The Rising of the Shield Hero
Buonasera cucchiaini, fa anche lì un caldo assurdo per la stagione?
Mentre sognavo il mare mi sono imbattuta nel manga “Tate no Yuusha no Nariagari”, più conosciuto come “The Rising of the Shield Hero”.
La serie inizialmente ha esordito sul web come light novel, sembra sia divantata così popolare in breve tempo che è stata trasposta in manga. Il manga è stato poi adattato in un anime che è stato poi doppiato anche in italiao. Insomma, per avere successo l’ha avuto xD
nel piattino abbiamo
… commedia, fantasy, azione, avventura.
The Rising of the Shield Hero
(Tate no Yuusha no Nariagari)
di Aneko Yusagi (storia) e Aiya Kyu (disegni)
VOLUMI: 22 (in corso)
EDITO DA Edizioni BD – J-Pop
Un bel manga, QUATTRO TAZZINE TONDE
Naofumi è un otaku senza interessi oltre a videogiochi e manga, e la sua esistenza si trascina nella più completa banalità. Finché un giorno trova un vecchio libro e misteriosamente viene evocato in una dimensione parallela. Insieme a lui appaiono altri tre ragazzi e gli viene detto che dovranno assumere il ruolo di eroi di quel mondo! Ognuno degli eroi si ritrova equipaggiato con un’arma leggendaria di cui non è possibile liberarsi e a Naofumi tocca il magico scudo. Il ragazzo, incredibilmente ingenuo e apparentemente di animo gentile, si ritroverà immischiato in una quantità d’inganni e verrà falsamente accusato di stupro. Infuriato per l’accaduto inizierà da solo e senza denaro il proprio viaggio per diventare un eroe, giurando a se stesso che si sarebbe vendicato.
In realtà l’inizio è davvero interessante, è il tipo d’inizio che ancora non avevo trovato in un manga. Per meglio dire, i webtoon in cui la protagonista dopo essere morta e aver subito un elenco infinito d’ingiustize, si reincarna o torna indietro nel tempo per compiere la sua vedetta, sono infiniti. Ancor di più manga e webtoon in cui il protagonista finisce in un’altra dimensione. Ma la congiunzione delle due cose ancora non l’avevo vista… ammetto però di leggere pochi shonen (tipo 1 ogni 10/15 anni).
La storia ti prende subito. Naofumi è il classico personaggio ingenuo e bonaccione. Quando però viene falsamente accusato di stupro, pubblicamente diffamato e nessuno degli altri eroi evocati con lui gli crede… beh, diciamo che gli girano parecchio. Giustamente aggiungerei. Lì scatta l’empatia, credo di chiunque. Perchè alla fin fine la principessa che lo accusa ingiustamente, incastandolo senza motivo, ti ricorda in qualche modo quel tipo che gronda arroganza e che ti ritrovi davanti a lavoro e che magari non puoi madare a quel paese. E il re ti ricorda tanto il capo odioso che almeno una volta nella vita hai avuto. In generale tendi a capire il protagonista quando infuriato se ne va da solo per la sua strada. È quello che vorresti fare anche tu, ma non puoi perchè non lavori giusto per passare il tempo.
Da lì scatta la domanda: cosa farà ora? La sua arma è uno scudo, il suo ruolo è chiaramente difensivo, ci sono chiari problemi nel combattere da solo. Questo svantaggio però è anch’esso una delle ragioni per cui ti piace come personaggio. Parte svantaggiato, a chi non è capitato? Ti appassioni, inevitabilmente, alle avventure e fai il tifo per lui, perchè riesca a mostrare agli altri il suo valore. Soprattutto speri che riesca a ripulire il suo nome e ad avere la sua vendetta. Ovviamente durante il viaggio si uniranno a lui altri personaggi, che combatteranno al suo fianco.
Gli altri personaggi non mi sono sembrati particolarmente sfaccettati, anzi alcuni sembrano proprio stereotipati. La principessa che lo accusa ad esempio: potevano sfaccettarla, magari mostrando l’amore verso la sorella minore. Invece no, è un personaggio negativo a tutto tondo. In aggiunta non c’è nessuna introspezione che permetta di capire questo genere di comportamento.
Gli altri eroi? Semplicemente infantili. Non sembrano neppure essere consapevoli dei probalemi che creano e peccano anch’essi di eccessiva arroganza. In generale potremmo dire che qualunque personaggio che non si unisca o non stia dalla parte del protagonista finisce per apparire solo in forma negativa.
La lettura risulta comunque davvero appassionante. L’intreccio è ricco di azione, ha un bel ritmo ed è molto coinvolgente. Di solito prediligo gli shonen in cui almeno alla lontana una mezza storia d’amore c’è, ma qui non se ne vede nemmeno l’ombra.
Ho apprezzato invece che non ci fosse eccessivo buonismo. E’ vero che la prima impressione che si ha del protagonista è che sia un bonaccione ingenuo (come ho già scritto), è altrettanto vero che tale non rimane. Anzi, al momento della resa dei conti il personaggio giustamente non è per il “perdona e dimentica”.
La serie la trovate in tutte le fumetterie targata Jpop, anche se guardando sul sito ho visto che i primi numeri sembrano essere esauriti.