You are my destiny: una piacevole visione
Buon pomeriggio cucchiaini, da me in Toscana ha un poco raffrescato. Questo clima così mite, insolito per settembre, mi permette di passare del tempo al pc senza sembrare la perfida strega dell’ovest dopo che le hanno tirato addosso l’acqua.
Ultimamente passo da una serie coreana all’altra, senza quasi riprendere fiato, se non per scrivere. Quindi eccomi qui a parlarvi di un altro drama portato da Netflix: “You are my destiny“, un dorama del 2014 su cui ho messo gli occhi circa una settimana fa.
You are my destiny
(Fate to love you)
STAGIONI: 1
EPISODI: 20
DISPONIBILE SU Netflix
Una piacevole visione
“C’era una strana ragazza che conoscevo. Quella ragazza portava questi strani occhiali e pensava di essere un brutto anatroccolo. Ma ai miei occhi, era davvero bellissima. Aveva nel suo cuore l’intero oceano e un’inifinità di stelle splendenti. “
Kim Mi Young è una segretaria dall’aspetto mediocre, che lavora in uno studio legale, in cui si è guadagnata il soprannome di “Post-It” per la sua incapacità di dire di no ai suoi colleghi che tendono a sfruttarla per il loro comodo. La ragazza, che è profondamente ingenua ed ha un grandissimo cuore, oltre che un innata gentilezza, finisce un giorno per incrociare la strada di Lee Gun. Quest’ultimo è l’unico discendente del clan Jeonju Lee ed è a capo dell’azienda di famiglia, una multinazionale che si occupa della produzione di vari prodotti. I due, che non potrebbero essere più diversi, finiscono inavvertitamente a letto insieme dopo una serie di equivoci e un bicchiere di troppo. Questa coincidenza, che permette a Kim Mi Young di scoprire quando Lee Gun abbia in realtà un cuore gentile, porta inaspettate (ma non troppo) conseguenze: la ragazza infatti rimane incinta.
Non credo che ci sia un miglior modo per definire questa serie se non definirla “stupida”, ma in modo divertente ovviamente. Già dalla sigla si capisce la profonda “serietà” che troveremo negli episodi. Poi devo dire che l’acconciatura di Lee Gun da solo dovrebbe bastare a far sorgere dubbi sui contenuti della storia, che ricorda quella di un manhwa coreano… ma andiamo con ordine.
Lee Gun è il rampollo di un casato antico ed è a capo di una multinazionale. La ragione per cui ogni ML (male lead, il protagonista maschile) debba essere sempre il figlio di qualche mega casato a capo di una qualche multinazionale è un mistero, ma anche questa volta il protagonista incarna questo stereotipo. In pratica se vi guardate un dorama e l’ML non è a capo di una società, fossi in voi inizierei a dubitare di dove va a parare XD
In ogni caso Lee Gun è un personaggio estremamente eccentrico. Ha una risata, che sembra sempre isterica, come quella del cattivo dei cartoni animati. Ha un acconciatura che sembra uscita da un cartone animato. In breve è un personaggio che sembra uscito da un cartone animato. Anche il suo carattere, solo all’apparenza freddo e spietato, in realtà estremamente dolce, ha quel che dei personaggi dei cartoni animati.
Kim Mi Young sembra la protagonista di un anime anni ’90: è carina, gentile, positiva, altruista. Praticamente è lo zerbino pieno di buoni sentimenti che tutti alla fine amano. Quel genere di personaggio puro che è poi stato abbandonato perchè troppo irrealistico: ecco, è lei. Però il suo personaggio, che inizialmente risulta molto arrendevole, si evolve nel corso della storia, cosa che agli altri non capita. Trova più risolutezza, più decisione, ma i cambiamenti rimangano comunque minimi.
Ovviamente abbiamo un nutrito numero di personaggi di contorno, tra cui i famigliari di entrambi, il consiglio di amministrazione della società di Lee Gun e sopratutto Daniel Pitt, migliore amico di Kim Mi Young per cui prova più di una semplice amicizia, e Kang Se-ra, ex fidanzata di Lee Gun. Questi ultimi hanno molto spazio nella serie e gli viene dato molto spessore, senza contare che la storia che sviluppano è davvero carina e toccante (no, niente di romantico).
Daniel Pitt è chiaramente stato adottato da genitori oltreoceano e tornato in corea alla ricerca della sorella scoparsa. Qui nascono diversi dubbi perchè da come la descrive e da come le parla ti viene il dubbio che sia Kim Mi Young, però lei ha una famiglia molto solida e stramba alle spalle. Ad un certo punto il loro rapporto inizia a prende una piega diversa in quando è chiarissimo che lui si innamora di lei, e dato che lui è davvero un amore non riesci ad odiarlo. Poi vuole talmente tanto ritrovare sua sorella da farle ipotetici ritratti.
Kang Se-ra è un personaggio molto più negativo invece. La capisci, anche se tratta male la protagonista ha tutte le attenuanti del mondo, ma la detesti comunque. Anche il fatto che come personaggio sia piuttosto piatto non aiuta. Sai solo che ha una madre molto severa che la tratta male e poco altro.
La storia si centra sui due protagonisti, su come si incontrano, si innamorano e tra tante difficoltà (la ex di lui, una malattia ereditaria ecc… ecc..) decidano infine di stare insieme. La storia funziona essenzialmente perchè è comica a modo suo. Tipo il soprannome che decidono di dare al bambino è, tradotto letteralmente, “cacca di cagnetto” (Doggy poo). Quanto deve starti sui coglioni tuo figlio per chiamarlo così prima ancora che sia nato? E la cosa assurda è che loro adorano quel figliolo e lo soprannominano così perchè lo trovano carino come soprannome. Ed è tutta così la storia, questa comicità assurda che spunta fuori ovunque, anche dove non te lo aspetteresti. Ci sono momenti commoventi, momenti tristi, ma qualcosa di comico spunta sempre fuori.
Il lieto fine, scontato, aspetta un po’ tutti i personaggi. Quindi se avete voglia di qualcosa di leggero e divertente non esitate, questo è decisamente il drama che fa per voi!