Recensione a “Il bacio di mezzanotte” di Lara Adrian

Tra le corse pazze alla ricerca degli ultimi regali e le cene tra amiche che fanno pensare al mio stomoco che non arriverà a Natale, la sera è sempre più diventata un momento di relax. Accocolata sul divano, vicino all’alberello pieno di lucine, sto recuperando un po’ di quei libri che fanno parte della pila della vergogna da tanto, troppo tempo! “Il bacio di mezzanotte” di Lara Adrian è uno di questi.

Ingredienti: aglio, prezzemolo, molta molta Ward e un pizzico di Feehan.

nel piattino abbiamo:

Il bacio di mezzanotte

Lara Adrian
Edito da Leggereditore (29 ottobre 2010)
Pagine 350
€ 5,00 cartaceo – € 4,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Era sbagliato dare la caccia alla donna. Lucan ne era consapevole mentre, sui gradini dell’appartamento di Gabrielle Maxwell, le mostrava un distintivo da detective e un documento di identità. Non era realmente il suo: una manipolazione ipnotica aveva fatto credere alla mente di Gabrielle che lui era quello che dichiarava di essere. Un semplice trucco che lui si era abbassato a usare di rado. Tuttavia era di nuovo allo stesso punto, appena dopo mezzanotte, e metteva ulteriormente alla prova il suo già esile codice d’onore provando il chiavistello sulla porta principale. Lo trovò aperto. Sapeva che lo sarebbe stato: le aveva dato lui quel suggerimento, quando le aveva mostrato cosa gli sarebbe piaciuto fare con lei e aveva letto la risposta sorpresa ma ricettiva nei suoi teneri occhi castani. Avrebbe potuto prenderla allora. Lei lo avrebbe ospitato volentieri, ne era certo, e conoscere l’intenso piacere che avrebbero condiviso aveva quasi rappresentato la sua disfatta. Ma il primo dovere di Lucan era verso la sua Stirpe e i guerrieri che lottavano contro i Ribelli. Quella notte voleva solo un assaggio sufficiente a soddisfare la sua curiosità. Era tutto ciò che si sarebbe concesso.


UNA PIACEVOLE LETTURA
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Ho iniziato questo libro perché le mie ultime letture sono state fantasy -nella definizione classica del termine- o contemporary romance, avevo voglia di un paranormal e l’occhio è caduto su Il bacio di mezzanotte. Quello che voleva essere una ventata di freschezza, proprio tanto freschezza non si è rivelata. Basta leggere la trama per notare le immense ed evidenti similitudini con la famosa serie de la Confraternita del pugnale nero della Ward, per poi rendersi conto che all’interno le già palesi similitudini si trasformano in una quasi copiatura della struttura stessa di Dark Lover. Aggiungiamo a questo una trovata della Feehan sulla serie dei Carpazi e abbiamo l’opera di Lara Adrian: qualcosa che di originale ha davvero ben poco, ma che comunque si fa leggere con piacere da chi ama il genere contemporary paranormal romance e vampiri.
Si, ecco, lo chiamerei un libro da “aspettando la Ward”. Quando si è lì in attesa della nuova uscita che ancora non arriva invece di rileggere i libri già usciti si ci può dedicare a questo, trama molto simile in un libro che non si è ancora letto può dare un poco di soddisfazione all’astinenza forzata.

La protagonista di questa prima uscita dedicata alla serie Midnight Breed (per noi “la Stirpe di mezzanotte”) è Gabrielle, una fotografa di discreto successo con quel classico gruppetto ristretto di amici intimi con cui confidarsi, ma dalla vita un po’ vuota e con qualche amarezza sotto pelle. E’ a festeggiare la riuscita di una mostra quando, all’uscita dal locale notturno, diventa testimone oculare di un omicidio. Un gruppo di ragazzi che sembrano essersi fatti più di qualcosa nell’arco della serata stanno trascinandone un tizio in un vicolo buio, per poi accingersi ad evidenti atti di cannibalismo.
La centralinista del 911 richiama più volte l’attenzione di Gabrielle, ma tutto quello che lei riesce a fare è premere sul tasto del cellulare per fare due foto all’aggressione mentre terrorizzata scappa nella direzione opposta. Alla centrale di polizia però la credono pazza, le foto sono sfocate e quasi irriconoscibili, in più non c’è nessun segno dell’avvenuto omicidio sul luogo del delitto.
Quello che Gabby non sa è che il flash del cellulare le ha probabilmente salvato la vita, tramortendo gli occhi già sensibili dei vampiri Ribelli, impedendo loro di inseguirla e dando a Lucan un’occasione per eliminarli. Ed è sempre lui, Gen Uno, vampiro di prima generazione, che si presenta alla sua porta alcuni giorni dopo facendosi passare per un detective mandato ad indagare.
La scintilla tra i due sembra scattare immediata, un’attrazione quasi inarrestabile… peccato che complichi un po’ le cose scoprire che Gabrielle è una Compagna di Stirpe, una delle poche umane che una volta legate al morso e al sangue di un vampiro lo accompagneranno per l’eternità.

Lucan è pressoché una copia di Wrath, direi in tutto. Alto, oscuro e tenebroso, cinico e spietato, nonché un tocco d’uomo interamente vestito di pelle nera e armato fino ai denti, non dimenticarci poi del fatto che ha anche lui una specie di discendenza reale. I suoi compagni non sono da meno, lo stesso Tegan ricorda molto Zadist e anche gli altri riportano tutti qualche somiglianza. Fanno tutti parte di un gruppo di guerrieri (confraternita? ^^”””) che combatte contro dei nemici a piede libero e nemici della Stirpe: i Ribelli (/i lesser), vampiri che sono caduti nella Brama di Sangue e ammazzano a piede libero invece di limitarsi a bere e lasciare andare il proprio pasto. E questo ultimo fattore ci riporta a quel pizzico di Feehan nella storia, ovvero quella specie di pazzia presente nei membri ribelli che ricorda fin troppo bene la lotta interiore di Mikhail per sfuggire agli istinti primordiali e omicidi in cui cade un vampiro in assenza della propria compagna.
Le caratteristiche davvero originali della Adrian risiedono nel fatto che i vampiri sono discendenti di un gruppo di alieni arrivato sulla terra secoli fa e che questi siano unicamente di sesso maschile, poi c’è un bel punto. Non amo fare paragoni, ma qui le ovvie copiature sono così palesi che la cosa si rende impossibile. Lo sconsiglio quindi caldamente a tutti quelli che non amano i “libri fotocopia”, ma mi vedo quasi a consigliarlo alle amanti del genere che, nonostante ne riconoscano la copia, hanno voglia di leggere qualcosa di ben scritto e scorrevole, che nonostante tutto lascia la voglia di proseguire questa serie.
Nonostante le molte similitudini rimane un romanzo dai personaggi curati e, anche se pecca un po’ di introspezione, regala una lettura mai statica, che si fa leggere. Ho amato Wrath e non poteva non piacermi Lucan, anche se forse per la sua “originalità” ho preferito Dante, che è per altro il protagonista del secondo libro (anche lui nella mia pila della vergogna!).

La stirpe di mezzanotte (Midnight Breed)

  1. Il bacio di mezzanotte – Lucan
  2. Il bacio cremisi – Dante
  3. Il bacio perduto – Tegan
  4. Il bacio del risveglio – Rio
  5. Il bacio svelato – Nikolai
  6. Il bario eterno – Andreas
  7. Il bacio oscuro – Kade
  8. Il bacio di fuoco – Brock
  9. Il bacio immortale – Hunter
  10. Il bacio ribelle – Chase
  11. Il bacio rivale – Kellan
  12. In desiderio della notte – Nathan