Fatevi catturare dalla magia unica di “Goblin”

Buonasera cucchiaini,
oggi vi parlo di Goblin, il cui titolo originale da quel che ho capito sarebbe “Guardian: The Lonely and Great God“. Chi mi conosce bene non ha bisogno di leggere questa recensione perchè ha già subito un lavaggio di cervello completo degno di Arancia Meccanica in questi giorni. Quindi non gli serve leggerla per sapere quando sia alla stelle il mio entusiasmo, ha già sentito quello che ho da dire più e più volte…. =3

nel piattino abbiamo:

Goblin

Guardian: The Lonely and Great God
STAGIONI : 1
EPISODI: 16

 5 TAZZINE PIENE, direttamente nei miei preferiti
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“La massa non è proporzionale al volume.
Una ragazza piccola quanto una violetta.
Una ragazza che si muove come il petalo di un fiore
mi sta attirando verso di lei con più forza della massa della Terra.
In quel momento, come la mela di Newton,
mi muovo verso di lei senza fermarmi
finchè non cado su di lei
con un forte tonfo.
Con un colpo.
Il mio cuore continua a rimbalzare tra il cielo e la terra.
Era il primo amore.”

Kim Shin (Gong Yoo) è un generale della dinastia Goryeo che è stato tradito dal re che serviva che, dopo avegli trucidato davanti agli occhi la famiglia, lo uccide. Ed è proprio mentre è a terra, trafitto dalla propria spada, che gli viene fatto dono dell’immortalità. L’uomo diventa un Goblin (in coreano Dokkaebi, una divinità speciale). Passano gli anni (939 per l’esattezza). Stanco della propria vita ma incapace di lasciarla, il Goblin è alla ricerca della sua sposa, l’unica, secondo quanto profetizzato, in grado di estrargli la spada dal petto e ucciderlo. E forse il fatto che si trovi, mal volentieri, a dividere la casa con un cupo mietitore (Lee Dong Wook) può servire da incoraggiamento.
Jin Eun Tak (Kim Go-eun) è una liceale che ha il potere di vedere i fantasmi ed è da quando è piccola che loro le ripetono che è ‘la Sposa del Goblin’. Quando se lo vede apparire davanti dopo aver spento le caldeline gli chiede se può esaudire tre desideri…

Nella bozza avevo iniziato la recensione scrivendo “A questo mondo esistono due tipi di persone: quelle che hanno amato alla follia questa serie e quelle che non l’hanno ancora vista.” Devo dire che ora, al termine della visione, la penso allo stesso modo: Goblin è in qualche modo una storia “completa”, nel senso che riesce a mescolare insieme generi diversi, senza scendere nel banale o dare l’idea di tralasciare qualcosa, ma dando ad ogni cosa il giusto spazio.

Goblin è una tragedia: abbiamo tante morti, passati così dolorosi e difficili che ti straziano il cuore e fanno parte di quei personaggi che finisci per amare alla follia. Ci sono scene che ti riducono in uno stato che non crederesti possibile. Di per sé anche solo il passato di Kim Shin è abbastanza tragico, ucciso del re che aveva servito per tutta la vita a rischio della propria, solo per la propria popolarità. E quello che avviene nel presente, in alcune scene in particolare… vi dico solo preparate i fazzoletti, perché ne avrete davvero bisogno. In modo particolare dall’episodio 12 armatevi di taaaaanti fazzoletti.

Abbiamo il fantasy, tanto Fantasy. Il protagonista è un Goblin che in questo frangente è una specie di semidio dotato di poteri straordinari, tanto da riuscire a fare veri e propri miracoli. Abbiamo un grim reaper, un cupo mietitore che il più delle volte ti fa piegare delle risate e che è a dir poco meraviglioso. Ci sono fantasmi, ci sono gli dei… Insomma un vero e proprio Fantasy coreano, profondamente immerso in una cultura ben diversa dalla nostra ed estremamente affascinante. 

Ed è romantico… tanto. Meravigliosamente, dolcemente romantico. Tra il passato, un sovrano che non riesce a dimenticare la defunta moglie da lui uccisa, tanto da portare con sé quel sentimento dopo 900 anni, e il presente dove il Goblin incontra la sua sposa, non saprei scegliere quale storia potrà toccarvi di più il cuore. È impossibile non farsi prendere dalla storia d’amore tra i protagonisti, è impossibile non farsi conquistare da un uomo di 939 anni che si scioglie quando sente dire a una ragazzina di 19 dire che lui è suo… E’ impossibile non commuoversi, non struggersi, per i sentimenti di questi protagonisti così ben caratterizzati, così ben interpretati.

Abbiamo dialoghi di cui innamorarsi. Ne volete uno:

“Il tempo che ho passato con te è stato davvero meraviglioso. Sia quando era una bella giornata, sia quando era una brutta giornata, sia quando era semplicemente un giorno come tanti. Tutti i gioni che ho passato con te sono stati perfetti.”

E abbiamo comicità, grazie al cielo, perché diciamolo il cuore ha bisogno di tempo per riprendersi a volte.

E abbiamo personaggi epici. Lo so che l’ho già scritto, ma vorrei riuscire a rendere quanto meravigliosamente e profondamente umani sono i personaggi che ci troviamo davanti nel telefilm e quanto bene sono resi. Kim Shin è praticamente un dio ed è timido e imbranato, e arrabbiato, e addolorato e un’altra infinita varietà di sentimenti che lo rendono un personaggio incredibilmente accattivante. La sua dolcezza, la sua gentilezza, sono la sua vera forza… quello che ti fa apprezzare questo personaggio sinceramente. Lo stesso vale per tutti i personaggi: il cupo mietitore, la sorella di Kim Shin… Paradossalmente il personaggio che appare meno “umano” è Jin Eun Tak (l’unica umana senza memorie della vita passata di mezzo). Troppo … tutto (coraggiosa, generosa, gentile, aperta, resiliente) per essere credibile, e allo stesso tempo è il personaggio assolutamente perfetto da inserire in questa storia.

E abbiamo le ship, tra le mie preferite quella tra il Mietitore e il Goblin.

E abbiamo il lieto fine perché sarebbe totalmente inaccettabile dopo tutte le emozioni che questa serie ti ha regalato -di alcune avresti fatto davvero a meno- che non ti regalassero almeno il lieto fine. Anche se è un finale felice solo a metà. Perchè non ti possono dare la gioia pura, per loro è troppo, quindi sei lì e c’è questa parte di te che è felice e quest’altra parte che vorrebbe dire alla sceneggiatrice “Ma… è che odi il mondo o c’è dell’altro?”. 

Goblin è stato, più di ogni altro telefilm che ho visto fino ad ora, una sorpresa. Una volta ho letto in un libro che le storie sono indocili, creature selvagge che ti inseguono. La storia di questo telefilm, i personaggi e la loro caratterizzazione resa così bene dalla bravura degli attori, sono quel genere di bestia selvaggia che mi seguirà nella visione dei prossimi telefilm, nella lettura delle prossime storie, costringendomi, ne sono sicura, ad un confronto impari. Non che in questo momento riuscirei a vedere altro… 

Si consiglia la visione -possibile con i sottitoli in italiano su Viki Rakuten – solo a chi è pronto a farsi rubare il cuore.

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4 Comments
  • Federica Ferracane
    7 Ottobre, 2020

    Mi ispira tantissimo *-* sembra una figata pazzesca, mi ricorda i libri dalla Cole

    • tazzine e zollette - miki
      Miki
      8 Ottobre, 2020

      Un po’, forse, per la parte fantasy. La storia comunque è davvero meravigliosa e Viki Rakuten è un sito ad accesso gratuito, l’unica pecca è che non pagando hai la pubblicità.

  • Koletta
    9 Ottobre, 2020

    Quanto sono andata in fissa con questo drama!!! Ho fatto le 5 di notte una follia, centinaia di fazzoletti inzuppati! È un vero peccato che ne facciano un doppiaggio e un cofanetto, io lo comprerei

  • Marilu
    4 Maggio, 2024

    Verissimo….lascia una traccia talmente forte che non si può guardare altro.

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