My Love from Another Star: tra lacrime e risate

Buon pomeriggio cucchiaini, ho una notizia buona e una cattiva: la notizia buona è che “My Love from Another Star” è disponibile sottotitolato anche in italiano, la notizia cattiva è che dopo aver fatto le 4 di notte per finire di guardarmi la serie, la sto riguardando…di già… mentre scrivo questa recensione….

nel piattino abbiamo:

My Love from Another Star

STAGIONI : 1
EPISODI: 21

 Quasi perfetto, ma non del tutto.

Do Min-joon (Kim Soo-Hyun) è un alieno atterrato sulla Terra nell’anno 1609, rimasto bloccato qui per quatto secoli per salvare una giovane ragazza dalla caduta da una scogliera. Bellissimo, apparentemente immortale, dotato di abilità fisiche eccezionali e di una visione cinica degli esseri umani, Min-joon vive da solo è costretto ad assumere una nuova identità ogni dieci anni per non farsi scoprire in attesa di tornare a casa. E quando l’occasione si presenta, lui non potrebbe esserne più felice. Mancano solo tre mesi al suo ritorno a casa… e cosa mai potrà succedere in tre mesi? Beh, il nostro secolare alieno, inaspettatamente, finisce per trovarsi coinvolto con Cheon Song-yi (Jun Ji-hyun) , un’attrice famosa sempre al centro di qualche polemica. Pur senza volerlo e senza poterlo evitare Do Min-joon finirà totalmente coinvolto nella vita della giovane attrice e cercherà di proteggerla con tutte le sue forze…

Avevo già apprezzato tantissimo Kim Soo-Hyeon in “It’s okay to not be okay“, ma in questo telefilm, antecedente all’altro, mi è piaciuto altrettanto. L’unica cosa è che vorrei vedergli fare ruoli meno controllati e struggenti, giusto per vedere come se la caverebbe. Do Min Joon, che comunque è molto credibile come alieno, quasi indifferente a tutto ciò che lo circonda, ha un comportamento estremamente posato e ingessato. Allo stesso tempo però è incredibilmente pacioccoso, lo vorresti solo abbracciare e coccolare. Praticamente da metà serie in poi non fa che piangere alla fine di ogni episodio.

Cheon Song-yi invece risulta davvero troppo infantile come protagonista ed è un tratto che in alcuni punti da fastidio, ma il suo carattere forte insieme alla bravura di Jun Ji-hyun, la rendono comunque un personaggio apprezzabile, nonché molto divertente.

Questa serie mi è piaciuta moltissimo, mi ha catturato ed è davvero carina. Ha tanti personaggi ben sviluppati. Non ha grande profondità o grandi pretese, ma ha diversi punti a suo favore. Per una volta non parlerò solo della storia d’amore, che è un po’ un’altalena. In pratica passano la maggior parte del tempo senza stare insieme nonostante siano innamorati, per poi mettersi insieme, litigare, tornare insieme… dividersi nuovamente… tornare insieme. Però sono carini insieme e dato che tutto non è campato in aria, ma in linea con la storia, ha senso. Un paio di volte magari vorresti entrare dentro lo schermo e prendere a testate i personaggi, ma ha senso. E’ davvero dura vedere che non possono stare insieme quando i loro sentimenti sono palesi ed è meraviglioso quanto arrivi a fare il tifo per loro.

Apprezzabilissimi e molto divertenti i riferimenti storici. Il protagonista maschile dopo tutto ha 400 anni e in tutto quel tempo ha avuto modo di apprezzare la cultura del pianeta terra (e della Corea che per ragioni inesistenti in 400 anni non ha mai lasciato). Negli anni oltre all’ampio bagaglio di conoscenze si è portato dietro anche una quantità di oggetti inestimabili… che Cheon Song-yi finisce a volte per rompere. Sono molti e molto apprezzabili i siparietti comici dovuti alle sue conoscenze alquanto antiche o al suo essere un alieno.

In generale è una serie che mi sento di consigliare perché ha quel giusto miscuglio di elementi che la rendono apprezzabile con facilità, infine Viki Rakuten rende la serie disponibile con i sottotitoli in italiano, cosa che so che apprezzeranno in molti.