Noragami: la prima stagione dell’anime dedicato alle disavventure del dio Yato

fantasie di zucchero sul blog letterario de le tazzine di yoko - rubrica anime e dorama
Buon pomeriggio culovers, oggi, dopo un sacco di tempo, torniamo a parlare di anime perché mi sono innamorata di un dio di nome Yato. Non è proprio un dio fortunato e potete assoldarlo con soli 5 yen ma ne varrà assolutamente la pena: è simpatico e affascinante anche se veste sempre in tuta.
Noragami, questo il titolo dell’anime, ha il merito di protagonista molto interessante, peccato per alcune piccole cose… aspetto con curiosità la seconda stagione!

nel piattino abbiamo:

Noragami

STAGIONI 1
EPISODI 10
DISPONIBILE SU Netflix
…in arrivo stagione 2

Una bella serie, 4 tazzine tonde tonde

È un sacco di tempo che non guardo anime e, sfogliando il catalogo Netflix, mi sono imbattuta in Noragami che mi ha conquistato per la simpatia del protagonista oltre a essermi stato caldamente consigliato da mio fratello assieme a un altro paio di titoli che conto di recuperare prima possibile.
Yato è un dio sfortunato, nessuno lo venera più (e scoprirete il perché solo verso la fine della prima stagione) e pur di riuscire a costruire il proprio tempio è disposto ad accettare qualsiasi tipo di lavoro pur di ottenere anche solo una misera offerta. È tanto mal messo che il suo Strumento Divino, esasperato dalla situazione di povertà del padrone, decide di abbandonarlo.
Nel mondo di Noragami le divinità possono operare solo tramite uno strumento divino, un’anima a cui si legano che diventa in grado di assumere le fattezze di una vera e propria arma.
Yato è un protagonista sopra le righe, chiassoso, estroverso, simpatico ma capace di trasformarsi in un guerriero serio e concentrato quando c’è da combattere. Non proprio un’innovazione in fatto di protagonisti degli anime ma risulta comunque un buon personaggio di cui, alla fine della prima stagione, vorrete sapere di più. E comunque… diciamocelo: quanto è figo?
Ed è forse proprio questo il problema di Noragami perché va bene non raccontare subito vita morte e miracoli dei personaggi ma a fine prima stagione ho avuto la sensazione di aver appena cominciato a scoprire il personaggio di Yato e mi auguro che ci sia ben altro da sapere su di lui.
A cambiare la vita solitaria di Yato è l’incontro con Hiyori, una ragazza che, stranamente, riesce a vederlo. Pensando che Yato stia per morire investito da una macchina, Hiyori lo spinge via finendo coinvolta in un incidente. La ragazza ne esce tutto sommato incolume se non fosse che, da questo momento, inizia a soffrire di strani attacchi di sonnolenza durante i quali la sua anima si stacca dal corpo permettendole di vedere gli spettri che si aggirano per il nostro mondo. Il legame tra Yato e Hiyori si crea proprio in questo momento in quanto Hiyori prega Yato di guarirla…
Il lavoro/compito di Yato e delle altre divinità è quello di distruggere gli spettri grazie ai loro Strumenti Divini, anime alle quali gli dei si legano e che possono diventare armi potentissime. Yato è al momento sprovvisto di Strumento visto che l’ultimo l’ha piantato in asso non sopportando più la sua povertà… e un po’ la capisco pure eh. Ma cosa sono gli Strumenti Divini? Beh sono anime pure e non corrotte di esseri umani che non volevano morire. Idea che mi è piaciuta molto e che spero verrà ulteriormente approfondita. Yato legherà la sua esistenza a Yukine un ragazzino di cui, ahimè, sappiamo poco. Come accennavo prima il problema della prima stagione di Noragami è proprio che tante cose non sono approfondite a sufficienza.
Yukine è un ragazzino scontroso che ha difficoltà ad aprirsi, inoltre sembra essere stato vittima di bullismo a scuola, anche se le mie sono supposizioni visto che la cosa non viene approfondita. Non si sa come sia morto, se abbia dei conti in sospeso con qualcuno, né lui accenna niente in proposito il che sembra un po’ strano visto che, grazie a Yato e Hiyori, avrebbe l’opportunità di poter comunicare con i vivi… Il suo rapporto con Yato è molto conflittuale e sarà fonte di problemi che avranno delle conseguenze molto gravi per entrambi. La colpa del difficile rapporto tra i due è di entrambi. Yato non spiega abbastanza chiaramente le cose a Yukine mentre il ragazzino, dal canto suo, è spesso egoista. Yukine sente nostalgia per tutto quello che faceva parte della sua vita ed è infuriato per aver perso tutto. Questo lo porterà a commettere delle azioni malvagie che si ripercuoteranno su Yato… è anche vero che Yato preferisce non spiegare nulla di tutto ciò a Yukine nella speranza che il ragazzino, sfogata la sua frustrazione, accetti la sua nuova condizione. Si può dire che sbagliano entrambi ma ciò non toglie che un paio di ceffoni a Yukine li avrei dati volentieri.

Man mano che la storia procede aumentano le domande sulla vera identità di Yato che, sebbene ora sembri un dio innocuo e simpatico, deve, evidentemente, celare un passato violento. Perché nessuno lo prega più tanto da costringerlo a vendere i propri servizi in cambio di pochi spicci? Perché la divina Bishamonten lo odia tanto? Yato, in passato, è davvero arrivato al punto di uccidere i suoi stessi strumenti divini? Perché?
Ad alcune di queste domande si avrà una risposta in questa prima stagione ma moltissime rimarranno in sospeso. Se, da un lato, questo mi spinge a voler vedere la seconda stagione, dall’altro devo dire che mi aspettavo che qualcosina in più venisse spiegato. Yato è un personaggio molto interessante ma non posso dire lo stesso dei vari comprimari… Yato e Yukine funzionano bene, quella che mi lascia perplessa è Hiyori che sembra la classica protagonista messa lì per fare da supporto emotivo agli altri personaggi e ovvio futuro interesse amoroso di Yato. Spero che saprà conquistarmi nella prossima stagione rivelando, magari, qualche lato oscuro. Gli altri personaggi secondari, la dea della povertà, Nora, Bishamonten etc sono tutti interessanti ma appena abbozzati. Spero avranno più spazio nella prossima stagione.

Nel complesso Noragami mi è decisamente piaciuto, affronta alcune tematiche interessanti come il bullismo e il legame tra divinità e fedeli, lo stile dei disegni mi piace, adoro Yato e la storia è intrigante, spero in una seconda stagione che spieghi tutto quello che è rimasto in sospeso.


Childern of the Whales

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Alla fine della prima stagione scopriamo che Yato è un dio della guerra che, in passato, pregato dai mortali, ha compiuto delle vere e proprie stragi assieme al dio Rabu. Al giorno d’oggi, in Giappone non ci sono più guerre, e, per questo, il nostro dio preferito ha perso potere, inoltre, Yato sembra deciso a cambiare e non essere più il dio sanguinario di un tempo. Il pericolo della sua condizione è che gli dei, una volta dimenticati, spariscono, per questo Yato accetta qualsiasi tipo di richiesta da parte dei suoi fedeli, per misere che siano. L’unica possibilità, per Yato, di sopravvivere, potrebbe essere quella di … reinventarsi? O finirà come il suo ex compagno Rabu?
Mi è piaciuta molto la rappresentazione degli dei che viene fatta in Noragami, l’importanza, per loro, di avere un tempio e dei fedeli numerosi, il fatto che esistano solo in funzione di essi e la difficoltà, per le divinità, di adattarsi allo scorrere del tempo.

La prima stagione si chiude senza una soluzione soddisfacente a questo problema ma lascia una certa curiosità di continuare a vedere le avventure di Yato, Yukine e Hiyori.