Recensione de “Il bacio cremisi” di Lara Adrian

L’albero di Natale e le sue lucine sono stati ormai messi via, la sala sembra così vuota ora T_T nella sua desolazione ho finito di leggere il secondo libro della stirpe di mezzanotte della Adrian: “Il bacio cremisi”.

Mi sto intestardendo a voler portare avanti questa serie anche se ammetto non mi stia prendendo poi così tanto, però mi state spronando in molti a continuarla almeno fino al quarto  >o< per cui ci sto provando!

nel piattino abbiamo:

Il bacio cremisi

Lara Adrian
Edito da Leggereditore (20 maggio 2010)
Pagine 360
€ 5,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip” ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata…


LA CLASSICA LETTURA CHE SI DEFINISCE CARINA
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Leggere questo libro a poca distanza da una rilettura di “Lover Unbound” della Ward penso sia stata una pessima, pessimissima idea. L’orticaria è scattata con effetto quasi immediato, hanno iniziato a prudere le mani e l’irritazione si è fatta avanti sotto forma di una voglia repressa di lanciare la suddetta lettura direttamente giù dalla prima finestra aperta. Perché, mi chiedo, una scrittrice dal buon potenziale come la Adrian deve sprofondare nel banale errore dell’imitazione?

La storia era, ed è risultata fino alla fine, interessante. Curiosità e coinvolgimento non sono mancati.Dante e Tess sono due protagonisti tormentati: lui, perseguitato dalla visione della propria morte, ha votato la sua vita al combattimento rifuggendo da ogni legame, mentre lei, veterinaria stacanovista, scappa da un passato che la fa sentire sporca e mai pronta per un legame veramente duraturo le persone che le stanno intorno.
Due ambienti diversi che si incontrano quando Dante, coperto di ferite, trova rifugio nella piccola clinica di Tess. Si può dire che la povera ragazza sia rimasta scioccata da questo corpo tutto muscoli e ferite, ma tira fuori il coraggio cercando di prestare soccorso come meglio può, cosa che sarà ripagata con un morso diretto al collo e una bella pulitina della memoria. Quello che però Dante non ha calcolato è che Tess è una compagna della stirpe, una delle poche donne che grazie a uno scambio di sangue rimane legata a colui che l’ha morsa. Questo, unito alla spasmodica ricerca dello spacciatore del cremisi, cambierà decisamente le cose, coinvolgendo i due verso quel qualcosa che ognuno di loro rifugge.

Una trama che stuzzica, non solo per il coinvolgimento tra i due protagonisti, ma anche per la seconda trama di fondo riferita al cremisi, una droga quasi innocua per gli esseri umani, ma in grado di segnare il punto di non ritorno per un vampiro. Allora perché quest’orticaria non mi abbandona? Perché sembra di leggere “Lover Unbound” della Ward, tagliuzzato qui e là poi ricomposto dopo nuove aggiunte. I personaggi si assomigliano in modo quasi deprimente, e fosse una cosa riferita all’esteriorità non me ne fregherebbe poi molto, ma qui si parla a livello caratteriale e anche di più. Il vedere la propria morte per esempio, i problemi a livello psicologico di non volersi legare e pure i tatuaggi se ce li vogliamo mettere…e per lei il fattore coraggio, l’essere una donna indipendente e infermiera per giunta (suvvia un po’ di inventiva almeno nel lavoro!). Ho passato la prima metà del libro inveendo, però riconosco che passata la metà qualcosa di nuovo c’è stato infilato e ho iniziato a indorare la pillola.
Ora, immagino che per chi non avesse letto Lover Unbound della Ward questa possa essere una lettura carina e interessante, ma come dice bene una certa mia amica “per mio conto viaggia sul filo del rasoio tra banalità e originalità”. Cosa che la farà cadere inevitabilmente da una parte o dall’altra …e spero vivamente che la Adrian sarà capace di osare, perché le carte per giocarsela le ha tutte.

La stirpe di mezzanotte (Midnight Breed)

  1. Il bacio di mezzanotte – Lucan
  2. Il bacio cremisi – Dante
  3. Il bacio perduto – Tegan
  4. Il bacio del risveglio – Rio
  5. Il bacio svelato – Nikolai
  6. Il bario eterno – Andreas
  7. Il bacio oscuro – Kade
  8. Il bacio di fuoco – Brock
  9. Il bacio immortale – Hunter
  10. Il bacio ribelle – Chase
  11. Il bacio rivale – Kellan
  12. In desiderio della notte – Nathan

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2 Comments
  • Mary Bi-Bi
    12 Gennaio, 2020

    Tranquilla non sei la sola ad esserti fatta del sangue marcio dietro alle somiglianze con la serie della Ward. Non so cosa mi ha spinto a continuare la serie ma dopo migliora

  • Saretta96
    12 Gennaio, 2020

    Avete avuto più costanza di me… dopo il primo ho mollato

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