Secondo post dedicato allo special guest di maggio: Intervista a Marco Cardone

Buon pomeriggio cuplovers, oggi ospitiamo Marco Cardone, lo special guest del mese di maggio. Vi ricordo che il fortunato vincitore del fan del mese si aggiudicherà una copia cartacea del suo romanzo: mettetecela tutta!

Benvenuto nel nostro salottino virtuale Marco. Devo proprio chiedertelo come hai avuto l’idea di un protagonista cuoco costretto dalle circostanze a diventare un cacciatore di mostri?

Ciao Chiara, grazie dello spazio e un saluto a tutte le lettrici e i lettori del blog. Rispondere a questa domanda è rischioso; descrivere i meccanismi della creatività è come svelare un trucco di magia: da “ohhh!”, si passa in un attimo a un deluso “ahhh…” IWOC, in realtà, combina idee semplici: le paranoie dei genitori sui figli (se poi uno è uno scrittore di fantastico, tra queste può esserci: “e se entrasse un mostro in casa?”) e i dettagli pratici delle storie che, di solito, non vengono presi in considerazione in narrativa (tipo “che ne faccio di una carcassa di 130 chili?”). Avendo fatto il cuoco, l’idea del ristorante e dello smercio della carne è arrivata quasi in automatico, e di conseguenza tutti gli aspetti di contorno (gli effetti collaterali, il conflitto etico…), che ho poi intinto in elementi reali come tasse, rapporti personali complicati, angherie quotidiane, burocrazia.

Nel tuo romanzo incontriamo diversi tipi di mostri, di alcuni avevo sentito parlare ma altri non li avevo mai “incontrati”: li hai creati dal nulla? Parlami delle creature che Nero incontra nel romanzo e delle loro peculiarità.

Nessuna creatura è del tutto inventata. Quelle più “inedite” sono i [SPOILER!!!] Ras’nah, per le quali sono comunque partito dalle Vanth etrusche, demoni femminili psicopompi amanti della violenza e delle sofferenze. Per gli etruschi la vita era del tutto predestinata, dunque questa figura mitologica era perfetta per i crudeli Ras’nah. Infine, ho spruzzato di complottismo con l’abilità mutaforma e l’aspetto simile ai famigerati “rettiliani”. D’altronde, la fonte di notizie di Nero sui mostri sono riviste farcite di bufale e fake news.
Le altre creature, invece, sono più aderenti al mito: il Gallo Nero è l’incrocio del simbolo del Chianti con il mitologico Bisso Galeto; la sirena non ha bisogno di presentazioni, mi sono limitato ad aggiungere un meccanismo di mimetismo batesiano per la fattezze femminili; quella dell’ungumano, infine, è una storia piemontese. Credo si tratti di uno pseudo-mito creato per i turisti, piuttosto che di vero folklore, ma va benissimo così.

Il personaggio forse più interessante e originale è mr Tatanka. Ti va di parlarmi di lui, del suo ruolo e… del perché proprio lui?

In realtà non è poi così originale: si tratta di mr. Wolf di Pulp Fiction. O meglio, è Nero a vederlo così, in quanto il suo subconscio lo plasma in una forma familiare. Nero è un grande fan del film Hard Boiled (Pulp Fiction), tanto da conoscerlo a memoria. Per questo, all’inizio del romanzo, Tatanka riesce a comunicare solo con citazioni del film, risultando spesso criptico. Il legame fra i due s’intensifica nel tempo e, rafforzandosi, consente allo spirito di manifestarsi più spesso e parlare più liberamente, divenendo così sia un alleato che un contrappeso morale che concorre all’arco di trasformazione del personaggio.

Mirko, fido alleato di Nero, indaga nel Deep Web per trovare dei clienti “adatti” alla loro nuova mercanzia… hai fatto delle ricerche per scrivere questa parte? Ti sei addentrato nel vero deep web o i predatovori sono unicamente una tua invenzione?

Quello che racconto è romanzato… Tuttavia esistono appassionati consumatori di carni di specie in estinzione disposti a pagare cifre incredibili. Non ho trovato patiti di animali predatori, e di certo nessuno che mangiasse vivo un leone o dormisse nello stomaco di uno squalo, ma la realtà, seppur diversa, è altrettanto demenziale. In fondo, sovrapponendo i consumatori di specie a rischio agli appassionati di safari che si fanno selfie con elefanti abbattuti, otteniamo una replica abbastanza fedele dei predatovori.

Anche se il nostro Nero è un uomo affascinante non riesce a conquistare la donna giusta continuando a uscire con “quella sbagliata”. Parlami della sua relazione con Marica e di cosa blocca Nero dal “provarci” con quella giusta.

Nero, per quanto sia forte, non è immune da certe debolezze maschili. Se si parla di mettere a nudo i sentimenti, è molto meno confidente e sicuro. Marica non è la donna giusta per lui, Nero lo sa bene. Tuttavia, tra una vita familiare in macerie e le mille difficoltà che attraversa, non ha abbastanza risorse per mettersi in gioco; cede quindi alle avances di Marica solo perché è una bella ragazza e, in fondo, “perché no?” Quando però Marica s’innamora, pur rendendosi conto di non ricambiarla e nonostante i sensi di colpa, Nero non ha il coraggio di lasciarla, un po’ per timore di ferirla, un po’ per comodo egoismo. La sua vera fiamma, la farmacista, è una ragazza molto più giovane che lui non osa avvicinare: in lei vede i rammarichi del passato e le paure per il futuro (ovviamente, lui commenterebbe: “Maremma intrigante! Invece di’ codeste psicobischerate, perché te un ti fai una bella ribollita di cazzi tuoi?”) Lei è pericolosa perché può rompere il suo guscio di cinismo. Insomma: Nero ha molti difetti, ma le vicende della vita lo aiuteranno a crescere e ad affrontare in maniera più matura e coraggiosa anche questa parte della sua esistenza.

La vita di Nero è tormentata dalla presenza della sua ex-moglie che ci viene presentata come una donna assolutamente detestabile, il cui unico obiettivo sembra essere quello di tormentare Nero. Parlami di lei: c’è qualche retroscena che spieghi perché è tanto insopportabile? E, soprattutto: Nero cosa ci ha trovato in lei tanto da arrivare a sposarla?

No, non ci sono retroscena: Adele è insopportabile e basta. Ce ne sono tante di persone così, e a qualcuno toccano in sorte. Quest’elemento di quasi-verismo (per me, eh) discende dalla mia allergia al politicaly correct a ogni costo, al bisogno di edulcorare per forza tutto. Il contraltare di Adele è Serpentieri, altro personaggio del tutto negativo. Il concetto è: gli stronzi esistono, uomini o donne che siano. Se a qualcuno personaggi del genere apparissero bidimensionali, iperbolici o improbabili, buon per lui… Adele inoltre è una bellezza mozzafiato, di cui Nero si è innamorato a prima vista e che ha idealizzato, rifiutandosi di vederla per come era davvero. Senza volerlo, l’ha oggettificata per potersi raccontare di amarla davvero, solo per tenersi stretto l’involucro. Il corpo. A volte funziona, e dall’attrazione nasce il sentimento, a volte no. A Nero è toccata la seconda ipotesi.

Tra le ricette che corredano il volume qual è la tua preferita? Quale consiglieresti a dei potenziali clienti?

Sono molto affezionato alla “Tiella di Cthulhu con Patate e Olive d’Inferno”, di Federica Leonardi, che Giulia della libreria Miskatonic University ha anche realizzato e filmato (ovviamente, con ingredienti “normali”!) Per un pasto davvero tipico, consiglio crostini neri, pici al sugo antico e scottiglia, accompagnati dal pregiato Riggionese di Lapo (ispirato a un supertuscan acquistato proprio in una cantina che affaccia sulla piazza di Monteriggioni).

Potresti scegliere una citazione tratta dal libro da condividere con i nostri lettori?

Un breve passo in cui il saggio Tatanka ricorda a Nero che con certi poteri occulti non conviene scherzare:

«Ricordi cosa ti ho detto delle donne innamorate?» chiese Tatanka.
Che sono peggio delle creature della notte…
«Ecco. C’è solo una cosa più temibile: una donna innamorata e ferita. Quello va oltre le mie competenze, campione.»

Attualmente stai lavorando a qualche nuovo progetto?

Sì, sto lavorando a un romanzo non fantastico intitolato “Mafia for rent”, un progetto che il mio amico Marco Lomonaco mi ha spronato a portare avanti nonostante sia del tutto politicaly uncorrect. Sto inoltre cominciando la stesura del seguito di IWOC; non ha ancora una data d’uscita, vuoi perché l’editore continua a rimandarla (e io senza scadenze rendo la metà), vuoi perché sto sceneggiando parecchio in questo periodo (no, non posso dire cosa…), ma prima o poi uscirà. In ogni caso, dopo una lunga pausa apparente, considerando anche una novella ucronica di prossima pubblicazione, c’è il concreto rischio di una futura saturazione di Cardone in giro. Poi non dite che non vi avevo avvertiti…

Grazie per essere stato nostro ospite.

Grazie ancora a voi per lo spazio e la pazienza verso le mie logorroiche risposte. Buona lettura e… Buon appetito!

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2 Comments
  • Katy
    1 Giugno, 2018

    Ci sarà anche un seguito di Italian way of cooking? È stata una lettura davvero carina e sono contenta di leggere che è in lavorazione un secondo libro

  • Fabiola
    1 Giugno, 2018

    La trama singolare del libro mi ha attratto più volte e alla fine l’ho acquistato, dovrei leggerlo a breve 🙂

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