Inside Out 2: recensione del sequel di Inside Out


Buona sera cuplovers, oggi vi parlo di un film d’animazione che, all’inizio, non pensavo di andare a vedere al cinema… sto parlando di Inside Out 2. Il primo film (qui la mia recensione), che ho visto ben 8 anni fa, non mi aveva conquistata, avevo trovato la trama un po’ troppo semplice così come il messaggio, seppur bello. Per questo non ero molto convinta di andare a vedere al cinema questo secondo film, ma devo dire che mi sono ricreduta.

locandina per la recensione di Inside Out 2 su Le Tazzine di Yokonel piattino abbiamo:
film o serietv commedia

Inside Out 2

DURATA 96 minuti
PRODOTTO DA Pixar Animation
Film precedente: Inside Out

Bellissimo, QUASI 5 TAZZINE
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Inside Out 2 è stata davvero una bella visione, più di quanto mi fossi aspettata, i disegni sono molto carini, il character design è lo stesso del primo film, la trama è sempre abbastanza semplice ma riesce a catturare lo spettatore e, in qualche momento, anche a emozionare.

Inside Out 2 narra un nuovo spaccato della vita di Riley, la storia, di base, è sempre semplice ma con l’arrivo dell’adolescenza i sentimenti di Riley cambiano, nuove emozioni vanno ad aggiungersi a quelle di base che avevamo conosciuto nella prima pellicola e c’è una vera minaccia.

Inside Out 2 parla allo spettatore di problemi più reali e pressanti sebbene il messaggio finale sia lo stesso (o quasi) di quello della prima pellicola, motivo per cui Gioia, a mio avviso, dimostra di non aver imparato molto. Nel primo film vedevamo Gioia tentare di impedire a Tristezza di creare il primo ricordo triste di Riley in un tentativo disastroso di proteggere la ragazzina e, anche in questa pellicola, Gioia rischia di cadere nello stesso errore.

Riley è cresciuta, è diventata un adolescente e sta per entrare al liceo e, con questi cambiamenti, arrivano delle nuove emozioni: Ansia, Invidia, Noia e Imbarazzo. Nuove emozioni pronte a prendere il posto di quelle vecchie con grande scorno di Gioia. Ed è così che ha inizio una sorta di lotta tra le nuove e le vecchie emozioni di Riley, una lotta che appare parte inevitabile del cambiamento che si affronta con la crescita.

Riley è adolescente, presto andrà al liceo e, per la prima volta, non sarà assieme alle sue migliori amiche. Questo porta alla nascita di Ansia, la nuova emozione che molti di noi conoscono molto bene. Riley ha paura di rimanere da sola: riuscirà a farsi delle nuove amiche? La ragazzina ha bisogno di essere accettata dalle nuove compagne di suqadra, più grandi e, ai suoi occhi, più brave in tutto di lei. Ed ecco che la paura di fallire, di non essere all’altezza, porta alla nascita di Ansia.

Ansia, tuttavia, non è vista come un villain o qualcosa che dobbiamo solo combattere. Questo è uno degli aspetti che ho apprezzato di più della pellicola: il fatto che l’ansia venga vista non solo come qualcosa di negativo, ma anche come quel qualcosa che ci sprona a migliorare.

Inside Out 2 ci mostra, ancora una volta, che non esistono emozioni cattive o sbagliate, che va bene avere paura o provare tristezza o essere in ansia, ma che non bisogna permettere a una sola emozione di dominarci. Una bella visione, a mio avviso, migliore del primo film. A voi è piaciuto?

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

L’attacco di panico che Riley si ritrova a dover affrontare, non è colpa solo di Ansia ma anche di Gioia che, rimuovendo continuamente i brutti ricordi di Riley, non ha mai dato modo alla ragazzina di imparare ad affrontarli. La rappresentazione visiva dell’attacco di panico di Riley, con Ansia che prende il controllo della console mi ha davvero colpito. Mi stava venendo il magone per lei… Alla fine, Gioia, Ansia e tutte le altre emozioni devono trovare un equilibrio, perché il nuovo senso di sé di Riley, non può più essere netto ma deve essere mutevole, poter evolvere e crescere.