Recensione di Gilmore Girls A Year in the Life
Buonasera cuplovers, oggi vi parlo della miniserie Gilmore Girls- a year in a life, l’attesissimo revival di Gilmore Girls. Siete pronti a tornare a Stars Hollow? Saranno riusciti, gli autori, a dare un degno finale a questa storia?
nel piattino abbiamo:
Gilmore Girls: A Year in the Life
CREATO DA Amy Sherman-Palladino
EPISODI 4
DISPONIBILE SU Netflix
Il mio voto è di
Gilmore Girls è stata una delle mie serie preferite quando iniziarono a trasmetterla nel lontano 2002, a volte ho invidiato il rapporto tra Lorelai e Rory, mi sono innamorata della bellissima cittadina di Stars Hollow e sono rimasta un po’ delusa da quel finale che lasciava molto in sospeso e che sapeva tanto di finale scritto perché il network non aveva rinnovato la serie per l’ultima stagione.
Gilmore Girls- a year in a life doveva quindi, a mio avviso, chiudere quanto la serie aveva lasciato in sospeso svelandoci cosa ne fosse stato delle nostre amate Gilmore. E lo fa ma non bene come avrei voluto…
L’inizio non è dei migliori per le nostre due protagoniste. Lorelai si trova a volere di più dalla propria vita, sia dal punto di vista lavorativo, sia da quello personale. La recente scomparsa dell’amato padre, contribuisce ulteriormente a metterla in crisi così come la mancanza di Sookie e il desiderio di Michelle di qualcosa di più. Lorelai si ritrova quindi a rischiare di perdere il suo fido braccio destro, senza la sua migliore amica e a volere qualcosa di più dalla sua relazione con Luke. Non è che la relazione con Luke non funzioni più o che i due non si amino, per fortuna, ma c’è bisogno di un passo avanti che, tuttavia, nemmeno Lorelai sa come concretizzare. La donna deve fare chiarezza dentro di sé, capire cosa vuole davvero e poi agire di conseguenza per ottenerlo.
Anche Emily si trova in una situazione simile, pur gestendola in modo diametralmente opposto rispetto alla figlia. Dopo tanti anni vissuti al fianco dell’amato Richard ora si sente persa senza di lui e deve ritrovare una propria stabilità. I problemi tra Emily e Lorelai non si sono mai risolti del tutto, dopo tanti anni, madre e figlia si ritrovano ancora a scontrarsi sulle stesse cose. Emily finisce per essere troppo invadente e rischiare di mettere zizzania tra Luke e Lorelai (anche se non era probabilmente sua intenzione.) Lorelai d’altro canto non riesce, in un momento delicato, ad aprirsi con la madre che, inavvertitamente, la spinge a parlare del padre quando la donna non è ancora pronta. Solo quando Lorelai sarà riuscita, a modo suo, ad affrontare le questioni insolute dento di sé, potrà davvero aprirsi con Emily raccontandole un episodio molto tenero tra lei e Richard, trovando il coraggio di mostrarsi vulnerabile di fronte alla madre.
Risolti i suoi problemi interiori, Lorelai riuscirà a dare una nuova svolta alla sua vita sia lavorativamente che sentimentalmente. Cosa di cui, dopo tutti questi anni, sono stata immensamente felice. Era lì che doveva chiudersi il cerchio, lì che dovevamo arrivare fin dalla prima volta che ho capito quanto Lorelai e Luke fossero perfetti l’uno per l’altra.
Se il percorso di Lorelai si chiude magnificamente, la stessa cosa non si può dire per Rory.
Non ho mai provato molta simpatia per il personaggio di Rory: egoista, viziata, abituata ad essere considerata da tutti un piccolo genio e destinata al successo. Senza contare che tutti sembrano destinati a perdere la testa per lei. Speravo tanto che questo revival mi avrebbe mostrato una Rory un po’ diversa, più matura e invece… Fresca di laurea la nostra Rory ha già un articolo pubblicato su un giornale importante ed è contesa da due diverse testate. E lei cosa fa? Fa la snob in maniera insopportabile. Si inalbera perché il primo giornale le chiede di realizzare un articolo su un tema, a suo avviso, troppo banale, del resto si sa che l’ultima arrivata viene mandata subito a realizzare articoli di cronaca nera… suvvia! E si fa desiderare dal sito internet arrivando al colloquio del tutto impreparata convinta che, per una testata simile, basti il suo nome per farsi assumere. Ammetto di aver fatto i salti di gioia quando la nostra Rory si ritrova con niente in mano. Peccato che la nostra altezzosa ragazza prodigio debba sempre cadere in piedi, e che la lezione non le servirà a nulla, tanto c’è il fondo fiduciario che le ha lasciato il nonno e la locanda abilmente gestita dalla madre…
Del resto ci penserà di nuovo Jess (l’unico che avrei visto davvero bene con Rory, in grado di farle scoprire nuove possibilità, di incoraggiarla a fare qualcosa), ora capo di una casa editrice, a darle l’idea che le permetterà di rimettersi in carreggiata: scrivere un libro sulla sua infanzia e su quel rapporto unico e speciale che la lega a Lorelai.
Anche in questo frangente, Rory mostrerà tutto il suo egoismo perché, quando la madre si mostrerà contraria al progetto, comprensibilmente per nulla desiderosa di svelare le sue difficoltà come ragazza madre a mezzo mondo, lei tirerà dritto, decisa ad avere ragione a tutti i costi. Almeno sul lato sentimentale Rory avrà messo la testa a posto? No, per nulla, anzi. Rory sembra incapace di decidere cosa vuole. Frequenta ancora Logan, sebbene lui sia ufficialmente fidanzato con un’altra, proprio lei, la perfettina Rory, quella che non infrangeva mai le regole, non si fa problemi ad andare a letto con un ragazzo fidanzato.
Logan, dal canto suo, ha spiegato a Rory che, se lei volesse fare sul serio, lui è disposto a lasciare la fidanzata… la decisione spetta solo a lei ma se vi aspettate che Rory abbia la fermezza di prendere una decisione, se vi aspettate un’uscita alla Meredith Grey (Prendi me, scegli me, ama me) come speravo io, rimarrete molto delusi.
Il personaggio di Rory non ha spina dorsale, sceglie la via più semplice, quella che le viene offerta su un piatto d’argento da Taylor e ha bisogno della spinta di Jess per trovare la sua strada cosa che, ovviamente, si realizzerà nel modo più semplice in assoluto. C’è qualcuno che mette in dubbio che il suo libro, scritto a costo di mettere a repentaglio il rapporto più importante della sua vita, (quello con Lorelai) non sarà un successo? E non ha il coraggio di dire a Logan che vuole che lui lasci la fidanzata scegliendo lei… Per me, Rory rimane una grossa delusione, se gli autori volevano mostrare al pubblico una Rory meno perfettina, c’erano un milione di modi migliori per farlo.
Il revival di Gilmore Girls non mi ha convita del tutto, se ho amato tornare a Stars Hollow e ho apprezzato come si è chiuso il percorso di Lorelai, ho trovato forzato il voler creare un parallelismo con Rory. La situazione delle due è completamente differente e avrei preferito una conclusione diversa, un po’ più coraggiosa, per la nostra Rory.
Ritrovare tutti i personaggi di Gilmore Girls è stato un bel tuffo nel passato, l’effetto nostalgia è stato potente e sono contenta che questa storia, iniziata così tanti anni fa, abbia avuto un epilogo, anche se non perfetto.