Primo post dedicato alla special guest di marzo: Recensione a Gli eredi di Atlas di Veronika Santiago

Buonasera cuplovers, oggi vi parlo di “Gli eredi di Atlas” di Veronika Santiago primo volume della saga “La guerra degli elementi”, il romanzo che il fortunato fan del mese si porterà a casa in formato cartaceo (per scoprire come vincere la copia in palio leggete qui).
Le vite di quattro ragazzi le cui esistenze stanno andando alla deriva sono destinate a incrociarsi. Un male antico sta tornando e una battaglia si profila all’orizzonte. Bene e male sono pronti a darsi di nuovo battaglia, ricordi verranno tramandati, poteri strabilianti si riveleranno e niente sarà più come prima per i quattro eredi dei reggenti di Atlas.

nel piattino abbiamo: love story / contemporaneo / fantasy classico / young adult

Gli Eredi di Atlas

La Guerra degli Elementi vol 1
Veronika Santiago
Selfpublishing (21 luglio 2014)
Pagine 356
€ 16,90 cartaceo – € 2,99 ebook
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TRAMA DELL’EDITORE
Scozia. Promesse di successo, di lavoro e di risposte, aiuto per una fuga: così uno sconosciuto convince un’aspirante cantante, un marinaio, una studentessa e un rampollo ricoverato in una clinica psichiatrica, a seguirlo su un’isola che è ovunque e in nessun luogo: OgniDove. Là Aisha, Dean, Aurora e Duncan scopriranno il vero motivo per il quale sono stati condotti con l’inganno ai margini del mondo: la storia è incompleta. I dieci Reggenti dell’antica Atlas, all’apice della grandezza, si sono dati battaglia fino all’annientamento ma il loro potere sugli elementi non è andato perduto. Non sarà facile accettare di essere Eredi di un così gravoso fardello: tra dubbi e insicurezze, aiutati dagli abitanti di OgniDove, discendenti dei superstiti di Atlas, i ragazzi cominceranno l’addestramento per risvegliare le loro facoltà. Ma gli elementi sono cinque: dove si trova l’Erede dell’Etere? E quali sono i piani degli Altri Eredi? Inizierà così una lotta contro il tempo alla ricerca dell’Etere.

Tre tazzine e mezza… la classica lettura che si definisce carina.

Gli eredi di Atlas si è rivelato una lettura piacevole: i personaggi principali sono ben caratterizzati, la storia è interessante (anche se ho sentito la mancanza di qualche bel colpo di scena) molta magia e un po’ di azione fanno di Gli eredi di Atlas un romanzo davvero carino.

La storia narrata in Gli Eredi di Atlas è la classica storia che, da ragazzina, adoravo. Un gruppo di ragazzi, ciascuno con un passato non semplice alle spalle, scoprirà di avere dei poteri strabilianti e un destino da compiere.

Aisha, aspirante cantante, Aurora addetta alle pulizie in una clinica psichiatrica, Duncan, paziente della clinica e Dean sono a un punto… morto delle loro vite. Dinanzi a loro non hanno prospettive, fino a quando un misterioso sconosciuto bussa alle loro porte, promettendo loro esattamente quello che desiderano. Un lavoro per Dean, la libertà dalla clinica per Duncan, la possibilità di diventare una cantante per Aisha e la promessa di risposte per Aurora. Partire verso un’isola sconosciuta assieme a un perfetto estraneo può sembrare una follia ma i quattro ragazzi hanno ben poco da perdere… ammetto che mi aspettavo che si facessero più domande, magari qualche ricerca su quest’isola misteriosa ma… decidono di partire, confidando in quanto gli è stato detto. Sull’isola di Ogni Dove i ragazzi troveranno tante persone ad attenderli, persone convinte che loro siano i discendenti dei mitici Reggenti di Atlas tornati per combattere ancora una volta contro il male.
Aisha e Duncan accettano queste rivelazioni con facilità dimostrandosi pronti ad apprendere le arti del combattimento, senza porsi praticamente nessuna domanda, affidandosi ai loro sogni mentre ad Aurora e Dean tutta questa storia sembra… una follia. Ho trovato le reazioni di Aurora e Dean molto più realistiche rispetto a quelle degli altri due ragazzi che accettano una storia a dir poco pazzesca in pochissimo tempo. Inutile a dirsi, Aisha e Duncan imparano molto facilmente ad utilizzare i loro poteri mentre Dean e Aurora dovranno mettercela tutta per imparare ad utilizzare i loro doni.
Aurora ha sempre potuto vedere gli spiriti e i suoi genitori, ovviamente, la credevano pazza e questo li ha fatti soffrire profondamente. Mi sarebbe piaciuto se questa parte del passato di Aurora avesse avuto più spazio, da quando si è resa conto che i suoi poteri facevano preoccupare i genitori, la ragazza li ha rinnegati, sforzandosi di diventare come tutti gli altri. Dean, invece, ha perso la sua famiglia a causa di un naufragio e, da allora, odia il mare. Ironia della sorte, il suo elemento è proprio l’acqua. Come farà ad imparare ad entrare in sintonia e a padroneggiare proprio l’elemento che odia?
Fuoco, Terra, Aria e Acqua, quattro dei cinque elementi sono riuniti sull’isola ma per combattere il Nemico serve il quinto elemento: l’Etere. Riusciranno i quattro Eredi ad imparare a padroneggiare i loro elementi, recuperare i ricordi del passato e trovare l’ultimo erede?
La prima parte del romanzo è incentrata sulle lezioni e sul percorso dei ragazzi per riuscire a padroneggiare il loro elemento. Ho trovato questa prima parte un po’ più lenta, con poca azione a favore di tante, forse un po’ troppe, informazioni. In questa prima parte si iniziano a delineare i rapporti tra i quattro protagonisti. Quello più complesso e interessante è senza dubbio il rapporto tra i due ragazzi: Dean e Duncan inizialmente non si sopportano. Duncan è molto arrogante e superbo e tratta Dean con sufficienza. Dean non ha fiducia in se stesso ed è tormentato dal rimorso, brama il potere sull’acqua e questo lo fa sentire come se oltraggiasse la memoria della sua famiglia, morta a causa di un naufragio… Pian piano i due ragazzi riusciranno a capirsi e il loro rapporto cambierà molto verso la fine del libro.
Tra Duncan e Aisha c’è una grande intesa che, tuttavia, rimarrà solo amicizia. Aisha ama Duncan così come, ai tempi di Atlas, era innamorata del Reggente del Fuoco… sembra che i rapporti che esistevano tra i Reggenti in Atlas siano destinati a ricrearsi sulla terra… è quindi tutto già scritto? Anche Aurora, che, tra tutti, è quella che fatica di più ad adattarsi, alla fine riuscirà a padroneggiare il proprio elemento, dando prova di poter essere un valido membro del gruppo.

Un viaggio alla ricerca dell’ultimo elemento e una battaglia senza esclusione di colpi attendono i quattro eredi di Atlas. Riusciranno a portare a termine la loro missione? E se l’ultimo Erede celasse un oscuro segreto?

Gli Eredi di Atlas si è rivelato una lettura piacevole, mi sarebbe piaciuto che alcuni personaggi fossero stati approfonditi maggiormente e che l’azione fosse ripartita un po’ meglio all’interno del romanzo. Il finale conclude la prima missione degli Eredi e, pur essendo aperto a un seguito, non lascerà delusi i lettori che, come me, preferiscono i finali non troppo aperti. Se cercate un urban fantasy young adult molto carino, Gli Eredi di Atlas è quello che fa per voi.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE

Fin dall’inizio gli Eredi di Atlas sono accolti come degli eroi destinati a salvare il mondo, eppure, man mano che ci vengono rivelati più dettagli sul passato, diventa evidente che, in realtà, i Reggenti di Atlas erano dei tiranni che consideravano normale e giusto manipolare i sentimenti del loro popolo affinché nessuno potesse ribellarsi… possibile che di tutto ciò non sia rimasta memoria in nessuno dei Custodi?
Aurora e Duncan sono gli unici a rendersene conto ma, probabilmente, anche Aisha e Dean dovranno ben presto fare i conti con la realtà: come la prenderanno?
Duncan riuscirà a scoprire perché Ulkart uccise i proprio compagni? Ulkart voleva forse liberare il popolo dalla loro tirannia? Oppure era posseduto dalla forza distruttrice? Angel, l’erede dell’Etere, potrebbe nascondere la sua vera natura… se tutti gli Eredi hanno una controparte… dov’è la sua? E se lui fosse… unico? E celasse la sua parte malvagia nel cuore?

Ora tutti gli elementi sono riuniti ma il velo che copre il passato non è ancora stato tolto e uno di loro nasconde un segreto…