Recensione alla seconda stagione di Westworld
Buon giorno cuplovers, oggi torniamo a parlare di serie tv con la recensione della seconda stagione di Westworld.
Westworld si riconferma una delle mie serie preferite, ottimo cast e fotografia, trama intricatissima, colpi di scena e un finale che mi ha lasciato davvero di stucco. Una serie avvincente che vi consiglio assolutamente di guardare.
nel piattino abbiamo: trhiller / fantascienza
Westworld 
CREATO DA Jonathan Nolan, Lisa Joy
STAGIONI 2 -in corso-
Il mio voto è di
Non è mai facile parlare di una serie come Westworld con tanti piani temporali, diversi messaggi e interrogativi lanciati allo spettatore. La serie mi ha catturato dalla prima puntata fino allo sconvolgente finale che mi ha lasciato di stucco. In questa seconda stagione arriveremo chiederci chi sono i veri esseri umani se noi o gli ospiti e scopriremo il vero motivo per cui è stato creato Westworld.
La serie è avvincente e disseminata di piccoli tasselli che, solo alla fine, andranno ognuno al suo posto per svelare una storia completamente diversa da quella a cui abbiamo creduto fino ad ora.
Westworld è una serie affascinante, complessa… anche troppo, forse, ma di cui mi sono totalmente innamorata.
Due dei personaggi che spiccano maggiormente in questa stagione sono Maeve e Dolores. Due donne forti e determinate ma con scopi diametralmente opposti. Mentre Dolores, sempre più consapevole della realtà, anela a raggiungere il mondo reale uscendo da Westworld e conquistandosi un posto nel nostro mondo, Maeve, pur avendo l’occasione di andarsene torna indietro per cercare la figlia. Dolores rinuncia a tutti i legami che aveva, consapevole che essi le sono stati imposti dai suoi creatori mentre Maeve, pur conoscendo e comprendendo la verità non rinuncia a quella figlia che, probabilmente, adesso nemmeno si ricorda di lei e sta vivendo una nuova storia, magari al fianco di una nuova madre. Altro personaggio chiave è Bernard che, ora consapevole di essere solo un ospite, continua a muoversi tra gli umani, fingendo di essere uno di loro. Dentro Bernard si nascondono informazioni preziose, Bernard aveva un passato, una vita al di fuori del parco fatta di ricordi provenienti dalla vita di Arnold il defunto socio di Robert.
Perché Robert ha voluto ricreare l’amico defunto? E se fosse questo lo scopo ultimo di Westworld? Sconfiggere la morte? Ammetto di averci pensato fin dalla prima stagione, tuttavia, c’erano delle cose che non mi tornavano, alcune sono diventate chiare con le rivelazioni del finale, altre… spero che verranno spiegate nella prossima stagione.
Questa seconda stagione ci porta a scoprire un’altra sezione di Westworld, il parco sembra quasi non avere confini, è ancora più grande di quanto sembrava nella scorsa stagione. Da amante del Giappone non ho potuto che adorare Shogunworld e spero fortemente di rivede alcuni personaggi nella terza stagione. Meave giunge qui alla ricerca della figlia, assieme all’amato Hector e al resto della sua banda compreso Lee lo sventurato ideatore di tutte le storyline di Westworld. Scopriamo ben presto che la fantasia di Lee ha dei limiti e che a Shogunworld ci sono dei personaggi con storyline pressoché identiche a quelli di Westworld. Ed è così che Meave incontra la sua controparte Akane una bellissima geisha a cui viene uccisa la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Shogunworld è una parte del parco molto affascinante che sembra suggerire allo spettatore che, bene o male, tutte le storie si somigliano…
Nel parco continua la lotta tra gli ospiti, ormai coscienti, e gli addetti che, seguendo gli ordini della Delos, vogliono fermare gli ospiti… tuttavia sembra che la Delos sia particolarmente interessata a catturare un particolare ospite: Peter Abernathy il padre di Dolores che, a quanto pare, quelli della Delos vogliono a tutti i costi… come mai vogliono proprio lui?
Tra tutti gli androidi che popolano il parco Maeve e Dolores sono quelli più consapevoli assieme ad Akecheta, ma se Maeve lotta per l’amore che prova per la figlia, Dolores è forse la più simile a un vero essere umano dimostrando una certa dose di egocentrismo e un forte desiderio di vendetta. Essa infatti desidera raggiungere il nostro mondo vuole essere libera e pur di ottenere quello che desidera non si fa scrupoli a sacrificare tutti coloro che ama. Sarà perché, in fin dei conti, Dolores sa che quei sentimenti le sono stati imposti… tuttavia devo dire che sono rimasta abbastanza scioccata da certe sue scelte. Scelte che l’allontaneranno da Teddy e che la porteranno a sacrificare persino suo padre. Dolores diventa così una macchina fatta di determinazione e spietatezza in parti uguali, e dopotutto, non si può nemmeno biasimarla perché è solo questo che ha visto nei visitatori.
Il passato e il presente si mescolano continuamente tanto che, scene che ero del tutto convinta si fossero svolte nel passato, si riveleranno far parte del futuro. William si rivela essere un personaggio… triste, malvagio ma anche meravigliosamente complesso. Era tanto preso dal bisogno di arrivare alla fine del gioco che ha trascurato la moglie causandone, involontariamente, la morte, quando quest’ultima ha scoperto cosa cercasse davvero il marito nel gioco. Come immaginavo, William, resosi conto dell’oscurità che cresceva dentro di lui, ha usato Westworld come valvola di sfogo. Andare a Westworld gli permetteva di essere l’uomo buono e generoso che è sempre stato nel mondo reale. Ma quell’oscurità che mostrava a Westworld ha sempre fatto parte di lui, resasi conto di non conoscere affatto l’uomo che aveva sposato, sua moglie si tolse la vita. La sua ossessione per il gioco gli porterà via tutto quello che ha o William tornerà, prima o poi, a vivere nel mondo reale? L’uomo ha davvero confuso così tanto realtà e finzione da aver ucciso la sua vera figlia? Sembrerebbe di sì ma a Westworld non si può mai sapere…
Guidati dalla voce del defunto Robert, che continua a vivere nel suo stesso sistema, gli androidi vanno alla ricerca dell’Oltre Valle… cosa vi troveranno? Per quale motivo sono stati costruiti e cosa voleva davvero Robert per loro? Siamo noi gli umani… o sono loro?
Il finale, soprattutto quello dopo i titoli di coda, mi ha scioccato e non vedo l’ora di vedere la nuova stagione per scoprire cosa succederà. Attori strepitosi, una storia affascinante e le tante tematiche affrontate nelle varie puntate fanno di Westworld una serie da non perdere.
ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE
L’Uomo In Nero è un ospite? Da quando? Quando lo abbiamo visto, già anziano, nella prima stagione… era già un androide? Quindi, l’obiettivo di Delos, raggiungere l’immortalità… è riuscito? Perché William… beh lui sembra ricordare perfettamente il suo passato, sa chi è e si comportava di conseguenza solo, non era cosciente di essere un ospite, almeno non prima del finale… chi è umano e chi no? Persino il capo della sicurezza, che non avevo mai sospettato minimamente, è un ospite… ed ha sempre vissuto tra gli umani senza che loro se ne accorgessero! L’obiettivo di Westworld è immagazzinare dati dai visitatori, spiarli, al fine di rendere gli ospiti sempre più simili agli umani (e anche per interessi diretti della Delos) … per arrivare alla tanta sospirata immortalità.
Dolores e Bernard sono ora nel mondo reale mentre Teddy ha raggiunto il paradiso virtuale creato da Robert per i suoi figli… un mondo dove nessuno potrà mai raggiungerli ma anche… finto. E Maeve? Lei è rimasta prigioniera del parco, almeno così sembra… che ne sarà di lei? Sua figlia è al sicuro nel mondo virtuale ma lei è rimasta a Westworld… quale destino la attende? L’ho amata molto per come si è sacrificata, per come, alla fine, abbia dimostrato di poter provare vero amore, quello disposto a tutto per il bene dell’altro, anche a sacrificare la propria felicità. Esatto opposto di Dolores che, invece, ha sacrificato l’amore per ottenere un posto nel mondo reale.
Una bella stagione, complessa, splendidamente recitata con un finale che lascia moltissime domande e tanta curiosità di vedere la terza stagione: cosa succederà? Quale destino attende i protagonisti? Dolores e Bernard riusciranno a vivere tra gli umani senza che nessuno si accorga della loro natura? Contando il massacro che c’è stato nel parco… possibile che tutti quelli che sapevano che Dolores è un ospite siano morti? Quale destino attende Maeve?
Sono davvero curiosa di vedere la terza stagione.
NELLE STAGIONI PRECEDENTI DI WESTWORLD
Stagione 1
Federica R.
3 Febbraio, 2019Oddio, ma non avevo visto che era già uscita tutta! Devo assolutamente recuperarla 🙂 grazie per la news e scusami se non ti lascio un commento migliore ma non ho voluto leggere per non spoilerarmi neanche l’inizio!
strega del crepuscolo (Chiari)
6 Febbraio, 2019Figurati ^_^ è uscita da un po’ credo! Spero che non ci voglia molto per la terza.
Daniella
4 Febbraio, 2019Adoro questa serie, anche se a volte ammetto che ha qualcosa che me la affloscia (direi che me la rallenta, ma non credo sia il termine corretto perché di suo a comunque sempre un certo ritmo) . Ne apprezzo moltissimo l’originalità e amo Maeve
strega del crepuscolo (Chiari)
6 Febbraio, 2019Maeve è meravigliosa… mmm qualche momento un po’ “morto” magari c’è anche… più che altro a volte può essere anche il non riuscire a capire alcune cose ed avere la risposta solo all’ultimo… certi pezzi forse un po’ si perdono non capendoli se non alla fine.
Marco Favenoli
5 Febbraio, 2019A me non prende, ci ho riprovato con questa seconda serie ma dopo tre episodi o gettato la spugna e ancora mi dispiace
strega del crepuscolo (Chiari)
6 Febbraio, 2019Magari non era il momento giusto, per te, per guardarla. Ma se poi non prende…. beh c’è poco da fare ^_^ per curiosità hai provato a guardarla un episodio dopo l’altro? Secondo me prende di più in questo modo.
Maria Grazia Murgia
11 Febbraio, 2019E’ una delle serie tv che mi piacciono di più e faccio, dalla prima stagione, il tifo per Maeve 😀
Anch’io spero che facciano la terza stagione al più presto…sono un pò in astinenza!!
strega del crepuscolo (Chiari)
10 Marzo, 2019Anche io adoro Maeve! Spero che non faccia una brutta fine… U_U