Tirando le somme del Lucca Comics&Games 2017

C’era una volta, tanto tempo fa, in un epoca ormai dimenticata (il 1996), in un luogo sperso nel nulla (Uzzano) una dolce e innocente bimba, innamorata di Sailor Moon. Crescendo si appassionò sempre di più ai manga e insieme al fratello, un otaku convinto, iniziò a frequentare annualmente una manifestazione chiama “Lucca Comics&Games”.

Il Lucca Comics&Games era ben diverso da quello di oggi. Prima di tutto non si trovava dentro le mura di Lucca, ma in un parcheggio, accanto a una palestra, lontano dalla città. Era molto grande, anche se decisamente meno di ora, e molto raccolto, facile da girare. Non ti riducevi a un morto vivente per vedere tutto quello che c’era, cosa che ora, dato la distanza di alcuni stend, decisamente accade. Questa fiera era un modo per incontrare tanti altri appassionati che avevano le tue stesse passioni e farti dire “Non sono l’unico organismo alieno in questo mondo”.  Potevi trovarci un mucchio di gadgets introvabili, anteprime di manga da lì a tre mesi dall’uscita e… beh, era magico!

Adorerei dire che le cose nel corso degli anni non sono cambiate, ma in realtà un po’ lo sono. Sarà l’età, sarà quel che sarà, ma per quel che mi riguarda il Lucca Comics&Games è migliorato, ma anche peggiorato. Si è ingrandito moltissimo ed è sparso per tutta Lucca. C’è il Japan pieno di cose interessanti che vengono dal Giappone: ci sono kimono, fermagli, borse, accessori di ogni genere. Ci sono perfino gli snack, alcuni buoni e altri meno. Le case editrici hanno sempre un proprio stand e spesso fanno sconti o regalano gadgets se compri molti manga. C’è il padiglione del Games fuori dalle mura, altri stand lungo le mura… insomma è enorme. Ci sono un mucchio di ospiti e un sacco di eventi!

Tutto questo sembra positivo e in un certo senso lo è.  E’ splendido che sia più grande, che comprenda più eventi… ma spesso l’organizzazione lascia a desiderare. Tanto per dirne una: le biglietterie. Molti scelgono di fare il biglietto in biglietteria perchè anche acquistandolo sul sito del Comics c’è da pagare di più per la prevendita (è assurdo!) o perchè semplicemente preferiscono farlo direttamente lì. Dopo tanti anni ti aspetteresti che gli organizzatori avessero capito che c’è bisogno di più biglietterie. Quest’anno le biglietterie erano ridotte a tre, quella in cui sono andata aveva solo 4 sportelli, tutti aperti ovviamente. La fila era interminabile, già alle h 8 di mattina. Ho dovuto aspettare almeno 40 minuti per fare il biglietto, nonostante avesse chiaramente aperto prima del mio arrivo e non fossi andata in uno dei giorni di massima affluenza. Un altro problema sono le mappe, spesso insufficienti. Mentre giri incontri gente che chiede informazioni, perchè quando sono riusciti a comprare il biglietto avevano già finito le mappe.

Gli stand, ovviamente, sono raggruppati in parti diverse di Lucca. Ho fatto un calcolo con Google Maps inserendo i nomi di dove si trovano gli stand, sono lieta di informarvi che dal Japan a qualunque altro stand (quelli di fumetti e quello di Hogworts dove sono stata quest’anno) c’è circa 1km di distanza. Quindi per arrivare in tre diversi punti della fiera (solo per arrivarci) vi fate già 3 bei km a piedi. Aggiungete il girare dentro gli stand, anche vedendola solo parzialmente non uscirete da Lucca senza aver fatto almeno 5 o 6 km. Ovviamente parlo solo di quello che percorrerete dentro le mura, poi dovrete tornare a prendere qualunque cosa abbiate preso per arrivarci. Di solito a quel punto della giornata io sono una larva che striscia verso la stazione…
La cosa positiva dell’esercizio intenso è che se vi prende un accidente e non riuscite a riprendervi ci saranno un mucchio di persone pronte a soccorrervi e le ambulanze che sono nei paraggi xD

Come vi ho detto la fiera di Lucca si è allargata enormemente, oggi hanno uno stand anche polizia, polizia penitenziaria, vigili del fuoco, banche e Mondoconvenienza… non so cosa c’entri quest’ultimo, ma la sua forza è il prezzo (che sia un superpotere? O.o ). La cosa veramente triste però è che molti stand hanno sempre e solo le solite cose. Credo che siano tre anni che al Japan ci trovo i soliti gagets, con pochissime varianti.
Ormai le case editrici portano pochi manga al comics e le anteprime si contano sulla punta delle dita. Personalmente sono passata allo stand della Starcomics chiedendo Honey 4, Tsubaki 4 (usciti a ottobre) e il nuovo numero di Kamisama Kiss previsto per la prossima settimana: ne avessero avuto uno! Che fosse uno! Ho comprato tutto da un altro stand.

Quest’anno comunque la cosa che mi ha colpito di più sono state le file: la Panini, ad esempio, aveva la fila all’ingresso ed è strano perchè il padiglione non era strapieno, anzi. Io li ho visti i padiglioni strapieni, quelli in cui se alzi i piedi rimani comunque ritto perchè sei pigiato tra il tipo davanti, quello dietro e i due ai lati. Forse sono cambiate le norme di sicurezza, cosa però che ha creato file interminabili ai padiglioni (quello della Warner Bros faceva paura, non ho nemmeno provato a entrare tanto era lunga).

Cosa c’è di bello allora nel Lucca Comics&Games?“, vi chiederete.

Internet e i siti come Aliexpress e Wish hanno tolto parte dell’interesse che avevo nella fiera, perchè danno facilmente accesso a gagets lowcost: questo fa perdere discretamente interesse verso un ciondolo che in fiera viene venduto a €10 quando sul sito puoi ordinarlo a €1 . Le anteprime sono sempre più scarse, al massimo trovi i manga che escono in settimana e a volte nemmeno quelli. E’ sempre un luogo d’incontro per persone con cui condividere i tuoi interessi? Certo, ma questo avviente anche fuori dal comics. I gruppi su facebook hanno reso estremamente facile incontrare appassionate di manga come te e incontrarle di persona è una cosa assai più comoda al di fuori del casino del comics.

Se vi piace incontrare fumettisti, autori o attori (quest’anno Netflix ha portato quelli di Stranger Things e di Star Trek Discovery) allora questo è il posto perfetto per voi, dovete solo fare una lunga fila per accreditarvi e sperare ci sia ancora posto per far autografare la copia di turno.

Per quel che riguarda me invece, che non ho particolare interesse in queste cose, il Lucca Comics è… beh, è casa. Non so come altro dirlo e mi rendo conto di quanto suoni strano. Sono cresciuta andandoci ogni anno da quando ne avevo solo 9, vedendo i cambiamenti, le sue imperfezioni. Non ricordo di aver visto cosplay prima dei 12 anni. Ricordo come mi sentivo persa quando lo spostarono all’interno delle mura. Il Lucca Comics&Games è stato parte della mia vita per così tanto tempo che sarebbe davvero troppo strano per me non andarci.

Ogni anno a Lucca, per pochi giorni, si respira un’aria particolare. Anche quest’anno l’affluenza è stata da record, più di 243mila solo quelli che hanno comprato il biglietto senza contare i visitatori esterni. Si vedono persone camminare, vestite nei modi più assurdi e disparati. Il più delle volte le guardo ammirata, perchè camminare senza maglietta o mezzi svestiti quando ci sono meno di 20 gradi non è roba da poco. Ai coraggiosi poi che indossano i tacchi darei un premio a prescindere.

Sinceramente ormai sono convinta che a rendere grande il Lucca Comics non sono gli eventi o gli ospiti o le case editrici, ma le persone che vi partecipano ogni anno. Arrivederci Lucca Comics&Games, al prossimo Novembre.

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1 Comment
  • Elisa Dardenna
    12 Novembre, 2017

    Ogni anno torno da Lucca provata ma è sempre un’emozione, credo che chi non si vesta o rimanga un solo giorno non può vivere a pieno il suo clima gioioso e festoso. Un posto meraviglioso come dici tu fatto da persone meravigliose

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