Recensione in anteprima a “I Quattro Re” di Romina Principato

[custom_frame_left]romina principato - le tazzine di yoko[/custom_frame_left]

Buongiorno cuplovers!

Eccomi qui a presentarvi la mia primissima recensione in anteprima dedicata al nuovo libro di Romina Principato: I Quattro Re.

Il romanzo infatti, non è ancora uscito *_*
Sarà scaricabile in formato digitale solo da domani! Una lettura che consiglio agli amanti del fantasy in stile Tolkeniano.

nel piattino abbiamo: fantasy classico 01 - compulsivamente lettrice - 3 torta fantasy sul blog letterario de le tazzine di yoko

 

I Quattro Re

I Sovrani della Luce -parte 1-
Romina Principato
Selfpublished (29 novembre 2014)
I quattro re cover-le tazzine di yokoPagine 168
€ 0,99 ebook
link diretti all’acquisto:
amzn-amazon-stock-logo

TRAMA DELL’EDITORE

Quattro Re per governare il Mondo,
Quattro Re per custodire il Tempo,
Quattro Re per riportare la Luce
nelle nebbie dell’Inverno Perpetuo,
quando i cieli si fossero spezzati
e il Caos fosse tornato”

In un tempo remoto, prima della creazione dell’Universo, venne combattuta una terribile guerra tra i Draghi della Luce e quelli del Caos. Sulla cima del vulcano Tharos, Belzon, il Sovrano della Luce, e Hellord, Signore degli Inferi, si affrontarono in uno scontro violentissimo, mentre, ai piedi della terribile Montagna, i Quattro Re Draghi, Skysor, Hidral, Flameron ed Earthalor, distruggevano ogni creatura del Caos. La battaglia fu tremenda, in poco tempo i Re Draghi e Belzon annientarono gli eserciti di Hellord, il quale, per salvarsi, si rifugiò nelle profondità della terra, giurando vendetta.
Allora Re Belzon pronunciò una Profezia, che avrebbe riportato su Ĕahnart i Quattro Re Draghi il giorno in cui Hellord fosse rinato.

Tremila anni dopo quella battaglia, un orribile incubo sconvolge la vita di una principessa, Lean del Regno di Baharam. Per quattro giorni un mondo di fuoco e morte occupa i suoi sogni, insinuandole nel corpo terribili presagi.

“I Sovrani della Luce” è il primo libro della pentalogia “I Quattro Re”.
Questo romanzo rappresenta la 1° parte di 3 in cui il libro è suddiviso, pertanto non è autoconclusivo.

RECENSIONE DI STREGA DEL CREPUSCOLO:
Quattro tazzine e mezza!
tazzinaMEZZA_stregaDELcrepuscolo

La storia si apre con una leggenda, la guerra tra forze della luce e dell’oscurità è in pieno svolgimento. Narnag, il drago dell’oscurità, ha ricoperto il mondo con le sue tenebre e dato vita a mostri che popolano Eahnart. Belzon, signore della Luce, costringe Narnag a ritirarsi nelle profondità della terra assieme alle sue oscure creature. Il signore della Luce non può oltrepassare il confine del rifugio di Narnag così, per popolare la terra di altre creature, crea i sovrani degli elementi.

Hidral, sovrana dei mari e dei fiumi, Skysor, sovrana dell’aria, Flameron, sovrana dei vulcani, Earthalor, sovrano della terra. Quattro draghi, quattro re. Re che dovranno essere risvegliati quando, infine, Narnag riuscirà ad evadere dalla sua prigione e tornerà a minacciare il mondo.

Sono passati lunghissimi anni e la profezia è quasi dimenticata quando un’ombra oscura, veloce e letale attraversa il cielo. Quasi nessuno la nota, tranne un bambino che avverte un cambiamento, una brutta sensazione e vede l’ombra colossale della creatura ma nessuno gli crede.Lean-le tazzine di yoko
Quella stessa sera, dopo la festa della Profezia, la principessa Lean, figlia del re Ferus, osserva, incantata, le stelle. Delle voci la chiamano, sussurrano il suo nome nel vento: che siano i Sovrani?

Da quel momento le notti di Lean sono popolate da incubi terribili: fuoco, distruzione e su tutto si erge una montagna scura. La principessa capisce subito che i suoi incubi hanno un significato più profondo e che non può ignorarli. Per capire cosa le sta succedendo decide di recarsi in visita dalla regina Hantima. Quest’ultima, oltre che sovrana, è anche una potente strega ed era anche una delle più care amiche della defunta regina (la madre di Lean). Tuttavia, dal giorno della morte della sovrana, re Ferus ha rotto ogni rapporto con Hantima, incolpandola della morte della moglie. Anche la regina aveva delle visioni e andò da Hantima, senza più tornare… cosa le accadde? C’entra in qualche modo Hantima?

Lean ha bisogno di risposte, sente che i suoi sogni sono importanti e che deve assolutamente fare qualcosa, decide quindi di andare a parlare con la regina Hantima. La regina si rivela una donna splendida e buona, la madre di Lean aveva il dono della profezia, tanto tempo fa cominciò ad avere dei terribili incubi il cui significato, però, sfuggiva sia a lei che ad Hantima. Ancora oggi la Strega si rammarica di aver fallito, di non aver saputo interpretare la visione e, quindi, di non aver salvato la vita dell’amica. I sogni della ragazza recano un messaggio preoccupante, come si può immaginare, la rinascita di Hellrod e il ritorno dei draghi malvagi è prossima.

Lontano, sulla montagna maledetta, i draghi si sono svegliati. In un bellissimo capitolo accompagniamo il volo del drago Zorbon che, esausto, raggiunge la montagna maledetta e si tuffa nel vulcano fino a immergersi nella lava. Attorno a lui, creature striscianti si spostano nei cunicoli della montagna: incubi oscuri, e nel cielo volano centinaia di draghi malvagi. Le sensazioni di Zorbon, sono descritte in modo vivido e realistico, splendido (è la parte che mi è piaciuta di più). Per ora, i draghi stanno ancora sulla montagna, ma presto potrebbero riversarsi sulle terre degli uomini portando morte e distruzione.

L’unica cosa da fare per salvare gli uomini dall’imminente catastrofe è risvegliare i quattro re. La profezia è la magia più potente tra tutte ed è l’unica che consente di risvegliare i Re e di riportare sulla terra lo stesso Belzon. Chi s’incaricherà di cercare i Prescelti?

drago verdeLean, ovviamente, s’incarica della missione, scontrandosi con i dubbi del re suo padre. La principessa dovrà trovare i Prescelti e poi risvegliare i Re, l’attende un lungo viaggio nell’ignoto, pieno di pericoli.

Alla principessa si uniscono due cavalieri raminghi, due uomini fuggiti dalle loro terre: Alador e Melthor e io sono convinta che, almeno uno di loro, si rivelerà un prescelto.

La storia, nonostante l’inizio molto classico, in pieno stile Tolkeniano, presenta diversi elementi originali, dal mio punto di vista si tratta di un’ottimo inizio.
I personaggi sono tutti ben delineati, la storia creata dall’autrice ha delle basi solide, il suo mondo è complesso e ben strutturato, ogni dettaglio da prova del fatto che l’autrice si è documentata per descrivere lo stile di vita dei reali, l’uso delle armi, usi e costumi: tutto è molto curato. Lo stile di Romina è splendido c’è un’unica piccola pecca: l’autrice è molto attena a descrivere la vita della protagonista, con cambi d’abito, pasti, bagni etc. Da un lato, ammiro la sua precisione, dall’altro avrei preferito delle descrizioni meno puntuali, onestamente, non m’interessa molto leggere di cambi d’abito o dei bagni che fa la protagonista, trovo che rallentino la narrazione.

La storia è appena all’inizio e sono molto curiosa di leggere il seguito. Una lettura decisamente consigliata.