Elemental: recensione del film Pixar

Buon giorno cuplovers oggi vi parlo di un film d’animazione che sono andata a vedere quasi per caso e che mi ha davvero stupito: Elemental.
Gli ultimi film d’animazione che mi è capitato di guardare non mi hanno molto entusiasmata, alcuni, come Encanto, presentavano dei problemi, ed altri non mi hanno particolarmente colpito. Elemental però è un film bellissimo: delicato, dalla trama semplice ma che, al contempo, tratta tanti temi importanti come il problema dell’immigrazione, la difficoltà dell’integrazione tra popoli diversi e il razzismo. I disegni sono semplici ma allo stesso tempo delicati ed efficaci, i personaggi sono ben caratterizzati e la storia d’amore fulcro del film è davvero tenerissima.

elemental poster del film su le tazzine di yoko per la recensionenel piattino abbiamo:
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Elemental

DURATA 103 minuti
CASA DI PRODUZIONE Pixar

Direttamente nei miei preferiti, 5 TAZZINE
voto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolovoto in tazzine Strega del Crepuscolo
Elemental è la dimostrazione di come un film d’animazione, se ben fatto, non abbia bisogno di un villain per funzionare, qui, a differenza di Encanto, non ho sentito la mancanza di una trama più complessa e questo perché Elemental va a trattare tanti temi in maniera delicata ma, non per questo, meno profonda.

Elemental parla di immigrazione, integrazione, razzismo e della difficoltà di trovare il coraggio di percorrere la propria strada.

Ember è l’unica figlia di due immigrati, giunti a Element City dopo essere stati costretti ad abbandonare la terra del fuoco. Qui, soli ed emarginati da tutti gli altri elementi, Berni e Cinder Lumen hanno faticosamente costruito una loro vita. Hanno trovato una casa abbandonata e l’hanno ristrutturata trasformandola in un negozio. Il negozio è il fulcro della vita della famiglia Lumen che non si allontana mai troppo dal quartiere ma, sebbene Ember sia cresciuta nel negozio, è evidente fin dall’inizio che la nostra protagonista non è proprio portata per lavorare col pubblico e devo dire che un po’ la capisco. Ember ce la mette tutta per non perdere la pazienza nonostante clienti maleducati, incontentabili e irritanti la tormentino tutto il tempo ma non è proprio nelle sue corde e così, per non sbottare davanti a tutti (come la capisco) si rifugia nel seminterrato per poter sbottare in tutta libertà. Peccato che a causa del suo scoppio d’ira bruciante, un tubo si rompa e l’acqua inizi ad allagare il magazzino, ed è proprio da quell’acqua che sbuca Wade.

Wade è un acquatico, un ispettore edile ed è il personaggio più carino del film. È profondamente buono, gentile, ingenuo, ma anche coraggioso. Wade e Ember si incontrano così, perché Wade viene letteralmente risucchiato nelle tubature e “sputato” fuori nel negozio di Ember. Da bravo ispettore, Wade non può fare ameno di segnalare la perdita nelle tubature realizzando che, guarda caso, non c’è niente a norma (e credo che non sia una cosa che succede solo nei film). Ember sa bene che, chiudere il negozio, anche per un breve periodo di tempo, sarebbe un duro colpo per il padre. Quel negozio è tutta la sua vita e Ember non può tollerare di deludere a tal punto il genitore. Per questo la ragazza si mette all’inseguimento di Wade, disposta a tutto per impedire all’acquatico di far chiudere il negozio.

elemental locandina del film su le tazzine di yoko per la recensioneEmber e Wade sono una coppia dolcissima, tanto Ember è focosa e si arrabbia facilmente tanto Wade ha la lacrima facile ed è buono. Wade ed Ember sono molto diversi non solo perché lui è acquatico e lei è fatta di fuoco ma perché le loro famiglie sono molto diverse. Il padre di Ember non mette mai in dubbio che quello che lui vuole per la figlia sia quello che Ember stessa desidera. Dà per scontato che la ragazza gestirà il negozio al posto suo ed Ember ha talmente paura di deluderlo che non riesce a confessargli il suo sogno. La famiglia di Wade, invece, lo appoggia in tutto. Wade però non ha una direzione precisa, non trova la sua strada ed è per questo che passa da un lavoro all’altro. L’incontro tra i due ragazzi cambierà per sempre le vite di entrambi, gli opposti si attraggono e Wade e Ember finiranno per innamorarsi, sebbene i loro elementi siano più incompatibili che mai. Acqua e Fuoco potranno mai stare assieme?

Elemental è un bellissimo film d’animazione, delicato, romantico che tratta temi quali l’integrazione, il razzismo di riflesso (il padre di Ember è stato isolato e discriminato e, a sua volta, discrimina gli acquatici), l’importanza di trovare la propria strada, il rapporto genitori-figli e come, certe volte, siamo noi stessi i nostri più grandi nemici. Se i film d’animazione fossero tutti così ne vedrei sicuramente di più. Elemental è la dimostrazione che non servono film con chissà quale trama complessa o chissà che colpi di scena per arrivare dritti al cuore.

ATTENZIONE, DA QUI SONO PRESENTI SUL FINALE spoiler

Il sacrificio di Wade è stato davvero commovente anche se immaginavo che potesse… ricondensarsi. Alla fine, Ember riesce a confessare al padre che non vuole gestire il negozio di famiglia e trova il coraggio di intraprendere una nuova strada assieme a Wade che parte con lei alla ricerca della propria passione. Alla fine, è sempre stata Ember a porsi dei limiti, a crearsi dei problemi per paura di deludere il padre ma, grazie a Wade, riesce a trovare il coraggio di dire la verità, lottando per il proprio sogno.