e di sperare che, contro ogni pronostico, tutto possa andare per il meglio, per loro. Ci troviamo di fronte a una famiglia infelice, profondamente ferita i cui membri sembrano irrimediabilmente danneggiati e incapaci di aiutarsi tra di loro. A riunirli dopo anni di separazione è la morte del padre adottivo: Sir Reginald. Un uomo duro, inflessibile che ha adottato e cresciuto sette bambini dotati di poteri straordinari senza dimostrare mai loro un briciolo d’amore. Sir Reginald è uno dei personaggi più controversi della serie, nonostante abbia dei motivi per il suo comportamento, l’uomo è stato un vero e proprio mostro che non si è fatto scrupolo a sfruttare i suoi figli, tanto che, quando questi ultimi si riuniscono per il suo funerale, solo numero 1 sembra davvero dispiaciuto per la morte dell’uomo. Sir Reginald amava chiamare i figli come numeri dall’ 1 al 7, un altro dato che ci fa capire quanto poco si interessasse di loro. Ed è così che cinque ragazzi problematici si riuniscono per il funerale del padre… ma cosa è successo ai due che mancano? Uno è morto, non è chiaro come, forse usando i suoi poteri oltre i limiti mentre numero 5 è uscito di casa per non fare più ritorno… ed ecco che come un fulmine a ciel sereno si apre uno squarcio tra le dimensioni e un uomo anziano appare loro ma le sorprese sono appena iniziate perché, quando si avvicina allo squarcio, l’aspetto dell’uomo muta e dal varco tra le dimensioni emerge Cinque tornato ragazzino. Ed è da questo momento che la nostra storia ha inizio.
Numero Cinque ha il potere di spostarsi nel tempo e, a causa di un uso sconsiderato dei suoi poteri è finito bloccato nel futuro per più di cinquant’anni. Il futuro in cui si è ritrovato catapultato Cinque è un futuro post-apocalittico. Qualcosa ha devastato il pianeta lasciando dietro di sé solo rovine e cancellando la vita umana dalla faccia della terra. Cinque è determinato ad impedire che il mondo vada distrutto e spera, con l’aiuto della famiglia, di riuscire a impedire la catastrofe… peccato che non abbia idea di cosa provocherà la fine del mondo. Un dettaglio non proprio trascurabile, non trovate?
Tutti i personaggi di The Umbrella Academy nascondo ferite più o meno evidenti che hanno segnato il loro carattere e che sono state in qualche modo causate dal padre. Luther (numero 1) ha seguito sempre ciecamente gli ordini del padre, disperatamente alla ricerca dell’approvazione dell’uomo anche quando quest’ultimo lo ha trasformato in un mostro, Diego (numero 2) è un vigilante abilissimo nel combattimento corpo a corpo e nell’uso dei coltelli, quello che sembra il “duro” della situazione ma che nasconde un profondo desiderio di affetto, Allison (numero 3) apparentemente è quella che più di tutti si è allontanata dalla famiglia riuscendo a diventare un’attrice e a costruirsi una famiglia anche se il suo matrimonio è fallito per motivi che diventeranno più chiari solo in seguito. Klaus (numero 4) è dotato della straordinaria abilità di vedere gli spiriti dei defunti e parlare con loro (fa delle grandi chiacchierate con Ben, numero 6, il loro fratello defunto) ma rischia di impazzire proprio a causa del suo dono e si droga costantemente per tenere a bada il proprio potere e, per finire, c’è Vanya. Vanya è il personaggio con cui mi sono identificata maggiormente e per cui, a mio avviso, è impossibile non provare dispiacere. Vanya (numero 7) è l’unica che non ha alcun potere… come è possibile che, pur essendo nata lo stesso giorno e alla stessa ora degli altri sia normale? Crescere in una famiglia acquisita dove tutti sono dotati di poteri straordinari e tu no è devastante. Vanya è sempre stata esclusa dai suoi fratelli e completamente ignorata dal padre, l’unica con cui sembra avere un buon rapporto è Allison e l’unica abilità che sembra possedere è quella di suonare il violino.
A spiccare maggiormente tra i vari protagonisti sono senza dubbio Klaus un personaggio complesso che sembra sempre pronto a scherzare, incosciente e che non prende mai nulla sul serio. In realtà egli si è rifugiato nelle droghe per sfuggire ai defunti che lo perseguitano costantemente è un personaggio per certi versi sensibile che, grazie anche alla perfetta interpretazione di Robert Sheehan, è diventato ben presto uno dei miei personaggi preferiti. Altro personaggio ottimamente caratterizzato è Cinque. Il ragazzino è finito in un mondo desolato dove è cresciuto completamente solo e, in seguito, ha finito per diventare un abile killer sviluppando una buona dose di cinismo, sarcasmo e una certa spietatezza che, in un ragazzino che sembra così… per bene, lo rendono uno dei personaggi che mi hanno fatto innamorare di questa serie. Non mancano poi due cattivi decisamente particolari: ChaCha e Hazel una coppia di agenti della Commissione giunti nella nostra epoca con il compito di uccidere Cinque per impedirgli di salvare il mondo. Niente è convenzionale o banale in questa serie ed anche questi due villain si riveleranno quanto meno bizzarri. Oltre a loro arriverà anche il capo della Commissione (The Handler) interpretata dalla meravigliosa Kate Walsh che ho letteralmente adorato. Ho amato come ha interpretato il suo personaggio, all’apparenza così… gentile e amabile ma in realtà dura e inflessibile di quelle che ti sorridono dolcemente mentre ti pugnalano alle spalle…
The Umbrella Academy mi ha regalato uno dei colpi di scena più inaspettati degli ultimi tempi e dato vita a un villain ottimamente caratterizzato per cui ho fatto (e continuerò a fare) il tifo fino all’ultimo. I personaggi sono tutti interessanti e, nel bene e nel male, non vi lasceranno indifferenti. La storia mi ha catturata dal primo all’ultimo, sconvolgente, episodio e non vedo l’ora che esca la stagione 2. The Umbrella Academy è la storia di sette fratelli adottivi, ciascuno straordinario, ognuno con i suoi demoni e le sue debolezze così profondamente umani che non potrete non innamorarvi di loro.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
Ho adorato la caratterizzazione di Vanya. Unica senza poteri è cresciuta isolata dal resto della famiglia, ignorata perché normale, svilita e invece… Vanya ha un potere incredibile tanto potente che il padre, non riuscendo a gestirla, chiese ad Allison di usare la sua magica voce per convincere Vanya di essere ordinaria e non avere alcun potere. Vanya è stata isolata, imprigionata, maltrattata e anche quando, finalmente, rientrerà in possesso dei propri poteri, i fratelli continueranno a non vederla come una di loro e anzi, spaventati da lei, finiranno per isolarla di nuovo portandola a un punto di non ritorno. La povera Vanya, prima veniva emarginata dalla famiglia perché priva di poteri ed ora che li ha, viene temuta ed emarginata perché non riesce a controllarli… Sinceramente mi è spiaciuto moltissimo per lei quando i fratelli la imprigionano ed ho adorato come si sia ribellata e vendicata: insomma anche se Vanya ha compiuto delle azioni sbagliate e malvagie non riesco a non provare pena per il suo personaggio e a non empatizzare per lei. La adoro e spero che, alla fine, riesca a trovare un modo per fare pace con i suoi fratelli e a trovare la sua strada. Deve imparare a gestire i suoi poteri e direi che i suoi fratelli dovrebbero chiederle scusa e cercare di aiutarla invece di imprigionarla, come hanno fatto. Il finale mi ha lasciato col fiato sospeso e con la voglia di vedere subito la seconda stagione.
La prima stagione di The Umbrella Academy si chiude col botto. Il mondo sta per essere distrutto a causa dei poteri di Vanya quando Cinque riesce ad afferrare i suoi fratelli e a saltare nel tempo con loro: dove finiranno? Riusciranno a riappacificarsi con Vanya? Non vedo l’ora di scoprirlo.
The Umbrella Academy è diventata in breve tempo una delle mie serie preferite e non vedo l’ora di vedere la seconda stagione.
Smielatina
26 Febbraio, 2020Vania la migliore di tutti, la più vera, la mia preferita!
strega del crepuscolo (Chiari)
26 Febbraio, 2020Anche io la adoro *_* assieme a Cinque e Klaus
Stefano Larti
28 Febbraio, 2020Semplicemente bellissimo!
Vedrò sicuramente prequel (grazie per la notizia tra l’altro) e sequel
strega del crepuscolo (Chiari)
1 Marzo, 2020Prego ^_^